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MessaggioTitolo: Re: SALARIA SPORT VILLAGE   SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 EmptyLun 12 Ott 2009 - 18:23

Hai ragione...
con i soldi, sempre se ci sono, faranno quello che vogliono...

studiano notte e giorno per "sistemarci"...

Ho visto una trasmissione che parlava della TAV...

Ci dovevano essere dei finanziamenti da parte dei privati, che guarda caso non ci sono stati...

Ce li mettiamo solo noi i soldi.... SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 Icon_flower
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MessaggioTitolo: Re: SALARIA SPORT VILLAGE   SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 EmptyMar 13 Ott 2009 - 16:04

http://sfoglia.ilmessaggero.it/view.php?data=20091013&ediz=20_CITTA&npag=33&file=A_867.xml&type=STANDARD

Martedì 13 Ottobre 2009

di CLAUDIO MARINCOLA

Gli ambienti della Procura la maneggiano con cautela ma la parola che circola è “sanatoria”. Non piace. Ricorda il colpo di spugna, la cancellazione tout court, il condono. In Comune si preferisce usare una formula diversa. Dire che occorre «valutare». Vedere «se ci sono i presupposti per riaprire gli impianti». Che vuol dire verificare caso per caso. E solo dopo, e qualora ve ne siano le condizioni, ottenere «la facoltà d’uso» e avviare le procedure per la regolarizzazione
Tradotto in pratica significa un passo avanti. Almeno 8 dei 15 circoli sportivi posti sotto sequestro dalla magistratura potrebbero ottenere nei prossimi giorni dal Comune il via libera. I sigilli però verranno tolti - è il punto fermo della Procura - solo se «ne sussistano i presupposti». Come dire che al momento non lo si dà per scontato. Anzi.
E’ quanto emerso al termine dell’incontro che si è tenuto ieri mattina tra il procuratore Giovanni Ferrara, il pm Sergio Colaiocco, l’assessore all’Urbanistica Marco Corsini e il capo di gabinetto del sindaco Sergio Gallo. Era stato preceduto dall’appello del sindaco Alemanno, dettato dalla necessità di tutelare i posti di lavoro, non penalizzare famiglie, bambini, soci che hanno già pagato l’iscrizioni e quote.
Il quale Alemanno, appreso l’esito dell’incontro, ha preso atto «dell’apertura mostrata dalla Procura». E ha assicurato da parte sua «la piena collaborazione dell amministrazione, per quanto di competenza, per fare in modo che si possa procedere al più presto al dissequestro delle strutture sportive, restituendole così alla cittadinanza».
La riapertura, si fa notare in ambito giudiziario, non arresterà l’inchiesta volta ad accertare anche eventuali risvolti penali.
In base ad una prima ricognizione le 8 strutture che potrebbero riaprire sono: Cristo Re, Aqua Aniene, Polisportiva Parioli Tiro a Volo, Villa Flaminia, Agepi, Axa, Real Sporting Village, Sport 2000. Centri sportivi già completati ai quali mancava “soltanto” il permesso di costruire del Comune. L’avvocato Carlo Longari di Aqua Aniene e Riccardo Olivo, legale di Tiro a Volo hanno già presentato istanza di dissequestro.
Più delicata la situazione di altri 4 impianti realizzati senza l’autorizzazione della Regione Lazio pur essendo su terreni sottoposti a vincolo archeologico e idrogeologico. E’ il caso di Salaria sport village, Tevere Remo, Gav New City, Flaminio Sporting club. In corso di verifica gli incartamenti di Città Futura, Roma 70 e Roma Team sport, ancora in cantiere.
«Ho trovato da parte della magistratura un atteggiamento sereno e responsabile - fa il punto della situazione l’assessore all’Urbanistica Marco Corsini - La sanatoria? Non mi risulta. Posso solo dire che ora la parola passa ai circoli, e noi, nel frattempo, non resteremo con le mani in mano. Esamineremo caso per caso le singole posizioni perché ci sono inevitabili differenze». Si dovranno pagare gli oneri concessori? «Se sono somme che il Comune deve introitare certamente - è la risposta di Corsini - al momento però non saprei dire chi, quanto e quando dovrà pagarli».
E gli altri? Per il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti «la soluzione per garantire i diritti dei cittadini, quelli dei lavoratori e anche la necessità della magistratura di portare avanti l’inchiesta potrebbero essere i custodi giudiziari».
Per Alessandro Cochi, delegato allo Sport del Comune il termine “sanatoria” è improprio, «vuol dire disconoscere le approvazioni di diversi enti e 4 anni di lavoro preparatorio». Nella Sala consigliare del XII Municipio si è tenuto ieri un incontro tra gestori e amministratori. Il presidente del XII Pasquale Calzetta ha sottolineato la presenza dell’opposizione, «per una soluzione che sta a cuore a tutti, a prescindere dagli schieramenti». E la protesta nei centro sportivi continua. Ieri mobilitazione delle mamme al Cristo Re.
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MessaggioTitolo: Re: SALARIA SPORT VILLAGE   SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 EmptyVen 16 Ott 2009 - 5:47

ROMA - La Procura ha restituito ai titolari di otto circoli sportivi le strutture che erano state sequestrate nell'ambito dell'inchiesta sui lavori svolti in vista dei mondiali di nuoto 2009.
Potranno quindi essere riaperte le piscine che erano state chiuse. La
Procura si riserva inoltre di svolgere una nuova valutazione della
situazione a giugno, data entro la quale il Comune si è impegnato a
chiudere la procedura amministrativa delle sanatorie.
RIAPERTI - I circoli destinatari del provvedimento sono: Cristo
Re, Aquaniene, Polisportiva Parioli Tiro a Volo, Villa Flaminia, Agepi,
Axa Immobil Sport, Real Sporting Village, Sport 2000. Resta comunque
impregiudicata l'inchiesta in quanto, si sottolinea in ambiti
giudiziari, si tratta di una sanatoria amministrativa e non penale. La
restituzione, stando a quanto si è appreso, è stata disposta dal pm
Sergio Colaiocco, avendo preso atto favorevolmente che il Comune ha
ritenuto di dover attivare la procedura di sanatoria e che i privati
hanno depositato la richiesta di tale sanatoria, impegnandosi anche a
regolarizzare la loro situazione e a pagare quanto dovuto. Quindi
l'avvio di tale procedura e la considerazione di tali fatti nuovi,
ossia la volontà di regolarizzare espressa dai circoli, hanno indotto
la procura a rivalutare la situazione dal punto di vista delle esigenze
cautelari.
IL REATO - Invariata, invece, si sottolinea in ambiti
giudiziari, la considerazione in merito alla ritenuta sussistenza del
reato. La procura infatti si accinge a chiudere l'inchiesta in tempi
brevi, ritenendo ormai gli accertamenti sostanzialmente conclusi. Sarà
invece esaminata la settimana prossima la situazione di tre circoli
sequestrati, in cui le opere erano ancora in fase di costruzione. Si
tratta di Città Futura, Roma 70 e Roma Team Sport. È destinata invece a
restare immutata la situazione che riguarda altri quattro circoli,
quelli sequestrati a maggio scorso, che sono privi anche
dell'autorizzazione della Regione, in quanto i lavori sarebbero stati
compiuti su terreni con vincoli idrogeologici o archeologici, per i
quali è appunto competente la Regione che, a quanto si è appreso, ha
dato parere negativo al rilascio dell'avvio di un'eventuale sanatoria.
Si tratta dei circoli Salaria Sport Village, Tevere Remo, Gav New City,
Flaminio sporting club. Sono circa trenta le persone indagate
nell'ambito di questa inchiesta per abusivismo edilizio, titolari o
gestori dei circoli, tra cui anche Giovanni Malagò (già presidente del
comitato organizzatore dei mondiali) presidente del circolo Canottieri
Aniene, e l'ex commissario straordinario dei mondiali di nuoto, Claudio
Rinaldi. Quest'ultimo è indagato anche per abuso d'ufficio, insieme ad
Angelo Balducci, che lo precedette nella carica di commissario
straordinario.

