Viabilità e problematiche varie di Settebagni

Stamattina è rimasto un altro camioncino incastrato sotto al ponte della ferrovia di Via Sant'Antonio da Padova creando un grosso problema al traffico...

Vorrei porre l'attenzione sul fatto che fino all'anno scorso le vie di comunicazione di Settebagni erano state perfettamente messe a nuovo ed il nostro borgo, lucidato di fresco, faceva una egregia figura.
Ultimamente, per una serie di imprevisti (via delle Lucarie e via Salaria) sono stati aperti alcuni cantieri con conseguente dissesto del fondo stradale e la messa in opera successiva da parte delle ditte è stata assolutamente carente. Il risultato è di aver rovinato le strade appena asfaltate e aver ricreato nuove buche e dossi su queste arterie. E' mai possibile che un bene pubblico in Italia possa durare così poco? E' mai possibile che non ci si indigna mai per come vengano buttati i nostri soldi?
Spero che l'amministrazione abbia la serietà di risistemare il fondo stradale e di provvedere anche alla pulizia delle aiuole di ingresso del borgo.
Se vedimao lo stato di degrado in cui versano le aiuole lato nord (una vera cloaca!) possimo renderci conto di come le perfirie della capitale siano lasciate al loro triste destino.

Alessandro ha scritto:

Vorrei porre l'attenzione sul fatto che fino all'anno scorso le vie di comunicazione di Settebagni erano state perfettamente messe a nuovo ed il nostro borgo, lucidato di fresco, faceva una egregia figura.
Ultimamente, per una serie di imprevisti (via delle Lucarie e via Salaria) sono stati aperti alcuni cantieri con conseguente dissesto del fondo stradale e la messa in opera successiva da parte delle ditte è stata assolutamente carente. Il risultato è di aver rovinato le strade appena asfaltate e aver ricreato nuove buche e dossi su queste arterie. E' mai possibile che un bene pubblico in Italia possa durare così poco? E' mai possibile che non ci si indigna mai per come vengano buttati i nostri soldi?
Spero che l'amministrazione abbia la serietà di risistemare il fondo stradale e di provvedere anche alla pulizia delle aiuole di ingresso del borgo.
Se vedimao lo stato di degrado in cui versano le aiuole lato nord (una vera cloaca!) possimo renderci conto di come le perfirie della capitale siano lasciate al loro triste destino.

Purtroppo ha ragione. Io ho una madre inglese che sta in Italia dagli anni '60 ed è integrata benissimo qui. Lei dice che le da altamente fastidio quando all'estero criticano Italia e gli Italiani, però quello che c'è al di la degli alpi, e che non c'è qui è la manutenzione ordinaria, che invece gli altri paesi fanno. Cè un detto inglese che dice: "A stitch in time saves nine", che tradotto significa che un punto/stitch dato in tempo salva di fare altri otto.
Qui si fanno delle cose bellissime, poi si aspetta che vanno in declino, che bisogna spendere parecchio e poi fanno i grandi restauri.
Per le aiole ecc poi non ne parliamo, pare che tocca essere grati che ce li hanno fatti, poi se ci sono le erbacce, le lattine ecc, questo non è mai colpa di nessuno.

Settabagni: segnalata occupazione abusiva della ex casa del sagrestano, ora pericolante

1 marzo 2012


la ex casa del custode
immagine di repertorio A. Pino

Alcuni residenti di via S. Antonio da Padova hanno notato oggi alcune persone infilarsi con tanto di buste della spesa nella casa che fino a qualche anno fa ospitava il sagrestano della parrocchia che dà il nome alla strada, allo stato occupata irregolarmente. Si tratta di una costruzione oramai fatiscente, dagli infissi marciti e con il tetto cadente, già pericolante e rimasta danneggiata anche dalla nevicata del 3 febbraio. La questione è delicata, il terreno ora è area di cantiere per il raddoppio del sottopasso ferroviario ma i lavori non sono ancora incominciati ma praticamente di libero accesso dal giardino della canonica.

