Viabilità e problematiche varie di Settebagni

LOREDANA su FACEBOOK riporta questa problematica:

"Oggi una paziente è andata a prenotare una visita alla asl di Via della Marcigliana nell'orario che era stato comunicato (quindi dalle 7.30 alle 10.30 per i prelievi e fino alle 12.30 per le prenotazioni) e precisamente alle ore 10.35 e le è stato negato il servizio in quanto , secondo gli operatori, funzionante fino alle 10.30. Quindi le hanno dato il n. del RECUP e l'hanno mandata a casa!!! Mi chiedo: dopo solo tre giovedì che la asl rifunziona è già cambiato l'orario che ci era stato comunicato? Qualcuno ne sa qualcosa? Grazie!!!"

manucca ha scritto:

fausto69 ha scritto:

LOREDANA su FACEBOOK riporta questa problematica:

"Oggi una paziente è andata a prenotare una visita alla asl di Via della Marcigliana nell'orario che era stato comunicato (quindi dalle 7.30 alle 10.30 per i prelievi e fino alle 12.30 per le prenotazioni) e precisamente alle ore 10.35 e le è stato negato il servizio in quanto , secondo gli operatori, funzionante fino alle 10.30. Quindi le hanno dato il n. del RECUP e l'hanno mandata a casa!!! Mi chiedo: dopo solo tre giovedì che la asl rifunziona è già cambiato l'orario che ci era stato comunicato? Qualcuno ne sa qualcosa? Grazie!!!"

Com'era la storia che dicevano che era la colpa dei settebagnesi che non usufruivano del asl di via Marcigliana?...........

Faccio parte di uno studio medico della zona e pensa ke noi li mandiamo lì apposta x non far poi dire ke non va nessuno...è sempre pieno ma una volta mettono la scusa del collegamento internet, un'altra quella del riscaldamento ke non parte... stanno facendo proprio del tutto x non far andare più nessuno! Ieri è successo quest'altro episodio molto spiacevole se pensi ke poi la signora è venuta a studio a lamentarsi con noi pensando ke le avevamo dato orari sbagliati!!! Mi sono proprio indignata davanti a questa mancanza di sensibilità e di educazione da parte della asl nei confronti sia dei pazienti ke nostri!

MA A SETTEBAGNI C'E' QUALCHE..........................ASSESSORE O RESPONSABILE SERIO CHE SI INTERESSI DEL FAMOSO PONTE DI VIA S.ANTONIO DA PADOVA DA ALLARGARE?? O' SI CONTINUA A PAGARE FESTE PATRONALI X QUEL PORACCIO DI SANTO CHE NON PARLA, NON VEDE,NON SENTE NON CAMMINA CHE NON SERVONO A NULLA.......................... BOOH?

fabrizio ha scritto:

MA A SETTEBAGNI C'E' QUALCHE..........................ASSESSORE O RESPONSABILE SERIO CHE SI INTERESSI DEL FAMOSO PONTE DI VIA S.ANTONIO DA PADOVA DA ALLARGARE?? O' SI CONTINUA A PAGARE FESTE PATRONALI X QUEL PORACCIO DI SANTO CHE NON PARLA, NON VEDE,NON SENTE NON CAMMINA CHE NON SERVONO A NULLA.......................... BOOH?

Se permetti un mio parere...
Siamo tutti d'accordo che il ponte va allargato per motivi di sicurezza, più che altro per chi ci passa a piedi perchè in macchina non è una grande fatica fre il giro.
La FS aveva dichiarato a suo tempo che i treni già rallentavano per i lavori alla stazione Tiburtina ecc e non potevano esserci altri ritardi che ci sarebbero stati se i lavori fossero in atto..
OK, aspetteremo, ma penso che non puoi criticare al parrocchia per una festa che è forse l'unica manifestazione del quartiere che crea un pò di socialità tra gli abitanti e che evita che chi abita a Settebagni non conosca i suoi vicini. La cifra che spendiamo poi non ce l'ha costretto nessuno ad offrirla, si vede che se la gente partecipa, a loro va bene, e poi ha presente la cifra che ci vuole per allargare quel ponte? Non si sa quanti soldi servono per allargare, appunto perchè coinvolge problemi di viabilità dei treni e forse ci vorrebbe la cifra che si raccoglierebbe in parrocchia per 40 anni di feste patronali.
Poi i cittadini non potrebbero mettersi loro fare i lavori per la sicurezza e per questo che li DEVE fare la ferrovia.

fausto69 ha scritto:

settebagnino ha scritto:

Ci risiamo! Sono già 2 giorni che la Salaria rimane buia, dopo una pioggia!
Si tratta sempre del tratto che viene dall'uscita dell'autostrada fino al semaforo della rotonda di Settebagni (passando davanti al Salaria Village, per capirc meglio..)
Ma che aspettano ad aggiustarla come si deve?
INVITO TUTTI A CHIAMARE L'ANAS AL NUMERO 841148
( http://www.stradeanas.it/ )

da 3 giorni la Salaria è al buio, voglio proprio vedere quanto ci mettono, stavolta io non chiamo

10 GIORNI E NON E' CAMBIATO NIENTE !

lory ha scritto:

manucca ha scritto:

fausto69 ha scritto:

LOREDANA su FACEBOOK riporta questa problematica:

"Oggi una paziente è andata a prenotare una visita alla asl di Via della Marcigliana nell'orario che era stato comunicato (quindi dalle 7.30 alle 10.30 per i prelievi e fino alle 12.30 per le prenotazioni) e precisamente alle ore 10.35 e le è stato negato il servizio in quanto , secondo gli operatori, funzionante fino alle 10.30. Quindi le hanno dato il n. del RECUP e l'hanno mandata a casa!!! Mi chiedo: dopo solo tre giovedì che la asl rifunziona è già cambiato l'orario che ci era stato comunicato? Qualcuno ne sa qualcosa? Grazie!!!"