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/09_ottobre_15/riaperte_piscine_sequestrate-1601882363981.shtml
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MessaggioTitolo: Re: SALARIA SPORT VILLAGE   SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 EmptyMer 28 Ott 2009 - 2:42

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MessaggioTitolo: Re: SALARIA SPORT VILLAGE   SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 EmptyDom 1 Nov 2009 - 0:11

Ennesima serata danzante al Salaria Village, alle ore 00:30 circa il caos regnava sovrano su via Salaria....
Ma non potevano aprire i parcheggi interni? Le macchine si parcheggiavano sulla Salaria creando pericolo per chi percorreva la strada statale!
Ogni volta è sempre la stessa storia...
SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 Traffi10
No No No
ho trovato su youtube anche questo video....
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MessaggioTitolo: Re: SALARIA SPORT VILLAGE   SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 EmptyMer 13 Gen 2010 - 16:08

Vorrei far presente che molta gente e' ancora convinta che per andare al bar o al ristorante-pizzeria dello Sport Village bisogna essere soci, invece non e' cosi', ci puo' andare chiunque.
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MessaggioTitolo: Re: SALARIA SPORT VILLAGE   SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 EmptyMer 13 Gen 2010 - 17:03

A x B Associazione Avvocati per i Bambini Onlus

Sabato 16 gennaio 2010 alle ore 11.30, presso il Salaria Sport Village, in Roma alla Via San Gaggio n.5,
si disputerà la 11^ Edizione della Manifestazione “Stars For Children”
nonché la tradizionale “Partita del Giocattolo”,
triangolare di calcio tra la squadra della AxB Amici per i Bambini, la Rappresentativa Italiana Attori e la Rappresentativa Associazione Marameo.

L’occasione - con l’assegnazione del 4° Trofeo a Lui intitolato - consentirà altresì di rinnovare il ricordo del Caro ed Illustre Amico della AxB Avvocato Emilio Conte, già Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Roma, prematuramente scomparso.

Aderiscono alla Manifestazione operatori della Giustizia, personaggi del mondo dello Spettacolo, della Cultura e dello Sport tra cui tra cui: Enzo De Caro, Daniele Pecci, Giacomo Losi e gli Avv.ti Ugo Scalise (Presidente della AxB), Antonio Conte, Nicola Colavita, Carlo Priolo e i Procuratori della Repubblica Luigi Ciampoli ed Erminio Amelio.

Scopo della Manifestazione è la raccolta di giocattoli e quant’altro utile ai Bambini ospiti delle Case di Accoglienza site sul territorio italiano ed anche all’estero, che vivono in stato di necessità e assistite dalla AxB, nonché la raccolta di fondi necessari a finanziare la ricerca sulla sindrome c. d. di “Hallervorden-Spatz”, una rara malattia genetica di carattere neurodegenerativo, gravemente invalidante, di cui si prende cura l’Associazione Onlus AISNAF e dell’Associazione Bambini Cardiopatici.

L’impegno richiesto a ciascuno, è solo quello di acquistare un giocattolo e, ove possibile, offrire un libero contributo economico.

Sarà soprattutto una festa di giovani: dei più fortunati che potranno parteciparvi con la loro presenza e solidarietà e di quelli meno fortunati che non potranno parteciparvi ma che saranno altrettanto felici di ricevere l’affetto e l’aiuto di chi li ha sempre presenti nel cuore.

Al fine di dare maggiore forza alla voce ed all’impegno che l’Associazione AxB impiega per portare aiuti ai Bambini che vivono in stato di necessità, chiediamo anche il Vs. aiuto affinché possiate intervenire alla manifestazione, prendere atto di quello che facciamo e rappresentarlo, con i mezzi tecnici a Vs disposizione, all’esterno.

Nella convinzione che riceveremo un Vs cortese e positivo riscontro, ci è gradita l’occasione per ringraziarVi per l’attenzione che ci presterete e per porgerVi i nostri migliori saluti.

A x B
Il Presidente
Avv. Ugo Scalise
00136 Roma, Via della Balduina n.59 tel. 06-35454366 / 06.35454243, fax 06-35402727


FONTE: POLITICAMENTE CORRETTO
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MessaggioTitolo: Re: SALARIA SPORT VILLAGE   SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 EmptyMer 10 Feb 2010 - 23:06

Arrestato Balducci
Le ombre sul nuoto



Il presidente del consiglio superiore dei Lavori Pubblici è stato
arrestato per corruzione su opere realizzate per il G8 alla Maddalena,
ma è anche sotto inchiesta per i mondiali di nuoto "Roma 2009"




ROMA, 10 febbraio 2010 - Bufera sulla Protezione civile. Questa mattina
la Procura di Firenze ha disposto l’arresto del presidente del
Consiglio superiore dei Lavori Pubblici Angelo Balducci e l’iscrizione
nel registro degli indagati del capo della Protezione civile,
Bertolaso. Quest’ultimo ha subito rassegnato le dimissioni anche da
sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ma Berlusconi le ha
rifiutate. Il tutto nell’ambito dell’inchiesta su una presunta
corruzione per le opere alla Maddalena dove doveva svolgersi il G8, in
seguito organizzato a L’Aquila.
APPALTI E PISCINE — Angelo Balducci è
indagato anche a Roma nell’ambito di due inchieste: la prima relativa
alle opere pubbliche per la celebrazione dei 150 anni dell’Unità
d’Italia, la seconda riguarda le autorizzazioni concesse per le piscine
costruite per i Mondiali di nuoto del 2009 nella capitale. In
particolare questa indagine aveva messo in luce abusi edilizi e
l’inchiesta sta per essere chiusa e arriveranno presto le richieste di
rinvio a giudizio. In quest’ambito la posizione di Balducci, all'epoca
commissario governativo per "Roma 2009" poi sostituito in corsa da
Caludio Rinaldi (anch'egli indagato) è sotto esame in quanto uno degli
impianti, il Salaria Sport Village, aveva tra i soci il figlio e aveva
costruito opere che il perito del pm Sergio Colaiocco aveva valutato di
un importo pari a 36 milioni di euro. Il Comune di Roma per concedere
la sanatoria doveva incassare gli oneri che sarebbero stati pari a
circa 9 milioni di euro, ma al momento non risultano essere stati
richiesti.


MONDIALI DI NUOTO — Del resto la
somma che il Salaria sport Village dovrebbe all’amministrazione
capitolina potrebbe servire a sanare anche il debito dei Mondiali di
nuoto dopo che è stato definitivamente bocciato un emendamento al
decreto milleproroghe che avrebbe dovuto «girare» al Comune di Roma 8
milioni proprio per saldare i debiti dell’organizzazione di Roma ’09.

Maurizio Galdi©️ RIPRODUZIONE RISERVATA

http://www.gazzetta.it/Sport_Vari/Altri_Sport/Nuoto/10-02-2010/arrestato-balducci-602948648292.shtml
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MessaggioTitolo: Re: SALARIA SPORT VILLAGE   SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 EmptyGio 11 Feb 2010 - 13:04

ROMA - La ristrutturazione dello stadio centrale del tennis al Foro italico e la realizzazione del Museo dello sport italiano a Tor Vergata. Sono due appalti dei Mondiali di nuoto che, in base all’ordinanza di custodia cautelare di Firenze, sono finiti sotto inchiesta. Entrambi sarebbero stati aggiudicati a società riferibili a Diego Anemone, il costruttore romano finito in manette. L’imprenditore è stato socio di Filippo Balducci, figlio di Angelo, anch’egli arrestato ieri, nel Salaria Sport Village, il primo circolo sequestrato nell’inchiesta su Roma 2009.

Il sequestro di una parte del Salario Sport Village nel corso dell'inchiesta sui Mondiali di Nuoto a Roma Dai Mondiali di nuoto al G8 alla Maddalena al 150° anniversario dell’Unità d’Italia: nel mirino di piazzale Clodio ci sono i «Grandi eventi» più recenti. Un’inchiesta a 360˚, a differenza di quella di Firenze che punta solo agli appalti in Sardegna. Ma le ipotesi investigative sono analoghe: cantieri affidati a ditte legate ai funzionari responsabili delle procedure, affari di famiglia o quasi, in ballo centinaia di milioni di euro. Mentre il filone su Roma 2009 è in drittura d’arrivo e quello sulla feste del 2011 è agli inizi, per il G8 alla Maddalena le verifiche sono in corso.
Una decina di imprenditori e funzionari pubblici sono indagati per corruzione e abuso d’ufficio, tra cui i quattro arrestati ieri: oltre ad Anemone e a Balducci, ex commissario straordinario dei Mondiali di nuoto, ex «soggetto attuatore» degli appalti del G8, ex capo dell’«unità di missione» del 150˚ anniversario dell’Unità d’Italia e, oggi, presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, l’elenco comprende Fabio De Santis e Mauro Della Giovampaola, successori di Balducci l’uno per il G8 e l’altro per il 2011.


Gli impianti del Salaria Sport Village, sequestrati nell'ottobre 2009 e poi dissequestrati (Eidon) Alla Maddalena, ipotizzano i pm Sergio Colaiocco e Assunta Cocomello, potrebbe essersi ripetuto lo «schema» del Salaria Sport Village, ancora sotto sequestro perché sarebbe stato violato un vincolo ambientale. La struttura nel 2004 era stata acquistata dalla Società sportiva romana di Filippo Balducci e di Anemone, che dopo pochi mesi avevano ceduto le quote alle fiduciarie Stube e Fidear. A settembre 2008 la costruzione di 160 mila metri cubi per i Mondiali era stata affidata alla Redim, legata alla moglie dell’imprenditore arrestato, Vanessa Pascucci.