FONTE: LUCIANAMIOCCHI

Fra poco iniziano proprio a costruire una casa!
I permessi hanno detto di averli, infatti hanno ritardato proprio x aspettarli (così mi hanno detto!).

fausto69 ha scritto:

Presso via S.Antonio di Padova (angolo via delle Lucarie) si sono notate delle persone che hanno aperto il cancello dove ci sono degli scavi ed hanno preso delle misurazioni.
Si sta provando a far costruire sopra un sito archeologico???

Riporto qui sotto alcune info e foto...

fausto69 ha scritto:

laratriv ha scritto:

Admin ha scritto:

Tra luglio e novembre 2005 nell’odierna località di Settebagni (tra Via Sant’Antonio da Padova ed angolo Vicolo delle Lucarie) in corrispondenza dell’attuale km 14 della Salaria, durante le indagini archeologiche preventive alla costruzione di un’abitazione civile, si è rinvenuta un’infrastruttura idraulica antica.

Le indagini, non ancora completate e di cui è prevista la prosecuzione, hanno portato alla luce un cassone in muratura per la raccolta e decantazione, a cui si allacciano un condotto di adduzione e due di distribuzione dell’acqua. La struttura centrale, rivestita internamente da uno spesso strato di cocciopesto idraulico, alimenta sul lato ovest, tramite un foro più volte rimaneggiato i due canali di distribuzione, uno ricavato in un unico filare di blocchi di tufo in cui è stato scavato un piccolo condotto a cielo aperto e l’altro, appena più a nord, realizzato con tubi fittili.

La prima analisi delle strutture rinvenute ha fatto ipotizzare un lungo periodo di utilizzazione a partire dalla tarda età repubblicana. Nel terreno di riempimento sono stati rinvenuti ceramica comune, pareti di anfore e dolii, lucerne, ceramica di importazione africana, presumibilmente contenuti in livelli di drenaggio del terreno attorno all’impianto. Si può ipotizzare che l’installazione servisse strutture poste più a valle, più vicino al percorso della via Salaria.

VISUALIZZA ALTRE ZONE D'INTERESSE !

FONTE:FASTIONLINE

Qui ci sono anche delle foto...
http://www.fastionline.org/docs/FOLDER-it-2008-116.pdf

laratriv ha scritto:

Ho trovato anche questo nello stesso sito che parla del sito dei passerini all'angolo tra Via Salaria vecchia e via Sant'Antonio da padova, credo. Ringrazio mia madre per la traduzione:
Nella proprietà Passerini, lungo la Via Salaria, scavi hanno portato alla luce, diversi contesti archeologici: una strada brecciata, fiancheggiato da un muro in tufo giallo. La tecnica di costruzione è della metà dell'epoca repubblicana, e questo potrebbe essere uno dei tratti più antiche della Via salaria. Ad est della strada ci sono i resti di uno o più strutture con muri in una composizione cementizia, rivestite con una composizione di reticulatum ?? e mattoni. Queste strutture sono datate al primo impero e mostrano di essere state occupate fino al 4° secolo A.D. I pochi frammenti di vasellame trovati, la mancanza di elementi decorative e la presenza di materiali di scarto indicano che questo fu un sito collegato, almeno in parte, alla produzione di mattoni e tegole o mattonelle (tile = mattonella, tegola, piastrella). Buoni depositi di creta e la presenza di un piccolo corso d'acqua, un affluente del Tevere, aggiungono peso a questo ipotesi. Alcuni muri, seppelliti sotto diversi strati di mattoni e tegole? e depositi alluvionali furono ri-usati per le fondazioni di una fabbrica di mattoni che fu in uso tra la fine dell'800 e la seconda metà degli anni 1940. In seguto il livello dell'intera area fu rialzato di circa 50 cm, usando materiali di scarico, mattoni moderni e pozzolana

On the Passerini property, along the via Salaria, excavation trenches
have brought to light several different archaeological contexts: a
gravel road, bordered to the east by a wall in yellow, lithoid tufa.
The construction technique is of mid-Republican date, and this may be
one of the earliest stretches of the via Salaria. To the east of the
road are the remains of one or more structures with walls in opus
caementicium, faced in opus reticulatum and brick. These structures
date to the early Imperial period and show evidence of occupation until
the 4th century A.D. The few fragments of pottery found, the lack of
decorative elements and the presence of wasters suggest that this was a
site, linked, at least in part, to brick and tile production. Good clay
deposits and the presence of a small water course, an affluent of the
Tiber, add weight to this hypothesis. Some of the walls, buried beneath
layers of broken tile and brick and alluvial deposits, were reused as
the foundations of a brick factory which was working between the end of
the 1800s and the second half of the 1940s. Subsequently, the ground
level of the entire area was raised by circa 50cm using dumps of
broken, modern bricks and pozzolana.