Com'era la storia che dicevano che era la colpa dei settebagnesi che non usufruivano del asl di via Marcigliana?...........

Faccio parte di uno studio medico della zona e pensa ke noi li mandiamo lì apposta x non far poi dire ke non va nessuno...è sempre pieno ma una volta mettono la scusa del collegamento internet, un'altra quella del riscaldamento ke non parte... stanno facendo proprio del tutto x non far andare più nessuno! Ieri è successo quest'altro episodio molto spiacevole se pensi ke poi la signora è venuta a studio a lamentarsi con noi pensando ke le avevamo dato orari sbagliati!!! Mi sono proprio indignata davanti a questa mancanza di sensibilità e di educazione da parte della asl nei confronti sia dei pazienti ke nostri!

Asl di Settebagni: il servizio proseguirà con più regolarità,
parola del dirigente Cristofanelli

Giovedì 25 novembre anzichè chiudere i battenti come da orario esposto al cancello, lo sportello Asl di via salita della Marcigliana, a Settebagni, già decimato nei servizi offerti ma ancora funzionante a furor di popolo per un solo giorno a settimana per i prelievi e le prenotazioni del Cup, chiuse alle dieci e trenta, repentinamente e senza dare una minima spiegazione agli utenti presenti, se non quella che era giunto il termine dell’orario di apertura al pubblico.

Immediate le proteste, anche presso gli studi dei medici di base, che nel quartiere da sempre sono un saldo punto di riferimento per la popolazione, in gran parte anziana. Valanga di segnalazioni anche alla presidente del comitato di quartiere di Settebagni, Domenica Vignaroli, che dalla linea telefonica della sua attività commerciale ha tentato di mettersi in contatto, inutilmente, con il direttore della Asl dalla mattinata stessa e per tutta la settimana, fino a che ieri non ha ottenuto risposta. Per coincidenza, anche il consigliere municipale Riccardo Corbucci, Pd, ha riferito di essere riuscito a raggiungere telefonicamente il funzionario soltanto questo giovedì. Entrambi sono stati rassicurati che il servizio proseguirà ma non è stata data giustificazione del perchè il 25 novembre si dava l’orario di chiusura alle 10,30, contrariamente a quanto scritto sulla targa apposta al cancello d’entrata. Alla domanda diretta della signora Vignaroli veniva indicato nel malfunzionamento del riscaldamento il motivo dell’anticipo. Peccato che i cittadini di cui ha raccolto le doglianze non ne abbiano fatto cenno alcuno nel racconto delle loro disavventure, anzi qualcuno si è lamentato del rifiuto netto a fornire spiegazioni.

In altre occasioni gli utenti le avevano segnalato i continui salti di tensione e di scollegamento della rete informatica, dovuti a sovraccarico, perchè i riscaldamenti erano assicurati dalla corrente elettrica, altre volte i disagi sono stati patiti dai tanti utenti anziani costretti ad aspettare molto tempo al gelo per mancanza totale degli stessi.

A voler malignare sulla serie continua di piccoli imprevisti, ritardi, disservizi, si potrebbe pensare che tutto ciò sia in qualche modo finalizzato ad indisporre l’utenza, a scoraggiarla dal richiedere servizi e a rivolgersi altrove. Uno dei motivi per cui si è tentato di chiudere la struttura, infatti, è l’asserito basso utilizzo, mentre più e più volte i cittadini sono stati rimandati indietro perchè l’orario dei prelievi era terminato e c’era ancora la coda per farseli fare. Spesso è stata data la colpa agli stessi impiegati del presidio, che verrebbero qui malvolentieri, perchè è un sito lontano dalla asl di via Rovani e perchè devono utilizzare i mezzi privati per giungere sul posto di lavoro senza che nessuno gli rimborsi la benzina. Come la maggior parte dei lavoratori italiani, del resto. Vero è che nelle vicinanze non c’è un punto di ristoro, che questa estate avevano chiuso perfino la fontanella che si trova sulla via e che all’interno dei locali non è istallato nemmeno un distributore automatico di alimenti e bevande, anche se più volte richiesto, ma questa sarebbe una mancanza di facile risoluzione. Sembrerebbe un posto inospitale dove lavorare, insomma. Qualcuno si è lamentato perfino che dalle finestre si vede solo campagna e ferrovia. Bel discorso da fare a chi qui ci è nato e vissuto. Soprattutto, un discorso a cui devono essersi date delle risposte differenti i costruttori dell’edificando “Colli della Marcigliana”, se hanno deciso di investire in un complesso residenziale proprio qui, con la prospettiva di contribuire a far aumentare di molto la concentrazione abitativa nel quartiere.