La piscina del Foro Italico usata per i Mondiali di nuoto (Eidon)Gli arresti toscani hanno provocato sconcerto a piazzale Clodio. I pm Colaiocco e Cocomello hanno trascorso un’ora e mezza chiusi nell’ufficio del capo, Giovanni Ferrara. Le due procure avevano deciso di collaborare (c’è stato un incontro alcuni giorni fa e un altro era in programma per la settimana prossima) e invece i pm fiorentini non hanno informato i colleghi romani del blitz.
La spiegazione starebbe nel fatto che la procura di Firenze ha iscritto a «modello 21» l’aggiunto Achille Toro, a capo del pool dei reati contro la pubblica amministrazione, e suo figlio Camillo, che lavora in una società di servizi pubblici. L’accusa, di rivelazione di segreto d’ufficio, sarebbe supportata da intercettazioni relative all’inchiesta romana sul G8. Le conversazioni avvengono fra due indagati. Nella prima, uno di loro promette all’altro: «Parlo con Camillo, il figlio del procuratore Toro». Nell’altra, l’indagato riferisce l’esito del colloquio: «Ho parlato con Camillo, ho saputo che la cosa è grave».  
Toro replica attraverso il procuratore: «Non ho violato nessun segreto, mi difenderò». Anche nel 2006 il magistrato era finito sul registro degli indagati per rivelazione di segreto d’ufficio nell’inchiesta sulle scalate bancarie, ma alla fine era arrivata l’archiviazione. Dei «Grandi eventi» Toro ha deciso che «non ne vuole più sapere», per il momento però non lascerà la guida del gruppo che si occupa dei reati contro la pubblica amministrazione. E l’inchiesta? «Andrà avanti - precisa Ferrara -. La vicenda di Toro è solo un incidente».

Lavinia Di Gianvito, l'articolo a pag. 7 in Cronaca di Roma
sul Corriere della Sera in edicola
11 febbraio 2010

VEDI LINK: http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_febbraio_11/balducci_inchiesta-romana-g8-1602442749217.shtml
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MessaggioTitolo: Re: SALARIA SPORT VILLAGE   SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 EmptyGio 11 Feb 2010 - 13:38

Gli amici degli amici del Salaria Sport Village
sono finiti dietro le sbarre

Giovedì 11 Febbraio 2010
di Enrico Pazzi
http://www.roma2013.org/index.php?option=com_content&view=article&id=705:gli-amici-degli-amici-del-salaria-sport-village-sono-finiti-dietro-le-sbarre&catid=49:editoriale&Itemid=64

“Stai attento. Quelli hanno amici potenti!”. Era questo il ritornello che mi sentivo ripetere da più parti in IV municipio, quando me ne andavo in giro a chiedere numi sul vergognoso cantiere del Salaria Sport Village sulle rive del Tevere che si andava espandendo lungo la Salaria. Tutto su un terreno rurale. Tutto in una zona esondabile. “Gli amici potenti”. Mi chiedevo chi fossero. E con fare un po’ naif me ne fregavo. Era il mese di novembre del 2008 e, raccolta la documentazione sui poteri straordinari del Commissario dei Mondiali di Nuoto, Angelo Balducci, poi sostituito da tale Claudio Rinaldi, messo in ordine il faldone dei fogli e dei fogliacci dell’amara vicenda, mi apprestavo a chiamare il Salaria Sport Village, volendo avere da loro delle risposte. Chiamo il centralino chiedendo del presidente del centro sportivo. Mi rispondono che al massimo possono farmi parlare con il responsabile del centro sportivo. “Me lo passate al telefono?”. “Guardi – mi rispondono gentilmente dall’altro capo del telefono – dovrebbe lasciarci i suoi recapiti”. Poi un po’ dubbioso, il tipo del centralino del Salaria mi chiede, “Ma a che fine lei vuol parlare con il responsabile?”. Sempre con fare naif, rispondo che dovrei fare alcune domande sul cantiere per i Mondiali di Nuoto. Questo, un po’ turbato e con tono di rimprovero mi fa “Va bene. Mi lasci il suo numero che le faremo sapere”. Tempo qualche ora squilla il mio cellulare, “Pronto Enrico, vorrei incontrarti quanto prima!”. Io, riconoscendo la voce di un esponente politico del Comune di Roma del Centro-destra, chiedo numi sulla finalità dell’incontro. Mi risponde che vuole vedermi, senza fare alcun accenno al contenuto dell’incontro. Gli dico che in serata non posso e che quindi ci saremmo potuti incontrare l’indomani. L’indomani è una domenica d’inverno, con un sole pallido. L’esponente di Centro-destra, che nel quarto municipio ha visto i suoi natali politici, mi riceve in un parco pubblico. Mi parla di tante cose, mentre suo figlio cerca di pattinare tenendosi ben saldo alla balaustra della pista. Intorno tanta gente che gli stringe la mano. Ed io in cuor mio mi chiedo intanto quando quel politico mi chiederà conto di quella chiamata al Salaria Sport Village. Ed invece nulla. Non fa alcun accenno alla questione. Né io glie ne faccio. Il lunedì successivo richiamo il Salaria. Mi dicono che l’addetto stampa è indaffarato. Io rispondo che il nuovo numero dell’allora neo-nato TRAM tratterà della faccenda. Aprirà la prima pagina con una bella foto aerea del cantiere e darà notizia con dovizia di particolari sull’intreccio familiare che vede il Commissario straordinario Angelo Balducci padre di uno dei due soci del Salaria Sport Village, amico dell’altro socio del centro sportivo. Tempo due ore dalla telefonata, mi chiama l’addetto stampa in persona. Mi dice che possiamo vederci per le 19 del giorno stesso. Tempo mezz'ora dalla chiamata di quest'ultimo, ricevo la chiamata dell'esponente politico di Centro-destra del Comune. Mi dice che ci sarà anche lui all'incontro. Così mi preparo all’incontro. Porto con me il mio registratore digitale e mi scrivo giudiziosamente le domande da fare. Arrivo al Salaria Sport Village con dieci minuti di anticipo. Mi incammino verso l’entrata, entro nella hall e ad accogliermi c’è il politico comunale di Centro-destra che mi aveva fatto discorsi sui massimi sistemi nel parco pubblico il giorno prima, mentre suo figlio cercava di pattinare tenendosi ben saldo sulla balaustra. In sua compagnia c’è anche un assessore del IV municipio della Giunta di Centro-destra. Mi vengono incontro. Mi guardano, mi studiano e poi mi chiedono che intenzioni io abbia. Io rispondo che sono lì perché mi ha convocato l’addetto stampa del Salaria. Che ho intenzione di intervistarlo. Qualche giorno prima era stato pubblicato un articolo di Filippo Gatti de L’Espresso sul cantiere del Salaria Sport Village. Volevo chiedere se quanto scritto da Gatti fosse vero. Che cosa aveva da dire il Salaria Sport Village sul palese conflitto di interesse che vedeva Balducci senior amministrare, in qualità di Commissario Straordinario, la costruzione degli impianti sportivi per i Mondiali di Nuoto, tra i quali figurava proprio il Salaria Sport Village, di proprietà di Balducci junior e di Diego Anemone, proprietario della ditta di costruzioni che aveva beneficiato di importanti commesse per il G8 della Maddalena. Guarda caso Balducci senior era Commissario straordinario pure del G8 de La Maddalena. Insomma, una sorta di santissima trinità, padre, figlio, socio del figlio, che era amico del padre. I due politici mi parlano. Mi dicono che quelli del Salaria sono brava gente. Hanno amicizie influenti. “Gli amici potenti - penso - rieccoli spuntare”. Per nulla turbato, chiedo ai due politici, sorta di caricatura del Gatto e la Volpe di collodiana memoria, che ci facciano loro lì. Che rapporti hanno col Salaria. Questi borbottano qualcosa tra di loro e non rispondono, facendomi un sorriso di bonaria accondiscendenza. Come a dire “Questo è scemo”. Nel mentre di questa raggelante scena, entra nella hall, splendido come il sole, quello che dovrebbe essere l’addetto stampa del Salaria. Gellato e compito nel suo abito scuro. Seguito da un personaggio che avrebbe potuto essere la controfigura di Pier Ferdinando Casini. Solo un po’ più magro e molto più lampadato. L’addetto stampa, o quello che mi pareva essere tale, mi fa cenno di seguirlo su, al primo piano. Mi seguono anche i due politici, l’uno consigliere comunale del PDL, l’altro assessore della Giunta del IV municipio di Centro-destra. Ci sediamo sui comodi divanetti. L’addetto stampa, o quello che mi pareva tale, mi chiede cosa voglia io da loro. Chiedo i loro nomi. Il tipo gellato mi sorride, il sosia di Casini si gira dall’altra parte. “Ok – penso - non vogliono dirmi i loro nomi”. Tiro fuori il mio registratore digitale e dico che sono lì per un’intervista. Il gellato mi guarda con aria bonaria e inizia a dirmi che loro, quelli del Salaria, sono sempre attenti alle iniziative editoriali di zona. Io ripeto che sono lì per un’intervista. E intanto penso che è vero che sono così “attenti alle realtà editoriali di zona”, facendomi intanto due calcoli di quanto mi costa stampare ogni santissimo mese il giornale. Ma rimane solo un fugace pensiero. “Vorrei intervistarvi”, ripeto. L’addetto stampa per nulla turbato mi dice, meccanicamente, che posso dettare le domande. Loro prenderanno nota e mi faranno avere le risposte via mail l’indomani mattina. Intanto, i due politici mi guardano come si vede una bestia bizzarra allo zoo, si siedono su un divanetto poco più distante da me ed iniziano a parlare tra di loro. Inutile dire che le risposte alle mie domande non sono mai arrivate. TRAM uscì con il suo bell’articolo in prima pagina sulla faccenda del Salaria Sport Village. Di lì a poco la faccenda si fece sempre più grossa. Seguirono ricorsi al Tar sul cantiere, il sequestro di quest’ultimo e di altri centri sportivi, un’altra manciata di articoli sulla cronaca nazionale. Il terremoto dell’Aquila, lo spostamento lampo del G8, l’arresto di Balducci Senior, del suo amico Diego Anemone e la contemporanea perquisizione da parte dei Carabinieri dell’abitazione e dell’ufficio di Bertolaso “Santo subito” e “ministro a data da destinarsi”. Io finalmente ho capito chi erano gli “Amici potenti” del Salaria Sport Village. E immagino gli amici degli amici, Balducci senior e Diego Anemone, tenersi compagnia dietro le sbarre in una notte buia e tempestosa. Avendo fiducia che la giustizia faccia il suo corso. Intanto la mail di risposta alle mie domande non è ancora arrivata. Né mai arriverà. Ma forse adesso non serve più.
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MessaggioTitolo: Re: SALARIA SPORT VILLAGE   SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 EmptyVen 12 Feb 2010 - 8:39