Ecco in che condizioni di degrado assoluto versa questo scavo archeologico...

ESTERNO SITO

INTERNO SITO

Bisogna vedere quali sono i vincoli che gli hanno imposto. Se ci avete fatto caso...anche la casa che ospita le poste, ha una passerella sopraelevata e sotto c'è un acciottolato tipico delle strade degli antichi romani. Quella è la via Salaria dell'epoca di Cesare...probabilmente questi dovranno mettere o un pavimento trasparente o salvare la costruzione.

L.M. ha scritto:

Bisogna vedere quali sono i vincoli che gli hanno imposto. Se ci avete fatto caso...anche la casa che ospita le poste, ha una passerella sopraelevata e sotto c'è un acciottolato tipico delle strade degli antichi romani. Quella è la via Salaria dell'epoca di Cesare...probabilmente questi dovranno mettere o un pavimento trasparente o salvare la costruzione.

Davvero? Non lo sapevo... Interessante....

All’incrocio della tragedia. Un semaforo rimesso a posto a tempo di record
10 mar

Ampio risalto stamattina sui giornali all’indicente mortale avvenuto ieri, sulla via Salaria, a Settebagni. Alcuni non risparmiavano le generalità complete di vittima ed investitrice, altri si limitavano alle iniziali. Una regola scritta precisa non c’è, viene rimesso alla sensibilità di chi scrive fare una scelta piuttosto che un’altra.

Repubblica ha messo in pagina una foto dell’incidente che non corrisponde al vero scenario. Viene indicato come luogo della tragedia il ponte del Gra, al confine tra Castel Giubileo e Settebagni, dove il semaforo non esiste proprio.

Tutto è accaduto nei pressi del semaforo situato all’altezza della Lamborghini, dove via del casale di settebagni incontra la via salaria. La carreggiata è ampia. C’è un semaforo per le auto ed uno dedicato ai pedoni, con la possibilità di fermarsi al centro, in una specie di isola protetta dai guard rail. Per chi attraversa qui la prima volta è un’esperienza che non si dimentica facilmente. Le macchine ripartono fulmineamente, se il semaforo è aperto possono transitare fino al limite consentito di 70 km/h, che se da dentro l’abitacolo può sembrare una velocità contenuta, altrettanto non è per chi attende fuori, con lo spostamento d’aria provocato dai veicoli in marcia ed il rumore dei motori. Non è un posto dove si attraversa a cuor leggero. L’attenzione del pedone è massima e anche l’automobilista sa che una frenata disperata all’ultimo secondo non serve a molto.


dettaglio delle lanterne del semaforo pedonale appaiate erroneamente nella stessa direzione


semaforo che governa l'attraversamento pedonale


lampada del semaforo pedonale lato Api. Spenta fino alle 26 di oggi, 10 marzo

Alle 14 di oggi il semaforo pedonale sistemato dal lato degli uffici Api – visibile cioè a chi deve raggiungerli arrivando dal lato Tevere – risultava ancora spento. Funzionante invece quello visibile a chi deve raggiungere il lato fiume partendo dall’ Api. Sullo stesso palo che sorregge quest’ultimo si trova inoltre la lanterna che fa da ripetizione del segnale per i veicoli che arrivano da Settebagni in direzione verso Gra. Orientata male, praticamente non era visibile ai conducenti ma risultava appaiata a quella pedonale. Ad attraversare la sede stradale, quindi, ci si trovava di fronte a due segnali appaiati e contrastanti, uno rosso ed uno verde, con l’unica differenza che uno raffigura un pedone, l’altro una freccia.


ore 16 circa le lampade del semaforo riposizionate in maniera corretta

Alle 16 venivano notati due furgoni bianchi con la scritta “manutenzione semafori” o qualcosa di simile. Un quarto d’ora dopo le lampade risultavano nella posizione corretta. Non è compito di chi scrive trarre conclusioni, ma alcune persone che lavorano in zona riferiscono che le condizioni dell’impianto semaforico erano le stesse da diverso tempo e nessuno era mai intervenuto.