Insomma, anche per questa volta i sia pur ridotti all’osso servizi del poliambulatorio della Marcigliana sono salvi, almeno fin al prossimo imprevisto-rotturaditubazioni-caloditensione-periodoestivo. La combattiva signora Vignaroli ha paventato manifestazioni ad oltranza mentre i politici legati al territorio sono più diplomatici nelle parole, ma il centro del discorso rimane sempre lo stesso. Se non si usa, si chiude. I residenti, ricordiamo che il bacino di utenza arriva a Castel Giubileo e a Fidene, territori storicamente legati tra loro, non mollano, sono decisi a difendere il presidio periferico e non capiscono perchè, a parità di tasse pagate con chi risiede in zone più centrali, debbano essere sempre i primi a sopportare i tagli. Che dall’amministrazione venga un segnale, quel poco che è rimasto almeno venga garantito con continuità.

FONTE: LUCIANA MIOCCHI

Asl di Settebagni: il servizio proseguirà con più regolarità,
parola del dirigente Cristofanelli



A voler malignare sulla serie continua di piccoli imprevisti, ritardi, disservizi, si potrebbe pensare che tutto ciò sia in qualche modo finalizzato ad indisporre l’utenza, a scoraggiarla dal richiedere servizi e a rivolgersi altrove. Uno dei motivi per cui si è tentato di chiudere la struttura, infatti, è l’asserito basso utilizzo, mentre più e più volte i cittadini sono stati rimandati indietro perchè l’orario dei prelievi era terminato e c’era ancora la coda per farseli fare. Spesso è stata data la colpa agli stessi impiegati del presidio, che verrebbero qui malvolentieri, perchè è un sito lontano dalla asl di via Rovani e perchè devono utilizzare i mezzi privati per giungere sul posto di lavoro senza che nessuno gli rimborsi la benzina. Come la maggior parte dei lavoratori italiani, del resto.
FONTE: LUCIANA MIOCCHI[/quote]

Non c'è niente da fare l'utente dà molto fastidio alle istituzioni.. Si fa un servizio solo se fa comodo a chi dirige, a chi ci lavora, non importa che questa gente lavora solo perchè c'è un utente.. parlo anche dell'assistenza ai disabili, si ha diritto all'assistenza solo da lunedi a venerdi perchè il weekend è impensabile avere bisogno, perchè il personale non vuole lavorare il sabato e la domenica
C'è tanta gente che lavora distante da casa, e anche in posti dove non c'è un ristoro, ma non per questo non ci si deve mettere i bastoni in mezzo alle cose per evitare di fare un servizio, che portassero la boraccetta e il porta pranzo come si faceva una volta..
Si dovrebbe aumentare il servizio per gli anziani della zona, invece di diminuirla. Ma vedo che l'anziano deve essere in buon salute per sopportare i disagi della vita - negozi lontani, il municipio ancor più lontano, l'Asl non ne parliamo, tocca accettare appuntamenti anche se molte volte il luogo di prestazione è lontano,pur di non spettare mesi.

Habemus aquam!! Finalmente attivata la fontana di via Sant’Antonio di Padova

7 dic
ecco la prova: l'acqua ora c'è!!


È terminata l’odissea della fontanella pubblica che si trova davanti la chiesa di Sant’Antonio di Padova a Settebagni. Apprezzatissima nel quartiere specie durante la stagione calda, proprio in una notte della scorsa estate era stata trafugata da ignoti – così si disse – dopo che era rimasta a lungo con il flusso al minimo in seguito all’urto di un veicolo: per diverse settimane rimase solo il tubo nudo che somigliava molto da vicino ad una pianta secca. Però continuava a stillare quel filo d’acqua prezioso specie per i due chioschi, uno di fiori e uno di prodotti ortofrutticoli, che si trovano sul marciapiede antistante e non hanno allaccio alla rete idrica. Di sicuro meglio che niente: «Mi arrangio come posso raccogliendo con un secchio quel poco che esce» aveva detto la fioraia Dina. A fine agosto sembrava si fosse compiuto il miracolo: in un paio di giorni fu installato un nuovo “nasone” simile a quello scomparso e provvisto addirittura di base in marmo. Un piccolo capolavoro rimasto però all’asciutto fino a questa mattina, quando l’acqua è tornata a sgorgare copiosa. «Mi sembra un miracolo – afferma raggiante Dina – ci sarebbe da stappare una bottiglia di spumante». Quali difficoltà tecniche o burocratiche abbiano impedito per tutto questo tempo la semplice apertura di un rubinetto rimane un mistero. Della vicenda si sono occupati per lungo tempo, fino ad arrivare alla felice conclusione, l’assessore municipale all’ambiente Antonino Rizzo ed il consigliere Marco Bentivoglio, entrambi Pdl. Hanno prodotto un corposo carteggio con l’Acea Ato 2 ma delle motivazioni ufficiali per il mostruoso ritardo non v’è traccia. Sembrerebbe, il condizionale è d’obbligo, vista l’assenza di riscontri per iscritto, che abbiano influito i lavori di potenziamento idrico effettuati lungo la Salaria, che in questi mesi hanno determinato un calo della pressione anche all’interno delle abitazioni poste più in alto. Chiusa, probabilmente, per non deprimere ulteriormente la spinta verso le case. Una storia da custodire con geloso segreto per non compromettere la sicurezza nazionale, insomma.