stefano67 ha scritto:
Vorrei far presente che molta gente e' ancora convinta che per andare al bar o al ristorante-pizzeria dello Sport Village bisogna essere soci, invece non e' cosi', ci puo' andare chiunque.



Siiiii... sa che folla sabato!

Ecco le ragazze del Salaria Sport Village


Sono sei e hanno tra i 20 e i 30 anni: tra queste c'è «Francesca del beauty», una ragazza mora


MILANO - Cominciano a
trapelare le prime indiscrezioni. «Serate disco» in alcuni padiglioni
del Salaria Sport Village di Roma, massaggiatrici «blindate» e club
gradualmente svuotato, dopo l'assalto dei giornalisti e il tam tam sui
rapporti del capo della Protezione civile Guido Bertolaso e alcuni
imprenditori legati al club nell'ambito dell'inchiesta della procura di
Firenze.

LE SEI RAGAZZE - Al centro
benessere del Salaria Sport Village, già implicato nell'inchiesta sui
presunti abusi commessi per la costruzione di strutture per i Mondiali
di Nuoto, lavorano sei ragazze che hanno tra i 20 e i 30 anni. E tra
queste c'è «Francesca del beauty», una ragazza mora - riferiscono - ma
oggi blindata come le sue altre colleghe del centro benessere. A
scatenare la curiosità su «Francesca» è stata proprio
un'intercettazione in cui questo nome è associato da Bertolaso a «una
ripassatina». Al club sono state spesso organizzate «serate disco» con
la partecipazione di diversi vip. La prossima festa in programma al
club, in cui per l'occasione verrà regalata una maschera a ogni
partecipante, è quella prevista sabato prossimo per il carnevale ed è
aperta a tutti. (Fonte: Ansa)

http://www.corriere.it/cronache/10_febbraio_11/ragazze-salaria-sport-village_eb1ab1ca-173a-11df-aecd-00144f02aabe.shtml
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MessaggioTitolo: Re: SALARIA SPORT VILLAGE   SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 EmptySab 13 Feb 2010 - 17:33

AFFISSIONI, PALUMBO E CORBUCCI: VIA MANIFESTI ABUSIVI IMPIANTO SETTEBAGNI

"Sono abusivi anche i cartelloni pubblicitari che promuovono il centro sportivo del Salaria Sport Village a Settebagni" lo comunica in una nota Riccardo Corbucci, vicepresidente del consiglio del IV Municipio.
"Abbiamo ricevuto dai cittadini numerose fotografie che evidenziano come gli impianti pubblicitari utilizzati dal centro sportivo, finito nelle inchieste sul G8 e i Mondiali di Nuoto, non siano conformi alla normativa vigente. Le strutture che li sorreggono sono degli impianti di ferro semi-mobili arrugginiti, sorretti da pietre e lasciati nelle corsie di emergenza laterali della Salaria oppure in mezzo agli square centrali" continua Corbucci "questi cartelloni, peraltro pericolosi, non sembrano sanzionati dal Comune di Roma, nonostante non riportino il codice obbligatorio. Per questa ragione abbiamo allertato il Comando del IV Gruppo dei Vigili Urbani già questa mattina". "Sul contenuto del messaggio pubblicitario, poi, è forse meglio non commentare" conclude Corbucci.


(OMNIROMA) Roma, 13 feb - "Non bastavano i lavori di ampliamento per migliaia di metri cubi fuori da ogni regola. Il Salaria Sport Village nel IV Municipio, costruito persino su terreni agricoli, in un luogo a rischio esondazione e finito nelle inchieste sui mondiali di nuoto, si fa addirittura pubblicità con cartelloni abusivi messi sulla strada in posizione pericolosa. E' davvero il colmo". Così in una nota il consigliere provinciale del Pd Marco Palumbo. "Oltre al danno la beffa - commenta Palumbo - soprattutto quando
l'assessore Bordoni davanti ad una giungla di affissioni pubblicitarie abusive annuncia una campagna di restyling dei cartelloni. Come al solito il Comune si dimostra soltanto capace di spargere cipria sulle magagne di Roma, fare annunci ad effetto e mostrarsi sorpreso del clima di impunità di cui è invece del tutto responsabile". "Il Comune - aggiunge Paolo Marchionne, consigliere del IV municipio - deve attivarsi subito per rimuovere i cartelloni dell'impianto sportivo di Settebagni piazzati nelle corsie d'emergenza della Salaria con grave rischio per gli automobilisti. I cittadini sono davvero stanchi di vedere interessi privati prevalere sull'ambiente, la sicurezza, il decoro di Roma, mentre l'amministrazione comunale si limita ad un finto sdegno".


P.S.: IL MIO AVATAR, MAI COME STAVOLTA, SEMBRA PIU' CHE AZZECCATO !
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MessaggioTitolo: Re: SALARIA SPORT VILLAGE   SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 EmptyLun 15 Feb 2010 - 17:41

La sera con Monica al centro benessere: «Poi l’accompagno io»
Corriere della Sera

Le intercettazioni sul caso della brasiliana ingaggiata per l’incontro con il capo della Protezione civile