FONTE: LUCIANA MIOCCHI

Finalmente!



Vediamo quanto dura.

I LAVORI SONO INIZIATI. A ME SEMBRA SCANDALOSO! POSSIBILE CHE NESSUN ORGANO D'INFORMAZIONE, LOCALE E NON, ABBIA AVUTO IL TEMPO DI ANDARE QUANTO MENO A FARE UNA PICCOLA INCHESTA? POI MAGARI è TUTTO OK, MA CREDO SIA GIUSTO CHE LA GENTE SAPPIA LA VERITà.

L.S. ha scritto:

Fra poco iniziano proprio a costruire una casa!
I permessi hanno detto di averli, infatti hanno ritardato proprio x aspettarli (così mi hanno detto!).

fausto69 ha scritto:

Presso via S.Antonio di Padova (angolo via delle Lucarie) si sono notate delle persone che hanno aperto il cancello dove ci sono degli scavi ed hanno preso delle misurazioni.
Si sta provando a far costruire sopra un sito archeologico???

Riporto qui sotto alcune info e foto...

fausto69 ha scritto:

laratriv ha scritto:

Admin ha scritto:

Tra luglio e novembre 2005 nell’odierna località di Settebagni (tra Via Sant’Antonio da Padova ed angolo Vicolo delle Lucarie) in corrispondenza dell’attuale km 14 della Salaria, durante le indagini archeologiche preventive alla costruzione di un’abitazione civile, si è rinvenuta un’infrastruttura idraulica antica.

Le indagini, non ancora completate e di cui è prevista la prosecuzione, hanno portato alla luce un cassone in muratura per la raccolta e decantazione, a cui si allacciano un condotto di adduzione e due di distribuzione dell’acqua. La struttura centrale, rivestita internamente da uno spesso strato di cocciopesto idraulico, alimenta sul lato ovest, tramite un foro più volte rimaneggiato i due canali di distribuzione, uno ricavato in un unico filare di blocchi di tufo in cui è stato scavato un piccolo condotto a cielo aperto e l’altro, appena più a nord, realizzato con tubi fittili.

La prima analisi delle strutture rinvenute ha fatto ipotizzare un lungo periodo di utilizzazione a partire dalla tarda età repubblicana. Nel terreno di riempimento sono stati rinvenuti ceramica comune, pareti di anfore e dolii, lucerne, ceramica di importazione africana, presumibilmente contenuti in livelli di drenaggio del terreno attorno all’impianto. Si può ipotizzare che l’installazione servisse strutture poste più a valle, più vicino al percorso della via Salaria.

VISUALIZZA ALTRE ZONE D'INTERESSE !

FONTE:FASTIONLINE

Qui ci sono anche delle foto...
http://www.fastionline.org/docs/FOLDER-it-2008-116.pdf

laratriv ha scritto:

Ho trovato anche questo nello stesso sito che parla del sito dei passerini all'angolo tra Via Salaria vecchia e via Sant'Antonio da padova, credo. Ringrazio mia madre per la traduzione:
Nella proprietà Passerini, lungo la Via Salaria, scavi hanno portato alla luce, diversi contesti archeologici: una strada brecciata, fiancheggiato da un muro in tufo giallo. La tecnica di costruzione è della metà dell'epoca repubblicana, e questo potrebbe essere uno dei tratti più antiche della Via salaria. Ad est della strada ci sono i resti di uno o più strutture con muri in una composizione cementizia, rivestite con una composizione di reticulatum ?? e mattoni. Queste strutture sono datate al primo impero e mostrano di essere state occupate fino al 4° secolo A.D. I pochi frammenti di vasellame trovati, la mancanza di elementi decorative e la presenza di materiali di scarto indicano che questo fu un sito collegato, almeno in parte, alla produzione di mattoni e tegole o mattonelle (tile = mattonella, tegola, piastrella). Buoni depositi di creta e la presenza di un piccolo corso d'acqua, un affluente del Tevere, aggiungono peso a questo ipotesi. Alcuni muri, seppelliti sotto diversi strati di mattoni e tegole? e depositi alluvionali furono ri-usati per le fondazioni di una fabbrica di mattoni che fu in uso tra la fine dell'800 e la seconda metà degli anni 1940. In seguto il livello dell'intera area fu rialzato di circa 50 cm, usando materiali di scarico, mattoni moderni e pozzolana