Rimane ancora irrisolto il giallo della fontanella contesa all’interno del piazzale tra l’alimentari, l’edicola e il bar…

FONTE: LUCIANAMIOCCHI

Non credo sia giusto dare dei meriti a quei politici, se non c'eravamo noi con le nostre segnalazioni rimaneva ancora così la situazione! A limite loro hanno avuto il merito di far passare i mesi senza risolvere il problema......

sono d'accordo con "laratriv" a proposito della festa, forse era solo uno sfogo comprensibile di "fabrizio" riguardo il problema del ponte. Aggiungerei però che il problema non è solo delle ferrovie ma anche del comune che per quanto ricordo ha messo da parte i soldi già stanziati dal costruttore Antonelli in qualche parte del bilancio e li ha lasciati lì ad aspettare .... (diciamo che sono un'ottimista nel pensare che sono ancora lì...) !
Il problema sicurezza dei pedoni dovrebbe essere affrontato dal IV municipio ... ma si sa quasi tutte le iniziative sono dirette a quartieri più conosciuti... pensate che spesso Settebagni non è nemmeno nominata nelle zone di competenze del IV municipio, più spesso c'è un generico e antico "zona della marcigliana". Il problema sicurezza poi non è solo dei pedoni ma anche delle auto costrette a fare tutto il giro e non direi "che non è una gran fatica" perchè ci vuole più benzina, più tempo e si va ad intasare soprattutto via dello scalo: avete idea di quello che succede quando con la macchina incontri l'autobus con tutte le macchine parcheggiate ???

laratriv ha scritto:

fabrizio ha scritto:

MA A SETTEBAGNI C'E' QUALCHE..........................ASSESSORE O RESPONSABILE SERIO CHE SI INTERESSI DEL FAMOSO PONTE DI VIA S.ANTONIO DA PADOVA DA ALLARGARE?? O' SI CONTINUA A PAGARE FESTE PATRONALI X QUEL PORACCIO DI SANTO CHE NON PARLA, NON VEDE,NON SENTE NON CAMMINA CHE NON SERVONO A NULLA.......................... BOOH?

Se permetti un mio parere...
Siamo tutti d'accordo che il ponte va allargato per motivi di sicurezza, più che altro per chi ci passa a piedi perchè in macchina non è una grande fatica fre il giro.
La FS aveva dichiarato a suo tempo che i treni già rallentavano per i lavori alla stazione Tiburtina ecc e non potevano esserci altri ritardi che ci sarebbero stati se i lavori fossero in atto..
OK, aspetteremo, ma penso che non puoi criticare al parrocchia per una festa che è forse l'unica manifestazione del quartiere che crea un pò di socialità tra gli abitanti e che evita che chi abita a Settebagni non conosca i suoi vicini. La cifra che spendiamo poi non ce l'ha costretto nessuno ad offrirla, si vede che se la gente partecipa, a loro va bene, e poi ha presente la cifra che ci vuole per allargare quel ponte? Non si sa quanti soldi servono per allargare, appunto perchè coinvolge problemi di viabilità dei treni e forse ci vorrebbe la cifra che si raccoglierebbe in parrocchia per 40 anni di feste patronali.
Poi i cittadini non potrebbero mettersi loro fare i lavori per la sicurezza e per questo che li DEVE fare la ferrovia.

Si il ponte è un problema grosso, mi dispiace se ho parlato che non fosse una gran fatica girare di la, ma non è il solo senso unico a roma. Sono comunque d'accordo che via dello scalo è un budello infernale quando c'è l'entrata o l'uscita delle scuole..

Caro Fausto tempo fa ti proponevi scherzando a Sindaco di Settebagni e invece qui un Sindaco, in alternativa un Capobastone, sarebbe veramente necessario.
Quattro Vigili ci ha messo a disposizione Alemanno, un anno fa. Io li ho visti due o tre volte. Vero che ce li mandarono scegliendoli tra i più appesantiti, ma non giustifica l'assenza. Una volta sì e l'altra anche non si riesce più ad uscire/entrare dal cancello. Divieto di sosta sistematicamente disatteso. In pratica siamo diventati una dependance del posteggio Triscaunt!
Ciro è l'unico che vende francobolli e ne è sempre sprovvisto. Dice che adesso si comunica con i telefonini, ma in effetti non ce li ha perchè non glieli mandano: cose da tempo di guerra! Dai seguimi che ti diverti !!!
L'Ufficio Postale si era aggiornato con personale giovane ancora esente da frustrazioni e nessuna velleità in tema di abuso di potere. Si vede che erano tutti precari perchè stamattina ho visto di nuovo quelle facce.
Dovevo spedire una lettera semplice, contenente dei documenti, inderogabilmente entro la fine del mese. Sulla cassetta postale è scritto che non c'è il ritiro della posta il sabato. Vado per consegnarla all'operatore addetto che sta lì da una vita. Presumo uno della quota invalidi (mentali) discussione di prammatica, dove io gli chiedo per cortesia di ritirarla affinchè sulla busta ci sia il timbro della data, e lui non capisce l'esigenza dell'utente. E non solo. Siccome ho l'età che ho, lui fa le facce e biascica commenti con un'altra utente dal naso rifatto, malissimo perciò appartente alla classe dei frustrati! Occhei!
Vado alle Poste del Centro Commerciale: nessun problema! Salvo che poi, dato che mi è toccato andare fino lì, entro da Auchan, dove spenderò 120 euro che avrei potuto spendere nei negozi della borgata, e con questi sintomi ce ne vorrà prima di chiamarla Quartiere!
Comunque Buon Anno!