ROMA — Una serata speciale organizzata al centro benessere del Salaria Sport Village per Guido Bertolaso. E ad attenderlo c’è Monica, ragazza brasiliana ingaggiata per l’occasione. L’incontro finora negato dal capo della Protezione civile è ricostruito attraverso le intercettazioni telefoniche del 14 dicembre 2008. Le nuove carte dell’inchiesta fiorentina documentano l’intrattenimento che l’imprenditore Guido Anemone, 39 anni — beneficiato con svariati appalti inseriti nei Grandi eventi, tra i quali alcuni lotti del G8 a La Maddalena —, aveva organizzato grazie all’aiuto di Simone Rossetti che del centro relax è il gestore. È la «prestazione sessuale» che il giudice fiorentino contesta a Bertolaso, indagato per corruzione assieme alle quattro persone arrestate: lo stesso Anemone e i funzionari Angelo Balducci, Fabio De Santis, Mauro Della Giovanpaola. Nei giorni successivi Anemone contatta più volte il capo della Protezione civile. Parla anche con Balducci e al centro dei loro colloqui ci sono per la maggior parte i rapporti di affari.
Regina porta «la bionda»
Il pomeriggio del 14 dicembre Guido Bertolaso chiama il gestore del centro benessere Simone Rossetti e gli chiede un appuntamento per la serata. Rossetti avverte l’imprenditore Diego Anemone. Poi, alle 18.22, «una donna di nome Regina dal forte accento brasiliano, successivamente identificata in Regina Profeta, chiede a Rossetti di avvicinarsi al Centro benessere perché gli deve far conoscere una ragazza bionda». Dalle successive conversazioni intercettate si avrà modo di rilevare che questa ragazza bionda, brasiliana e di nome Monica, è stata prescelta per intrattenere, di lì a poco, il dottor Bertolaso. Al circolo fervono i preparativi. Alle 19.09 Rossetti chiama Stefano, il factotum: «Senti hanno lasciato acceso il benessere... c’hai fatto caso ? Perfetto, verifica che sono andati via tutti quelli del centro estetico. Senti mi verifichi un attimo se c’abbiamo un bikini tipo brasiliano un po’ stretto... per questa? Lì al magazzino ».
Bertolaso e la scorta
Alle 19.56 chiama Bertolaso e, annota il giudice, «fa capire che ha la scorta».
Bertolaso: «Sono Guido...».
Rossetti: «Sì, Guido... allora guarda tutto a posto... tu quando vuoi vieni qui da me, è tutto quanto chiuso e dopo ci sono io... tu parcheggia con la macchina tranquillamente in fondo dove sta la scalinata che ti porta direttamente nel Centro benessere oppure parcheggia al solito posto come vuoi te».
Bertolaso: «Eh no io sono al solito posto perché non sono da solo... ovviamente ».
Poco dopo Rossetti fornisce a Regina le ultime istruzioni prima che arrivi il dottor Bertolaso. Poi le riferisce che provvederà lui a riaccompagnare e a pagare la ragazza: «Sì, sì dopo l’accompagno io così dopo gli do i soldini e dopo, dopo noi ci mettiamo d’accordo dai... ci vediamo un attimo». Poi parla con Erica, un’altra dipendente «raccomandando la massima riservatezza», le riferisce che Bertolaso sta per arrivare e le chiede le istruzioni per come attivare la sauna e l’impianto musicale.
Alle 21.19 squilla il telefono.
Rossetti: «Sì Guido, sono Simone... sei arrivato?».
Bertolaso: «Sì»
Rossetti: «Okay arrivo subito».
Neanche un’ora dopo avvisa Anemone: «L’ho messo a suo agio, l’appuntamento sta andando bene». Poi Anemone richiama per essere aggiornato e quando scopre che ancora non è uscito esclama: «È come se avessimo guadagnato 500 punti». Alle 23.04 Bertolaso chiama Rossetti e chiede come fa a uscire. Lui gli spiega il funzionamento della porta. Due minuti dopo «contatta Regina e la rassicura che è tutto finito e quindi provvederà a fare sì che la ragazza (Monica) chiami casa: "A posto e... tutto bene... mo’ la faccio chiamare a casa". Regina è preoccupata perché la ragazza ha lasciato il suo telefono a casa dicendo che andava al centro benessere a fare dei massaggi ».
«Togli lo champagne»
Alle ore 23.14 Rossetti chiama Stefano che è ancora al circolo: «Allora bisogna andare a sistemare il centro benessere, che ci sta lo spumante in giro e tutto quanto e questa è già pronta che deve andare via... intanto leva quello lì... e giusto la bottiglia, il doppio calice. Butta tutto. Fra quanto lo posso mandare giù quello della sicurezza?». Poi richiama Anemone: «È andato via. È rimasto più che contento, contentissimo».
Alle 23.49 è Stefano a contattarlo.
Stefano: «Oh... un’altra cosa. Io ho cercato tracce di preservativi... ma non l’ho visti...».
Rossetti: «Ma sai dove ha fatto il massaggio?... L’ha fatto alla prima sala a destra dello Scen Tao... capito?... Come esci dal centro estetico... prima sala a destra... ».
Stefano: «Okay, oramai io sono fuori ».
Rossetti: «Va beh... non fa niente dai, ho dato tutto alla sicurezza».
Stefano: «Quindi al limite se ci vuoi fare te un sopralluogo... però io ho cercato, niente. Ma lei che ti ha detto?... E dove li ha messi?».
Rossetti: «Eh... che ne so!».



Poco dopo Rossetti torna invece al centro benessere «e descrive in diretta a Stefano le operazioni di pulizia che sta effettuando. Quest’ultimo è incuriosito e gli chiede se la ragazza gli ha riferito qualcosa. Rossetti dice che preferisce raccontargli tutto di persona e gli dà appuntamento davanti alla chiesa a Settebagni ». Fiorenza Sarzanini
15 febbraio 2010


FONTE: DIARIOPERNODIMENTICAREBLOG
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MessaggioTitolo: Re: SALARIA SPORT VILLAGE   SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 EmptyLun 15 Feb 2010 - 21:29

Salaria Sport Village: indagato Antonello Aurigemma

Lunedì 15 Febbraio 2010
di Enrico Pazzi
http://www.roma2013.org/index.php?option=com_content&view=article&id=727:salaria-sport-village-indagato-antonello-aurigemma&catid=36:mobilita&Itemid=75


SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 Aurigemma
Dalle pagine de Il Messaggero di oggi e dal suo sito web, si apprende che il consigliere comunale Pdl e presidente della Commissione Mobilità Antonello Aurigemma è sotto indagine all'interno dell'affaire Salaria Sport Village - Betolaso. I verità nell'articolo il giornalista fa riferimento ad Antonio Aurigemma, ma è chiaro si tratti di un refuso o quanto meno di una imprecisione. In particolare ad Aurigemma viene contestato il suo particolare interessamento per i lavori inerenti alla rotatoria su via Salaria in corrispondenza del centro sportivo Salaria Sport Village, che rendeva più agevole l'ingresso nella struttura dalla Salaria. Il rapporto spiega come Aurigemma "Ha potuto godere dell'effettuazione di lavori edili gratis presso un immobile nella sua disponibilità per avere prestata una particolare attenzione in attività di amministrativa a beneficio del Centro Salaria Sport Village". In poche parole, secondo le motivazioni dei magistrati di Firenze, Antonello Aurigemma, avrebbe facilitato la costruzione della rotatoria in cambio di lavori da far eseguire in una sua abitazione privata.
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Piano piano, escono alla luce le magagne SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 Icon_flower
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MessaggioTitolo: Re: SALARIA SPORT VILLAGE   SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 EmptyMer 17 Feb 2010 - 0:31

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MessaggioTitolo: Re: SALARIA SPORT VILLAGE   SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 EmptyMer 17 Feb 2010 - 0:53

Da TRAM del 31 gennaio 2009: Affari di famiglia a Settebagni



http://www.roma2013.org/index.php?option=com_content&view=article&id=730:da-tram-del-31-gennaio-2009-affari-di-famiglia-a-settebagni&catid=35:lavori-pubblici&Itemid=56