On the Passerini property, along the via Salaria, excavation trenches
have brought to light several different archaeological contexts: a
gravel road, bordered to the east by a wall in yellow, lithoid tufa.
The construction technique is of mid-Republican date, and this may be
one of the earliest stretches of the via Salaria. To the east of the
road are the remains of one or more structures with walls in opus
caementicium, faced in opus reticulatum and brick. These structures
date to the early Imperial period and show evidence of occupation until
the 4th century A.D. The few fragments of pottery found, the lack of
decorative elements and the presence of wasters suggest that this was a
site, linked, at least in part, to brick and tile production. Good clay
deposits and the presence of a small water course, an affluent of the
Tiber, add weight to this hypothesis. Some of the walls, buried beneath
layers of broken tile and brick and alluvial deposits, were reused as
the foundations of a brick factory which was working between the end of
the 1800s and the second half of the 1940s. Subsequently, the ground
level of the entire area was raised by circa 50cm using dumps of
broken, modern bricks and pozzolana.

Ecco in che condizioni di degrado assoluto versa questo scavo archeologico...

ESTERNO SITO

INTERNO SITO

Sarò io, ma non capisco proprio come si possa fare una simile cosa...

Ho visto che stanno vacendo dei lavori a via S.Antonio e da come ho saputo da qualcuno dovrebbero mettere 6 semafori e fare il doppio senso.Ma che ha deciso questa cosa?

addirittura 6 semafori????

Settebagni: arriva il senso unico alternato in via S. Antonio di Padova
di Alessandro Pino



I residenti di Settebagni dovranno fare presto i conti con l’introduzione del senso unico alternato in via Sant’Antonio di Padova, precisamente nel tratto che va dall’incrocio con la via dello Scalo di Settebagni fino al sito dove è attualmente in costruzione un grande complesso residenziale. Sono infatti in corso i lavori per l’installazione di un impianto semaforico fisso che regolerà il flusso del traffico, come testimoniano i fori e le tracce eseguiti nell’asfalto e soprattutto i coperchi in ghisa dei pozzetti che conterranno parte degli apparati con impressa la scritta “semafori”. La novità è probabilmente legata proprio all’edificazione del residence alla fine della strada, come aveva del resto anticipato l’incaricata alle vendite degli appartamenti già mesi addietro. Qualcuno riteneva – o meglio si augurava – che senso unico e semaforo sarebbero stati una soluzione temporanea per evitare ai mezzi da cantiere di percorrere la via delle Lucarie, notoriamente stretta ripida e tortuosa tanto che l’Atac per la linea 302 vi impiega esclusivamente dei minibus. A pensarci bene però era prevedibile che la variazione alla viabilità sarebbe stata permanente, vista il notevole incremento del traffico privato che inevitabilmente si avrà una volta che le nuove palazzine saranno abitate.

FONTE: Luciana Miocchi

fausto69 ha scritto:

Settebagni: arriva il senso unico alternato in via S. Antonio di Padova
di Alessandro Pino



I residenti di Settebagni dovranno fare presto i conti con l’introduzione del senso unico alternato in via Sant’Antonio di Padova, precisamente nel tratto che va dall’incrocio con la via dello Scalo di Settebagni fino al sito dove è attualmente in costruzione un grande complesso residenziale. Sono infatti in corso i lavori per l’installazione di un impianto semaforico fisso che regolerà il flusso del traffico, come testimoniano i fori e le tracce eseguiti nell’asfalto e soprattutto i coperchi in ghisa dei pozzetti che conterranno parte degli apparati con impressa la scritta “semafori”. La novità è probabilmente legata proprio all’edificazione del residence alla fine della strada, come aveva del resto anticipato l’incaricata alle vendite degli appartamenti già mesi addietro. Qualcuno riteneva – o meglio si augurava – che senso unico e semaforo sarebbero stati una soluzione temporanea per evitare ai mezzi da cantiere di percorrere la via delle Lucarie, notoriamente stretta ripida e tortuosa tanto che l’Atac per la linea 302 vi impiega esclusivamente dei minibus. A pensarci bene però era prevedibile che la variazione alla viabilità sarebbe stata permanente, vista il notevole incremento del traffico privato che inevitabilmente si avrà una volta che le nuove palazzine saranno abitate.