Scuole chiuse anche domani.
Numeri e interventi dell'emergenza maltempo



Roma, 6 febbraio – Oggi e domani le scuole rimarranno chiuse. Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, d’intesa con il presidente della provincia Nicola Zingaretti e dopo le segnalazioni di molti presidenti di Municipio, ha firmato un’ordinanza per mantenere anche domani la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. D’intesa con il Prefetto, gli uffici pubblici, che per tutta la giornata di oggi rimarranno chiusi, domani saranno riaperti normalmente, anche per coordinare la riapertura delle scuole nella giornata di dopodomani.

Terminato intanto l'obbligo di circolare con catene a bordo o pneumatici da neve, stabilito dal sindaco Alemanno e prorogato fino alle 12 di oggi (ordinanza n. 30 del 5 febbraio, vedi il testo).

In allegato i testi delle Ordinanze su chiusura scuole 6 febbraio(n.28) e rimozione neve dal suolo pubblico(n.29). Quest'ultima, in particolare, prevede che condomini, proprietari, esercenti, tengano sgombri i marciapiedi in corrispondenza degli stabili.

Per qualsiasi evenienza si può contattare il numero verde 800 854 854 della Protezione civile.



Intanto, questi i numeri dell'organizzazione messa in campo da Roma Capitale per gestire l'emergenza neve.



Nella sola giornata di ieri sono state messe in campo 26 imprese con 56 squadre per complessivi 118 operai muniti di mezzi d'opera ed escavatori. "Sono stati effettuati - comunicano dal dipartimento Lavori Pubblici di Roma Capitale - oltre 300 interventi solo domenica, con una percorrenza media continua del territorio di 360 km per un totale di 5 milioni di metri quadrati di superficie stradale monitorata e ispezionata. Questa attività ha permesso di rendere percorribile l'intera rete stradale della grande viabilità della Capitale. Inoltre, sono stati distribuiti circa 600 quintali di sale per prevenire la formazione di ghiaccio".

A questo lavoro si è affiancato quello degli operatori Ama, di concerto con la Protezione Civile di Roma Capitale, Atac, dipartimento Lavori Pubblici, Servizio Giardini, Esercito e volontari, per riportare alla normalità le condizioni di decoro e percorribilità delle strade cittadine. Sono proseguite tutta la giornata di ieri e anche durante la notte interventi straordinari volti a spargere il sale e a liberare dal ghiaccio le strade in tutti i quadranti della città. Da domenica mattina sono al lavoro 570 operatori a cui sono subentrati nel turno pomeridiano altri 500 uomini. Questa task force è stata supportata da circa 130 mezzi (80 camion con cassone ribaltabile, 14 bobcat, 12 pale meccaniche spazzaneve, 4 maxi spargi-sale e 20 maxi-spazzatrici).

Gli interventi principali si sono concentrati sulle vie consolari di accesso alla città e sulle strade di grande viabilità (Salaria, Casilina, Aurelia, Portuense, Laurentina, Tuscolana, Prenestina, Nomentana, Gianicolense ecc…) con la rimozione dei residui di neve e ghiaccio con pale meccaniche e successiva salatura del manto stradale. Interventi analoghi sono stati effettuati nel corso della giornata presso gli accessi agli ospedali, le stazioni metro, i capolinea, le fermate dei bus, compresi i marciapiedi prospicienti, e le banchine del Tevere. Su richiesta della Prefettura, poi, Ama è intervenuta nell’area dello stadio Olimpico per assicurare l’afflusso e il deflusso in sicurezza prima e dopo la partita Roma-Inter.
Un terzo turno di lavoro fino alle 2 di questa notte con circa 500 operatori ha proseguito nell'opera di spargitura del sale nelle principali arterie stradali cittadine in modo da renderle percorribili in sicurezza questa mattina.
Le operazioni di raccolta dei rifiuti sono continuate in questi giorni nonostante l’emergenza meteo e la situazione tornerà all’assoluta normalità entro martedì.









Centinaia gli interventi effettuati dalle unità operative della Protezione civile di Roma Capitale per far fronte alle situazioni di crisi generate dall’ondata di maltempo che negli ultimi due giorni ha interessato la Capitale.



Sono stati distribuiti 600 pasti e 1.500 coperte, tra le 23 di venerdì e le 3 di sabato, agli automobilisti bloccati sul Grande Raccordo Anulare a causa di un incidente che ha coinvolto un mezzo pesante.



Sono oltre 250 i mezzi, tra spargisale e spalaneve, utilizzati per sgombero neve e prevenzione ghiaccio: 8 mezzi spalaneve del Servizio Giardini, 12 mezzi spalaneve Ama, 12 spazzaneve Municipi, 4 mezzi spargisale Ama, 2 spargisale Municipi, 120 mezzi dipartimento Lavori Pubblici, 20 camion dotati di lama spalaneve Municipi, 30 camion Municipi, 14 bobcat Ama e 20 bobcat Municipi. Interventi di salatura e spalatura della neve sono stati garantiti presso 32 strutture ospedaliere e 48 distretti Asl e 450 le tonnellate di sale disperse nel corso degli interventi.
Agli operatori e ai volontari, inoltre, sono state distribuite anche 600 pale ed altri strumenti rompighiaccio.




Tutte le squadre del Servizio Giardini hanno lavorato dalle prime ore di sabato per far fronte a rami caduti e danni agli alberi, in particolare nel quadrante nord della città. Interventi immediati sono stati disposti a Villa Borghese, dove il maltempo ha spezzato magnolie, pini, lecci e cedri. Nel quartiere Parioli, danneggiamenti importanti hanno interessato i viali di oleandro. In via preventiva, il Dipartimento ambiente ha disposto la chiusura dei parchi e dei giardini dove si sono verificati schianti di alberature.