Martedì 16 Febbraio 2010
di Enrico Pazzi



SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 Salaria
Questa redazione da visione di un articolo pubblicato sul numero di TRAM del 31 gennaio del 2009. lo fa con la volontà di dare piena informazione su un caso che ad oggi ha guadagnato la ribalta nazionale di tutti i media. Lo fa anche con la volontà di fornire a tutti quei giornalisti e redattori, che circa un anno fa stavano docilmente dormendo sulle proprie scrivanie, o perché rispondenti ad ordini di scuderia dei propri pingui direttori di redazione, o perché oramai disabituati a fare bene il proprio mestiere di cronisti stando a schiena diritta, elementi utili per la scrittura dei loro articoli. Di fatti, pare che di punto in bianco sia stato loro chiesto da parte dei loro caporedattori di scrivere pezzi inerenti al Salaria Sport Village. Noi di Roma2013.org e di TRAM siamo orgogliosi di poter dire, "C'eravamo ed abbiamo fatto il nostro mestiere per tempo", sfidando tutti e tutto e rinunciando a soluzioni di comodo. Qello che segue è un articolo pubblicato circa un anno e più fa, ma che resta attualissimo, non essendoci stata in tutta Roma e nel Lazio alcuna redazione capace di voler seguire i fatti per tempo. Si sa per certo, inoltre che vi sono stati giornalisti professionisti, iscritti all'albo, che pur avendo avuto la possibilità di poter descrivere con la nostra stessa efficacia la faccenda del Salaria Sport Village, hanno preferito tacere, accampando vergognose scuse di comodo. Complimenti a loro, perché pur godendo di un lauto stipendio e delle garanzie dettate dal proprio contratto da giornalista professionista, svolgono in malo modo tale professione. Noi di Roma2013.org e di TRAM non vorremo mai somigliare loro. Non vorremmo mai essere lo specchio di quegli stessi personaggi che andiamo descrivendo nelle nostre cronache. Mai certo loro amici e mai da loro pagati. Una scelta come un'altra. Ma non certo una scelta di comodo. Che Dio conservi loro, perchè grandi esempi di come non si deve essere, a meno che non si scelga di essere servi, seppur ben pagati e garantiti.
Segue articolo:
Il centro sportivo Salaria Sport Village, in zona Settebagni, sta costruendo sulla riva del Tevere. Tre gru e un cantiere di vaste proporzioni. Si tratta di 160.000 metri cubici di cemento, 27.868 metri quadrati, con una stima dei costi pari a 37 milioni di euro. Due piscine olimpioniche coperte, più un’ulteriore piscina coperta di 25 metri per 12, un edificio ad uso foresteria per 41 camere doppie, ampliamento del Club sportivo per 18.270 metri cubici, 12 campi da tennis, un campo da golf per fare pratica, un’area destinata al tiro con l’arco ed un parcheggio di 36.322 metri cubici. Da un comunicato stampa di Italia Nostra si apprende che “L’area risulta destinata, tuttora, anche dal nuovo Piano Regolatore, ad agro romano che non permetterebbe l’edificazione di tali cubature. L’ampliamento descritto, attualmente, è già in fase di attuazione pur non risultando sul cartello del cantiere alcun permesso di costruire rilasciato dal Comune, ma soltanto il provvedimento emesso il 18 giugno 2008 dal Commissario Delegato per lo svolgimento dei Mondiali di Nuoto Roma 2009”. Il cantiere che non è sfuggito alla nostra redazione, che già il 23 dicembre scorso pubblicava sul proprio sito (www.tramonline.org) il comunicato stampa integrale dell’associazione ambientalista Italia Nostra che si poneva alcune domande sulla regolarità del cantiere. A ciò si aggiunga l’articolo dal titolo “Premiata ditta Balducci & Co.”, pubblicato sull’Espresso uscito venerdì 16 gennaio, che tratta ampiamente la faccenda, facendo nomi e cognomi di società e di personaggi noti. Ed ora veniamo alla cosiddetta “Ditta Balducci & Co.”. Il 19 maggio 2004 Filippo Balducci e Diego Anemone costituiscono la Società Sportiva Romana srl, con 50.000 euro di capitale sociale e comprano dalla Banca di Roma il centro sportivo di Settebagni. Pochi mesi dopo l’acquisto del centro sportivo, i due si eclissano, dando le proprie quote a due fiduciarie, la Stube SpA e la Fidear srl. Queste ultime dopo aver acquistato la Società Sportiva di Roma (il 9 dicembre 2004), costituiscono contestualmente il Salaria Sport Village srl. Il 29 dicembre 2005 Silvio Berlusconi nomina il Commissario Straordinario per i Mondiali di Nuoto, nella figura di Angelo Balducci. A quest’ultimo, con l’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n° 3508 del 6 aprile 2006, viene data l’autorizzazione a intervenire “in deroga alle vigenti previsioni urbanistiche e al vigente regolamento edilizio d’intesa con l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Roma su conforme parere della giunta comunale”. Angelo Baducci può quindi individuare, in accordo con l’Assessore all’urbanistica di Roma, aree sia pubbliche che private nelle quali realizzare nuove strutture sportive da utilizzare in previsione dei mondiali di nuoto. In seguito, il Salaria Sport Village fa recapitare la sua proposta progettuale, assunta dall’Amministrazione con protocollo n° 469/RM09 del 22/02/2007. Ben tre giorni dopo l’apertura della Conferenza di Servizi Istruttoria che deve discutere il progetto di ampliamento del centro sportivo di Settebagni. Il procedimento viene sospeso ben tre volte, tra richieste di rimodulazioni progettuali e la formalizzazione di pareri delle restanti amministrazioni interessate. Il procedimento alla fine non si esaurisce ed anzi vengono espressi due pareri non favorevoli al progetto. Il Comune di Roma con nota n° 1966 del 15 aprile 2007 esprime parere non favorevole, ma rimanda alle prerogative del Commissario Delegato. Mentre la Provincia di Roma, con nota del 31 marzo del 2008, rileva la non trasformabilità dell’area interessata dall’intervento, in quanto il progetto insiste su area “agroromano – aree agricole” e quindi non edificabile. Intanto il 13 giugno del 2008 Angelo Baducci viene rimosso sia dalla carica di Commissario delegato del G8, sia da quella di Commissario Delegato ai Mondiali di nuoto Roma 2009. E il nuovo Commissario, l’ingegner Claudio Rinaldi, in barba ai pareri contrari del Comune di Roma e della Provincia e nonostante la Conferenza dei servizi non si sia chiusa, appena 5 giorni dopo la sua nomina, firma il 18 giugno del 2008 il protocollo d’intesa che sostituirebbe di fatto la consueta concessione edilizia. E così i lavori al Salaria Sport Village possono avere inizio nelle prime settimane di settembre 2008. Lavori che per una reiterata coincidenza vengono attualmente eseguiti dalla ditta Redim 2002, società costruttrice di proprietà della signora Vanessa Pascucci, moglie di Diego Anemone, già responsabile anche degli appalti per il G8. Tutto torna. O no?
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MessaggioTitolo: Re: SALARIA SPORT VILLAGE   SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 EmptySab 20 Feb 2010 - 10:21

L’ARCHITETTURA AI MONDIALI DI NUOTO



di Giuseppe Strappa
in «Corriere della Sera» del 5.05.09

Le rovine della mai costruita Città dello Sport disegnata da Santiago
Calatrava, abbandonate nei cantieri di Tor Vergata, non saranno un buon
biglietto da visita per i prossimi mondiali di nuoto che metteranno
sotto gli occhi di 400.000 spettatori e dei media planetari le capacità
organizzative della città e la qualità dei suoi caratteri moderni.
Eppure questa catastrofe gestionale, che c’è costata quasi 200 milioni
di euro, avrebbe potuto avere qualche effetto positivo. Poteva
costituire, in fondo, un modo innovativo e civile di frammentare un
solo grande evento in tante opportunità di rinnovo urbano distribuendo
gli impianti (e le occasioni d’architettura) nei quartieri e nelle
periferie, secondo lo spirito del piano d’emergenza.
Quello che resterà, dopo l’ondata di polemiche su conflitti d’interesse
e denunce di “cubature improprie” saranno queste opere decentrate.
Le quali, purtroppo, sembrano annunciare un’ulteriore occasione mancata.
Perché non ci rimarranno nuove, vere strutture integrate nella vita
della città, ma microcosmi autonomi del fitness, ampliamenti frettolosi
di circoli privati costruiti, a volte, in luoghi di straordinario
valore paesaggistico. Come lo Sport Village sulla Salaria, a
Settebagni, con i suoi 160 mila metri cubi costruiti nell’area
alluvionale del Tevere, o il caso estremo dello Sport Palace sull’Appia
Antica, che le bocciature della commissione organizzatrice e della
Soprintendenza archeologica non sono riuscite a fermare.

Architetture degli affari, senza un cuore, che sembrano lo specchio di
una città che non riesce a guardare al di sopra del contingente, a
raccogliere le cose che accadono in un progetto condiviso di
rinnovamento.
E sono nuove testimonianze della deriva schizofrenica dell’architettura
romana, eternamente in bilico tra spettacolari spot firmati da
archistar internazionali e la disattenzione per la qualità diffusa, per
le opere che vengono usate tutti i giorni dai cittadini che lavorano,
studiano, si divertono, viaggiano, fanno sport.


http://w3.uniroma1.it/strappa/?p=2865

Con tutte queste piscine ce ne fosse una sistemato in modo, che finite le olimpiadi, fosse adibita a far fare sport ai diversamente disabili. Al popolino non è stato lasciato nulla, solo ai membri di circoli privati che possono fare i prezzi che vogliono. SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 Icon_flower SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 Icon_flower
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MessaggioTitolo: Re: SALARIA SPORT VILLAGE   SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 EmptySab 20 Feb 2010 - 17:09

Forse non avrà mai beneficiato dei
massaggi del più famoso centro benessere d’Italia, dove si ritemprava
Bertolaso, ma anche l’on. Lunardi ha fatto scambi di favore con
Anemone, l’imprenditore arrestato per corruzione. In una intervista al
quotidiano il Fatto, Lunardi ammette lo scambio di favore con Anemone,
consistente nel suo interessamento per l’espansione del Salaria
Village. Infatti l’onorevole compie una intermediazione con i
proprietari delle aree circostanti, affinchè vendano ad Anemone il
terreno per espandere il villaggio. Si noti bene tutto abusivamente
perchè in area golenale, ma derogata per volontà di un ddl, decreto
delinquenziale legislativo, di Berlusconi. Anche questo un tassello
della politica del fare. Sempre nella medesima intervista Lunardi si
confessa per la sua amicizia con un’altro indagato, quel Balducci che
elargiva favori illegali a destra e a manca. Ma di più il parlamentare
parmigiano, che non onora così la sua città, ammette il lavorio poco
chiaro del giudice Sancetta. Infatti Lunardi, da ministro, chiamò
Sancetta al ministero come consulente giuridico; fù un ottimo
investimento poichè quando Lunardi fù condannato dalla Corte dei Conti
al risarcimento di 2,7 milioni di euro, Sancetta con i suoi buoni
auspici fece ridurre l’ammenda a seicentomila euro, con un risparmio di
due milioni. Sì noti bene che la condanna consisteva come pena per il
reato dell’inutile spesa di 2,7 milioni di denari pubblici, per
liquidare un pubblico dirigente ministeriale non funzionale all’allora
neo ministro.