FONTE: Luciana Miocchi

MA CHI C'HA AVUTO STA PENSATA COSì STUPIDA? SETTEBAGNI HA BISOGNO DI TANTE ALTRE COSE PIù IMPORTANTI, PER ESEMPIO ABBATTERE LE BARRIERE ARCHITETTONICHE NELLA STAZIONE E UNA RAMPA PER I DISABILI NELLA SCALINATA, MA A QUESTO NON CE PENSANO, SE VEDE CHE NON CE MAGNANO!

curvanord12 ha scritto:

fausto69 ha scritto:

Settebagni: arriva il senso unico alternato in via S. Antonio di Padova
di Alessandro Pino



I residenti di Settebagni dovranno fare presto i conti con l’introduzione del senso unico alternato in via Sant’Antonio di Padova, precisamente nel tratto che va dall’incrocio con la via dello Scalo di Settebagni fino al sito dove è attualmente in costruzione un grande complesso residenziale. Sono infatti in corso i lavori per l’installazione di un impianto semaforico fisso che regolerà il flusso del traffico, come testimoniano i fori e le tracce eseguiti nell’asfalto e soprattutto i coperchi in ghisa dei pozzetti che conterranno parte degli apparati con impressa la scritta “semafori”. La novità è probabilmente legata proprio all’edificazione del residence alla fine della strada, come aveva del resto anticipato l’incaricata alle vendite degli appartamenti già mesi addietro. Qualcuno riteneva – o meglio si augurava – che senso unico e semaforo sarebbero stati una soluzione temporanea per evitare ai mezzi da cantiere di percorrere la via delle Lucarie, notoriamente stretta ripida e tortuosa tanto che l’Atac per la linea 302 vi impiega esclusivamente dei minibus. A pensarci bene però era prevedibile che la variazione alla viabilità sarebbe stata permanente, vista il notevole incremento del traffico privato che inevitabilmente si avrà una volta che le nuove palazzine saranno abitate.

FONTE: Luciana Miocchi

MA CHI C'HA AVUTO STA PENSATA COSì STUPIDA? SETTEBAGNI HA BISOGNO DI TANTE ALTRE COSE PIù IMPORTANTI, PER ESEMPIO ABBATTERE LE BARRIERE ARCHITETTONICHE NELLA STAZIONE E UNA RAMPA PER I DISABILI NELLA SCALINATA, MA A QUESTO NON CE PENSANO, SE VEDE CHE NON CE MAGNANO!

Ma non ho capito. Mandano un senso di marcia dentro il parcheggio?