La Protezione civile capitolina già da sabato mattina ha avviato la spalatura della neve e il sindaco Gianni Alemanno ha invitato i romani a collaborare. Novecento gli operatori del volontariato della Protezione civile impiegati insieme a 180 operatori Dipartimento Lavori Pubblici e a 250 unità del Servizio Giardini, oltre a 45 squadre Acea, per far fronte ad eventuale disagi legati alla fornitura di corrente elettrica, suddivise in tre turni giornalieri e 20 uomini dell’Aeronautica. Personale del Servizio giardini e delle associazioni di volontariato, in tutto 900 unità suddivise in tre turni operativi, ha operato per favorire in particolare l’accesso agli ospedali, alle stazioni metropolitane e ferroviarie, alle Asl e ad altri punti sensibili.



Complessivamente la Protezione civile ha messo in campo una task-force di circa 1500 unità. Anche Atac ha rafforzato i presidi di pronto intervento, mentre la Polizia locale di Roma Capitale sta operando a pieno regime per garantire la fluidificazione del traffico. La Sala Operativa di Porta Metronia, rafforzata per garantire la massima efficienza del coordinamento, ha garantito l'attività di assistenza alla popolazione. Questo il numero verde per contattarla: 800.854.854.

Per informazioni, consultare il bollettino meteo della Protezione Civile - Presidenza del Consiglio dei Ministri e il sito www.protezionecivileromacapitale.it.







Interventi straordinari in tutta la città anche da parte dell'Ama, con 700 uomini e 130 mezzi impiegati. Le operazioni proseguiranno nella notte. Tutte le 70 zone aziendali di Ama Spa stanno collaborando con le forze di Roma Capitale e i volontari della Protezione civile per prevenire l'emergenza ghiaccio con lo spargimento di sale. A causa della situazione di emergenza in alcune zone della città i servizi ordinari di raccolta dei rifiuti hanno subito rallentamenti, che si prevede di recuperare nel giro di qualche giorno.



Per limitare i disagi legati all’abbassamento delle temperature, il Campidoglio ha autorizzato l’ampliamento del periodo di attivazione degli impianti di riscaldamento oltre la durata massima delle 12 ore giornaliere, per un massimo di 16 ore, fino al perdurare condizioni climatiche avverse.

Su disposizione dell’Assessore alle Politiche Sociali di Roma Capitale Ama comunica di aver chiuso tutti gli 11 cimiteri capitolini. Il provvedimento resterà in vigore fino al termine dell’emergenza neve. L’unica attività garantita sarà quella di accoglienza di salme e trasporti funebri. Nella giornata di oggi resteranno inoltre chiuse le due agenzie funebri di via del Verano 76 e piazza dei Crociferi 48/B.

Lo sciopero del trasporto pubblico proclamato per lunedì 6 febbraio è stato rinviato.

A causa dell’irrigidimento delle temperature, Roma Capitale in collaborazione con Atac ha predisposto l’apertura straordinaria delle metropolitane per consentire il ricovero di persone senza fissa dimora (leggi qui le misure del Piano freddo).



FONTE: WWW.COMUNE.ROMA.IT

Marghe7B ha scritto:

Caro Fausto tempo fa ti proponevi scherzando a Sindaco di Settebagni e invece qui un Sindaco, in alternativa un Capobastone, sarebbe veramente necessario.
Quattro Vigili ci ha messo a disposizione Alemanno, un anno fa. Io li ho visti due o tre volte. Vero che ce li mandarono scegliendoli tra i più appesantiti, ma non giustifica l'assenza. Una volta sì e l'altra anche non si riesce più ad uscire/entrare dal cancello. Divieto di sosta sistematicamente disatteso. In pratica siamo diventati una dependance del posteggio Triscaunt!
Ciro è l'unico che vende francobolli e ne è sempre sprovvisto. Dice che adesso si comunica con i telefonini, ma in effetti non ce li ha perchè non glieli mandano: cose da tempo di guerra! Dai seguimi che ti diverti !!!
L'Ufficio Postale si era aggiornato con personale giovane ancora esente da frustrazioni e nessuna velleità in tema di abuso di potere. Si vede che erano tutti precari perchè stamattina ho visto di nuovo quelle facce.
Dovevo spedire una lettera semplice, contenente dei documenti, inderogabilmente entro la fine del mese. Sulla cassetta postale è scritto che non c'è il ritiro della posta il sabato. Vado per consegnarla all'operatore addetto che sta lì da una vita. Presumo uno della quota invalidi (mentali) discussione di prammatica, dove io gli chiedo per cortesia di ritirarla affinchè sulla busta ci sia il timbro della data, e lui non capisce l'esigenza dell'utente. E non solo. Siccome ho l'età che ho, lui fa le facce e biascica commenti con un'altra utente dal naso rifatto, malissimo perciò appartente alla classe dei frustrati! Occhei!
Vado alle Poste del Centro Commerciale: nessun problema! Salvo che poi, dato che mi è toccato andare fino lì, entro da Auchan, dove spenderò 120 euro che avrei potuto spendere nei negozi della borgata, e con questi sintomi ce ne vorrà prima di chiamarla Quartiere!
Comunque Buon Anno!