Così si comprende sempre di più lo
slogan che Villani scrive nei suoi manifesti, quando afferma che il Pdl
è alla ricerca di uomini onesti. Perchè nel suo partito sono una
rarità, dove anche il leadr maximo Berlusconi, se l’Italia fosse vera
patria del Diritto, sarebbe già in galera.

http://liberapolitica.org/2010/02/lunardi-al-salaria-village/
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MessaggioTitolo: Re: SALARIA SPORT VILLAGE   SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 EmptyLun 22 Feb 2010 - 18:13

Grandi Eventi, ma anche Zagarolo: così funzionava il “sistema Balducci”


ROMA (21 febbraio) - Sono stati Maria Pia Forleo ed Enrico Bentivoglio, funzionari «esperti» e di fiducia del presidente del Consiglio superiore per i Lavori pubblici Angelo Balducci, ad affidare l’appalto per la nuova scuola di Zagarolo a Diego Anemone, l’imprenditore finito in manette, insieme a Balducci, su richiesta della procura di Firenze.

I nomi sono gli stessi dell’inchiesta sulle opere da realizzare in occasione dei ”grandi eventi”. La stipula del contratto tra il Comune di Zagarolo e l’associazione di imprese che costruirà la nuova scuola è stata firmata il 30 dicembre 2009. Alla vigilia di Capodanno. In deroga a quanto previsto dalla legge, l’amministrazione non ha atteso i trenta giorni stabiliti dall’aggiudicazione provvisoria dell’appalto per consentire alle altre ditte di esaminare la documentazione e presentare ricorso. Così sarà la Anemone costruzioni srl, insieme alla Tecno Edil srl, a realizzare i lavori. Ossia Diego Anemone, finito in manette nell’ambito dell’inchiesta sul giro di favori e appalti per i ”grandi eventi”, e suo padre Luciano, titolare dell’altra azienda.

Ma i nomi degli Anemone nella procedura per l’assegnazione dell’appalto da quattro milioni e 600 mila euro, che la ditta si aggiudica con l’offerta migliore (due milioni e 800 mila euro) non sono i soli che coincidono con quelli emersi dall’inchiesta fiorentina. Perché è ad Angelo Balducci, in qualità di presidente del Consiglio superiore per i Lavori pubblici, che il sindaco di Zagarolo, Daniele Leodori, si rivolge a settembre per «richiedere personale qualificato per la commissione che dovrà assegnare l’appalto della scuola». E Balducci, l’ex commissario per il G8 della Maddalena, finito in carcere insieme ad Anemone, designa Forleo e Bentivoglio. «Due dei funzionari che posseggono le adeguate esperienze e professionalità richieste per lo svolgimento dell’incarico».

Due funzionari intercettati dai pm fiorentini e coinvolti nell’inchiesta. La Forleo è un punto di riferimento per gli imprenditori, tanto che, secondo l’accusa, uno dei costruttori vincitore di appalti per i ”grandi eventi” avrebbe comprato per lei un orologio da diecimila euro. Bentivoglio, invece, è l’ingegnere che il 24 giugno dà notizia a Diego Anemone che la situazione del Salaria sport Village, il circolo sequestrato per abusi edilizi dalla procura di Roma, è ”sanata”.

La ditta Italwork consorzio, arrivata seconda alla gara, presenterà un ricorso al Tar domani. Perché la coincidenza dei nomi non è l’unica a destare sospetti. La commissione giudicatrice, costituita da Forleo, Bentivoglio, oltre a Daniela Urtesi, direttore generale responsabile lavori pubblici del Comune, designa vincitrice l’associazione di imprese degli Anemone per la migliore offerta durante le vacanze di Natale, è il 23 dicembre 2009. La commissione decreta anche che è necessario sottoscrivere subito il contratto per non perdere il finanziamento di oltre 4 milioni della Regione. Ma dall’esame della documentazione, emergerebbe una discrasia tra relazione tecnica illustrativa presentata dalla ditta che ha vinto l’appalto e il computo metrico, al quale sono stati sottratti le fogne, la gabbia faraday, le porte di sicurezza, le rilevazioni dei fumi e i calcoli strutturali del cemento armato. Voci che prima o poi dovranno essere considerate e che faranno lievitare il costo della scuola.

Val.Err.


FONTE: IL MESSAGGERO



San Marino e il Salaria Sport Village (Bertolaso)

La Repubblica di San Marino viene tirata in ballo ancora una volta nella indagine sulla Protezione Civile italiana, con a capo Guido Bertolaso.

Già si è letto su Corriere Adriatico: “Diego Anemone paga il mobilio per la casa di De Santis, viaggi su velivoli privati di Balducci a Olbia, a Capri, Tunisi, fa intestare beni a San Marino a favore della madre del commissario delegato per i lavori dei Mondiali di nuoto a Roma, Claudio Rinaldi, che sostituisce Balducci.
Oggi è la volta di La Repubblica: “gli inquirenti hanno scoperto che una parte dei capitali dei « soci occulti » del Salaria Sport Village, sarebbe finita nel paradiso fiscale di San Marino.
Si parla di “personaggi eccellenti tra i titolari del SalariaSportVillage

FONTE: http://www.libertas.sm/News_altre_notizie/news_dettaglio.php?id=16571
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MessaggioTitolo: Re: SALARIA SPORT VILLAGE   SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 EmptyMer 24 Feb 2010 - 13:17

Oltre ai cartelloni abusivi, vorrei sapere come sia possibile che il pargheggio prima dell'ingresso del centro si stia facendo fare tranquillamente (inoltre si allargano sempre di più...).
Ma non è anche li terreno agricolo?
I vigili che ultimamente controllano Settebagni, perchè non fanno mai una passeggiata li davanti?
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MessaggioTitolo: Re: SALARIA SPORT VILLAGE   SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 EmptyLun 8 Mar 2010 - 20:28

settebagnino ha scritto:
Oltre ai cartelloni abusivi, vorrei sapere come sia possibile che il pargheggio prima dell'ingresso del centro si stia facendo fare tranquillamente (inoltre si allargano sempre di più...).
Ma non è anche li terreno agricolo?
I vigili che ultimamente controllano Settebagni, perchè non fanno mai una passeggiata li davanti?
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Infatti non capisco come facciano ad ampliare sempre di più quello pseudo parcheggio... ma perchè non usano i posti che sono all'interno del complesso spotivo??? Eviterebbero anche pericoli ed ingorghi sulla Salaria...
No
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MessaggioTitolo: Re: SALARIA SPORT VILLAGE   SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 EmptyMar 9 Mar 2010 - 21:39

fausto69 ha scritto:
settebagnino ha scritto:
Oltre ai cartelloni abusivi, vorrei sapere come sia possibile che il pargheggio prima dell'ingresso del centro si stia facendo fare tranquillamente (inoltre si allargano sempre di più...).
Ma non è anche li terreno agricolo?
I vigili che ultimamente controllano Settebagni, perchè non fanno mai una passeggiata li davanti?
Twisted Evil

Infatti non capisco come facciano ad ampliare sempre di più quello pseudo parcheggio... ma perchè non usano i posti che sono all'interno del complesso spotivo??? Eviterebbero anche pericoli ed ingorghi sulla Salaria...
No

Forse sbaglio, ma mi sembra che su terreni agricoli non si possano costruire parcheggi, inoltre molti di Settebagni hanno notato che lo spazio adibito al suddetto parcheggio si è ampliato notevolmente, inoltre è strano anche che lo spazio adibito a tale "opera" è stato trovato proprio nelle vinanze dove quest'estate c'è stato un piccolo incendio...