Il fatto è che il quartiere è in mano ad affaristi e costruttori rinomati quale è il sig. Carlino consiglere regionale che si permette in questo e in altri quartieri di poter decidere solo a sua convenienza anche la viabilità di un quartiere senza ascoltare i cittadini. Abito in Via S.Antonio di Padova e quasi ogni giorno affronto i Tir che circolano sulla via per raggiungere il cantiere in questione, più di una volta moi sono preso a male parole con l'autista in questione che poi di fatto rappresenta solo l'ultima ruota del carro, ma vedere che Tir che passano alle ore 8,00 prima in via dello Scalo di Settebagni e poi in Via di S.Antonio, BLOCCANDO la viabilità del quartiere mi crea e mi sta creando sempre più qualche disturbo acnhe di tipo istituzionale, d'altronde il sig. Carlino quello che non vende sogni ma solide realtà sfreccia a bordo del suo SUV nero con vetri oscurati per non essere riconosciuto, forse perchè ha paura di qualche ritorsione? Ebbene in nome di questi ed altri costruttori di solide realtà, il quartiere stà subendo una serie di infrastrutture che non sono accompagnate da servizi essenziali, la viabilità entrerà in crisi quando si completerà anche l'altro cantiere in via della Marcigliana in quanto c'è soltanto un unico ponte della ferrovia da dove poter immettersi sulla Salaria, che inevitabilmente farà da tappo all'intero quartiere, inoltre non voglio ricordare i problemi atavici di Settebagni nel momento in cui fa un po più acqua del normale. Non si può continuare a costruire senza portare i servizi essenziali per la cittadinanza. In tutto questo la responsabilità è del nostro minisindaco Bonelli che con la complicità di Alemanno-Polverini che rilascia autorizzazioni a questi personaggi anche in tema di viabilità, fregandogliene completamente del nostro quartiere che stà subendo le scelte scellerate dei suoi rappresentanti istituzionali: mi voglio soffermare sul fatto che nel nostro quartiere si stà creando un aria particolare da quando parecchi nomadi sono stati portati sulla via salaria. In particolare il quartiere si sta facendo carico di queste persone in quanto è il punto più vicino per raggiungere servizi di prima necessità, per cui parecchi bambini rom stanno frequentando la scuola e sempre più persone affollano l'area della chiesa di S.Antonio in cerca di beni di prima necessità. A questo si aggiungono problemi di ordine pubblico che ogni tanto sfociano in tentativi di furto etc..
Ma il problema reale non è la presenza dei rom nel nostro quartiere ma la completa ASSENZA di politiche inclusive nei confronti di tali etnie che sono lasciate allo sbando senza un minimo di assistenza lasciando il compito alle comunità circostanti, in pratica viene a mancare l'istituizione in quanto tale che DOVREBBE garantire l'inclusione sociale e impedire i fenomeni di ordine pubblico e sociali che emergono nel momento in cui queste comunità vengono lasciate sole, come di fatto stà accadendo. In tutto questo i sig.ri BONELLI-ALEMANNO provvedono a rilasciare permessi su permessi infischiandone del nostro quartiere.

Settebagni, cantiere senza cartelli di inizio lavori in zona archeologica


Un cantiere in piena Settebagni all’incrocio fra via Sant’Antonio di Padova e vicolo delle Lucarie nel quale si sta lavorando da settimane. Non ci sono cartelli che indichino l’inizio attività e il permesso di costruzione. Nessun direttore lavori o ditta che si stia occupando degli scavi. Allo stato attuale il tutto sembrerebbe privo di permessi. Per questa ragione ho presentato un’interrogazione urgente per chiedere spiegazioni sul cantiere e su quello che si vorrebbe realizzare, anche in conseguenza delle informazioni raccolte dal blog https://settebagni.forumattivo.com che ha reso pubblico questo articolo.

Tra luglio e novembre 2005 nell’odierna località di Settebagni (tra Via Sant’Antonio da Padova ed angolo Vicolo delle Lucarie) in corrispondenza dell’attuale km 14 della Salaria, durante le indagini archeologiche preventive alla costruzione di un’abitazione civile, si è rinvenuta un’infrastruttura idraulica antica.

Le indagini, non ancora completate e di cui è prevista la prosecuzione, hanno portato alla luce un cassone in muratura per la raccolta e decantazione, a cui si allacciano un condotto di adduzione e due di distribuzione dell’acqua. La struttura centrale, rivestita internamente da uno spesso strato di cocciopesto idraulico, alimenta sul lato ovest, tramite un foro più volte rimaneggiato i due canali di distribuzione, uno ricavato in un unico filare di blocchi di tufo in cui è stato scavato un piccolo condotto a cielo aperto e l’altro, appena più a nord, realizzato con tubi fittili. La prima analisi delle strutture rinvenute ha fatto ipotizzare un lungo periodo di utilizzazione a partire dalla tarda età repubblicana. Nel terreno di riempimento sono stati rinvenuti ceramica comune, pareti di anfore e dolii, lucerne, ceramica di importazione africana, presumibilmente contenuti in livelli di drenaggio del terreno attorno all’impianto. Si può ipotizzare che l’installazione servisse strutture poste più a valle, più vicino al percorso della via Salaria.

Nei prossimi giorni acquisirò la documentazione sulla vicenda e la metterò a dispozione dei comitati di quartiere interessati.

FONTE: RICCARDO CORBUCCI BLOG