ORA HO SCOPERTO PERCHè ALEMANNO E' VENUTO A SETTEBAGNI.
AVRà AVUTO PAURA DI UN CONCORRENTE COME FAUSTO !

A Settebagni altri disagi nella notte per una perdita d’acqua
di Alessandro Pino

Mentre Settebagni è ancora alle prese con i postumi della nevicata, un’altro accidente è arrivato a complicare la vita dei residenti della zona collinare. Forse a causa delle temperature molto al di sotto dello zero, si è verificata una rottura nelle tubature dell’acea nella notte tra il 6 e il 7 febbraio, in via delle Lucarie a pochi metri dallo storico bar “Renato”. L’acqua esce in grande quantità da una crepa apertasi nell’asfalto e da un tombino distante un paio di metri, arrivando a causa della pendenza, fino al sottopasso che sta all’incrocio tra via dello Scalo di Settebagni e la Salaria, allagatosi rapidamente. In contemporanea, il flusso della fontanella pubblica di via Sant’Antonio di Padova – quella rimasta chiusa e poi rimossa per diversi mesi - si è ridotto al minimo, ma questa è forse solo una sfortunata coincidenza, dato che la fontana vicino all’edicola sacra in via della Stazione di Settebagni – molto più vicina al punto in cui l’acqua affiora – funziona regolarmente. Il rischio più immediato è che si formi uno strato di ghiaccio micidiale per veicoli e pedoni. Le segnalazioni sono già partite, anche se la situazione critica dell’intera città non depone per una risoluzione immediata dell’emergenza.

FONTE: LUCIANAMIOCCHI.WORDPRESS.COM

fausto69 ha scritto:

A Settebagni altri disagi nella notte per una perdita d’acqua
di Alessandro Pino

Mentre Settebagni è ancora alle prese con i postumi della nevicata, un’altro accidente è arrivato a complicare la vita dei residenti della zona collinare. Forse a causa delle temperature molto al di sotto dello zero, si è verificata una rottura nelle tubature dell’acea nella notte tra il 6 e il 7 febbraio, in via delle Lucarie a pochi metri dallo storico bar “Renato”. L’acqua esce in grande quantità da una crepa apertasi nell’asfalto e da un tombino distante un paio di metri, arrivando a causa della pendenza, fino al sottopasso che sta all’incrocio tra via dello Scalo di Settebagni e la Salaria, allagatosi rapidamente. In contemporanea, il flusso della fontanella pubblica di via Sant’Antonio di Padova – quella rimasta chiusa e poi rimossa per diversi mesi - si è ridotto al minimo, ma questa è forse solo una sfortunata coincidenza, dato che la fontana vicino all’edicola sacra in via della Stazione di Settebagni – molto più vicina al punto in cui l’acqua affiora – funziona regolarmente. Il rischio più immediato è che si formi uno strato di ghiaccio micidiale per veicoli e pedoni. Le segnalazioni sono già partite, anche se la situazione critica dell’intera città non depone per una risoluzione immediata dell’emergenza.

FONTE: LUCIANAMIOCCHI.WORDPRESS.COM

aggiornamenti sul guasto idrico (fronte bar Renato)
In questo momento sono sul posto Acea e vigili urbani, insieme all’assessore alla mobilità di Roma Capitale Antonello Aurigemma e al consigliere municipale Marco Bentivoglio. Un carroattrezzi sta spostando le macchine parcheggiate lungo la strada. Probabilmente via delle lucarie verrà chiusa per poter cercare in sicurezza il punto esatto della rottura.
http://lucianamiocchi.wordpress.com/2012/02/07/settebagni-aggiornamenti-sul-guasto-idrico-fronte-bar-renato/

fausto69 ha scritto:

fausto69 ha scritto:

A Settebagni altri disagi nella notte per una perdita d’acqua
di Alessandro Pino

Mentre Settebagni è ancora alle prese con i postumi della nevicata, un’altro accidente è arrivato a complicare la vita dei residenti della zona collinare. Forse a causa delle temperature molto al di sotto dello zero, si è verificata una rottura nelle tubature dell’acea nella notte tra il 6 e il 7 febbraio, in via delle Lucarie a pochi metri dallo storico bar “Renato”. L’acqua esce in grande quantità da una crepa apertasi nell’asfalto e da un tombino distante un paio di metri, arrivando a causa della pendenza, fino al sottopasso che sta all’incrocio tra via dello Scalo di Settebagni e la Salaria, allagatosi rapidamente. In contemporanea, il flusso della fontanella pubblica di via Sant’Antonio di Padova – quella rimasta chiusa e poi rimossa per diversi mesi - si è ridotto al minimo, ma questa è forse solo una sfortunata coincidenza, dato che la fontana vicino all’edicola sacra in via della Stazione di Settebagni – molto più vicina al punto in cui l’acqua affiora – funziona regolarmente. Il rischio più immediato è che si formi uno strato di ghiaccio micidiale per veicoli e pedoni. Le segnalazioni sono già partite, anche se la situazione critica dell’intera città non depone per una risoluzione immediata dell’emergenza.

FONTE: LUCIANAMIOCCHI.WORDPRESS.COM

aggiornamenti sul guasto idrico (fronte bar Renato)
In questo momento sono sul posto Acea e vigili urbani, insieme all’assessore alla mobilità di Roma Capitale Antonello Aurigemma e al consigliere municipale Marco Bentivoglio. Un carroattrezzi sta spostando le macchine parcheggiate lungo la strada. Probabilmente via delle lucarie verrà chiusa per poter cercare in sicurezza il punto esatto della rottura.
http://lucianamiocchi.wordpress.com/2012/02/07/settebagni-aggiornamenti-sul-guasto-idrico-fronte-bar-renato/

Settebagni: aggiornamento sul guasto idrico di via delle Lucarie





Il danno alla conduttura idrica sembra essere più serio di quanto potesse sembrare in primo momento. Secondo la prima squadra di pronto intervento Acea intervenuta sul posto, che ha provveduto ad interrompere il flusso, l’acqua affiora in superficie all’altezza del bar Renato ma partirebbe dalla diramazione all’incrocio con via Capoliveri. Una seconda unità di intervento avrà il compito di trivellare in quel punto per portare allo scoperto il guasto. L’Uo dei Vigili urbani ha provveduto a modificare la viabilità in modo da permettere i lavori, compito complicato dal fatto che via delle Lucarie è l’arteria principale della viabilità della parte superiore del quartiere. Predisposta la deviazione della linea di autobus 302. Sempre attivi nell’emergenza, come da agenzia diramata dall’assessorato alla mobilità di Roma Capitale, l’assessore Antonello Aurigemma e il consigliere municipale Marco Bentivoglio.

Luciana Miocchi http://lucianamiocchi.wordpress.com/2012/02/07/settebagni-aggiornamento-sul-guasto-idrico-di-via-delle-lucarie/

Io sono della generazione dei 40 enni che ricordano ancora i fasti della nostra piccola frazione:Settebagni. E' stata fino a qualche tempo fa un isola felice, tranquilla e famigliare dove vivere... a volte anche troppo... la festa di S. Antonio richiamava persone da tutti i quartieri limitrofi e oltre, ed era un vanto della comunità. Certo i svantaggi c'erano per i giovani che si trovavano a doversi riunire nella case per festicciole senza avere grossi sbocchi di divertimento se non prendendo i mezzi pubblici per andare a "Roma". Nel tempo si é cominciato ad affitare e vendere gli appartamenti a nuove famiglie che "usavano" la frazione solo come "zona dormitorio" senza preoccuparsi di entrare nella comunità e apportare linfa vitale ad un Comitato di quartiere che stava invecchiando e arrocandosi nelle proprie idee trascinando la frazione in una desolata ombra del passato. Con l'aumento della popolazione le problematiche hanno cominciato ad essere tante e pesanti, soprattutto perchè si é creato una sorta di "far west" nel quale ognuno pensa di avere diritto a fare ciò che più gli pare senza dare conto agli altri. Così le strade sono diventate parcheggi per le macchine, anche se i proprietari hanno la possibilità di spazi interni alle loro abitazioni, i secchi dell'immondizia, uno per abitazione, sono diventati discariche a cielo aperto dove nessuno si preoccupa minimamente del disagio che crea a chi vi abita in prossimità, l'acqua soprattutto nella zona alta é a potenza ridotta e spesso come l'elettricità risulta essere il tallone d'achille di Settebagni. Non parliamo poi delle fognature che ad ogni acquazzone allagano le strade. Inoltre si é diffusa nell'ultimo periodo l'abitudine di affitare ad extracomunitari e a stranieri poco raccomandabili, cambiando di fatto l'immagine della popolazione. Ora per le strade é sempre più facile vedere zingari e balordi ubriachi che utilizzano la nostra frazione come punto di appoggio per i loro interessi. Tante le case visitate negli ultimi tempi dai ladri.... chissà come mai... nonostante la presenza di una stazione dei carabinieri e della polizia stradale in loco. Per non parlare delle prostitute che oramai sono diventate il nostro biglietto da visita, accogliendo con le loro nude terga chi decide di venire da noi. E' stato fatto un parco molto bello però stranamente invece di sottrarre l'area verde di fronte alla stazione dei carabinieri sicuramente più visibile e meglio percepibile dalla comunità come centro di aggregazione, si é scelto un punto isolato alla fine della strada.
Per non parlare dell'arrivo in massa della cementificazione del Parco della Marcigliana.... mi domando dove era il comitato di quartiere quando sono state rilasciate le licenze di costruzione... perché non cercare l'appoggio della comunità per impedirlo? Il problema é proprio qui! in questi ultimi tempi non si é creata una comunità... non si é pensato come aggregare tante realtà diverse coinvolgendole prima ad avere una coscienza comune e poi in una forza collaborante. Proporrei a chiunque legga questa mia di fare proposte per creare una vera affiliazione, cominciando dai tanti giovani, dalle famiglie e infine dagli altri. Diamoci da fare proponendo alternative, progetti, collaborazioni, feste, cene, passeggiate nel parco della Marcigliana, eventi che ci uniscano e diano l'esempio anche ad altre realtà. Facciamolo per noi, ma buttiamo un occhio anche a chi ci sta intorno, potrebbe essere un domani, un valido alleato per migliorare quella che potrà dirsi effettivamente la "Comunità di Settebagni".

Sonia

non è la prima volta che passando vicino a via marradi, una traversina di via s.antonio di padova, si nota che sono stati lasciati a terra molti rami rotti davanti una abitazione.
ma secondo voi è possibile lasciare tutto questo in mezzo ad una strada già di per sè stretta?

settebagnino ha scritto:

CI FACCIAMO UN GIRO PER SETTEBAGNI?

è stato un piacere fare questo giro con te...