INSERISCO ANCHE QUESTO ARTICOLO CHE HO TROVATO SU INTERNET:
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/03/05/news/anemone_fondi_segreti-2512606/


È l'economo di una congregazione di Roma: un milione nascosto dietro un quadro
La traccia dalle intercettazioni: "Dimmi quanto ti serve... li vado a prendere"

G8, i fondi segreti di Anemone
nella cassaforte di un prete



dal nostro inviato FRANCESCO VIVIANO



SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 074538851-218c5e3f-a444-4a67-98b4-4e109a02b750
Guido Bertolaso



PERUGIA - I fondi neri dell'imprenditore Diego Anemone, che aveva messo le mani su molti appalti del G8 e dei Grandi Eventi e avrebbe ricambiato i favori distribuendo soldi e benefit a magistrati, funzionari della Protezione civile, politici e uomini delle forze dell'ordine, erano custoditi da don Evaldo Biasini, economo della Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue di Gesù. Quei soldi sono stati trovati nella cassaforte del prete.

Dietro a un quadro che rappresenta scene religiose, i carabinieri del Ros hanno trovato la cassaforte con un milione di euro circa, tra contanti e assegni. Denaro che il sacerdote, economo della Congregazione (con sede a Roma vicino alla Fontana di Trevi), custodiva gelosamente e prelevava ogni volta che Anemone ne aveva bisogno. Don Biasini, secondo le accuse, era il cassiere per i pagamenti in nero dell'imprenditore, socio di maggioranza anche del Salaria Sport Village di Roma. Gli investigatori dei Ros sono arrivati a localizzare la cassaforte dei "fondi neri" attraverso le intercettazioni telefoniche, in particolare quella in cui Anemone chiede a don Evaldo di procurargli subito 50 mila euro in previsione di un incontro che l'imprenditore aveva fissato il giorno dopo, a piazza Ungheria a Roma, con il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso.

Bertolaso ha confermato l'incontro (filmato, tra l'altro) ma ha negato di avere mai ricevuto soldi dal suo amico Diego Anemone (e in effetti la circostanza non ha avuto nessun tipo di riscontro).

Il sistema della riserva dei fondi neri era molto semplice. Secondo gli inquirenti di Firenze e di Perugia, Anemone aveva eseguito lavori di restauro per conto di don Evaldo alla Congregazione religiosa e non aveva emesso fatture, d'accordo con lo stesso sacerdote. Don Evaldo però non pagava subito, tratteneva i soldi e li consegnava ad Anemone "a rate", 40-50 mila euro a volta, quando l'imprenditore glieli chiedeva per "ringraziare" i suoi benefattori, coloro cioè che lo agevolavano all'interno dei ministeri dei Lavori pubblici e delle Infrastrutture, per gli appalti milionari. Vere e proprie tangenti, dunque. Che comunque sarebbero "sfuggite" ai controlli di alcuni generali, ufficiali e marescialli della Guardia di Finanza e di alcuni magistrati della Corte dei conti: i quali avrebbero chiuso un occhio - questa è l'ipotesi degli inquirenti - in cambio di assunzioni di amici e parenti nelle aziende di Diego Anemone, di massaggi gratis al Salaria Sport Village, di costruzioni e ristrutturazioni di alloggi di personaggi eccellenti. Nella cassaforte di don Evaldo Biasini sono stati trovati decine di assegni e si sta tentando di risalire a chi avrebbe pagato in nero Anemone. Gli inquirenti sospettano che Anemone facesse eseguire lavori gratis o a prezzi di favore anche a prefetti, magistrati, esponenti delle forze dell'ordine che adesso temono che la vicenda possa essere scoperta. Interrogato nei giorni scorsi, Diego Anemone si è avvalso della facoltà di non rispondere. "Ma se parlasse - afferma un magistrato - gran parte della Roma bene potrebbe passare guai seri".
La traccia che ha portato ai fondi neri di Diego Anemone nasce da una telefonata tra l'imprenditore Francesco Piscicelli e Anemone.
In questa circostanza Piscicelli, che sa della disponibilità in nero di Anemone, dice: "... allora io gli devo lasciare un po' di cash... perché io cerco sempre di fare da solo... però dobbiamo fare il cambio.. . ".
Anemone: "... cambio o meno... dimmi quant'era la cosa... mo' vedo io che posso fare".
Piscicelli: "... io allora... perlomeno 15-20 bisogna darglieli". Anemone gli fa capire che bisogna aspettare qualche giorno per il "cash" e aggiunge che sarà in grado di dargli per il momento soltanto 10 mila ero: "Mò chiamo quel ragazzo... quel prete lì, quel giovane missionario... mi ha dato appuntamento giovedì". Il giovane missionario a cui Anemone fa riferimento, scrivono i carabinieri, sarebbe don Evaldo Biasini. Dalla conversazione si intuisce che Piscicelli ha bisogno di quei soldi in contanti. Soldi che si riferiscono a un "urgente intervento" di natura economica "di cui ha appena avuto richiesta presso gli uffici del dipartimento di via della Ferratella, in cambio dell'affidamento di lavori pubblici per un cospicuo importo. Tanto da far affermare allo stesso Piscicelli: " ... Come le vacche all'ingrasso ci mettono".

I Ros intercettano un'altra conversazione tra Anemone e don Evaldo il giorno prima dell'incontro con Guido Bertolaso a Piazzale Ungheria: "... senti don Evà scusa se ti scoccio... solo per rotture di coglioni perché ieri... stamattina devo vedere una persona verso le 10.30... tu come sei messo?". Don Evaldo risponde di poter recuperare, su due piedi, solo 10 mila euro: "Di soldi? Qui ad Albano ce n'ho 10 soltanto... giù a Roma potrei darteli... debbo poi portarli in Africa... mercoledì". E la mattina dopo, don Evaldo informa Anemone di avere a disposizione i 50 mila euro: "Quanto ti serve... dimmi tu perché li vado a prendere". Diego Anemone dopo questa rassicurazione dice a don Evaldo: "Va bene don Evaldo... sei un angelo".
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MessaggioTitolo: Re: SALARIA SPORT VILLAGE   SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 EmptyGio 11 Mar 2010 - 22:18

Il record di De Santis: 150 incontri mentre era intercettato. Tariffe da 500 a 700 euro
Ma le due russe ingaggiate per una serata a Venezia ne costarono 5.000



"Un giro di squillo per la cricca
appalti in cambio di 350 escort"



dal nostro inviato FRANCESCO VIVIANO





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Fabio De Santis con l'imprenditore Piscicelli

PERUGIA - Un giro di escort d'alto bordo, circa 350, con tanto di nomi e cognomi e con tariffe che oscillavano tra i 500 ed i 700 euro, è finito nel grande calderone dell'inchiesta sul G8 della Maddalena, sui Grandi eventi e sulla Scuola marescalli di Firenze. Escort pagate dagli imprenditori amici della "cricca" (Angelo Balducci, Fabio De Santis, Mauro Della Giovampaola), i costruttori Diego Anemone, Guido Ballari ed altri in corso di identificazione da parte dei carabinieri del Ros e dei magistrati delle procure di Perugia e di Firenze. Escort sparse ed a disposizione in tutta Italia per i principali funzionari pubblici arrestati tranne che per Angelo Balducci che, come hanno messo in luce le intercettazioni telefoniche, aveva un altro giro, quello gestito dal corista del Vaticano (subito messo alla porta quando è venuta fuori la storia), che procurava a Balducci uomini, soprattutto di colore, che si prostituivano.

Fino ad ora le escort citate nei faldoni della monumentale inchiesta di Firenze e Perugia, erano tre o quattro. Le loro apparizioni sono documentate dalle intercettazioni telefoniche relative ai viaggi di Fabio De Santis e Mauro Della Giovanpaola a Venezia, i due funzionari pubblici arrestati. Tra di loro le chiamavano "zoccole", ma all'imprenditore Diego Anemone costavano come squillo di lusso, anche 5 mila euro a incontro.
Ma il giro scoperto è molto più grosso, centinaia di escort di lusso da portare dovunque, ai ricevimenti, alle serate ufficiali, alle inaugurazioni ed ai sopralluoghi dei lavori del G8 tra Sardegna, Lazio e Toscana. Ragazze di varie nazionalità (russe, ucraine, venezuelane, cubane) ben inserite nella Roma bene con un ampio carnet di clienti facoltosi: attori, calciatori, politici e, naturalmente i grandi funzionari dei lavori pubblici dei vari ministeri. Più volte i carabinieri del Ros, nelle loro intercettazioni, hanno ascoltato Fabio De Santis intrattanersi con amici mentre si dilungava in racconti piccanti ed esaltava la qualità delle prestazioni di varie squillo. Ed è proprio seguendo De Santis che gli investigatori hanno scoperto un'altra storia molto curiosa per via della quale il funzionario del ministero avrebbe potuto passare guai seri.







La storia è questa. L'imprenditore Guido Ballari, anche lui beneficiato dalla "cricca" si adopera per trovare a Fabio De Santis una escort particolare, nel quartiere della Balduina a Roma. Contatta la escort, stabilisce il prezzo (oltre 500 euro) e poi dà l'indirizzo a De Santis. Il funzionario va all'appuntamento e dopo qualche ora va via lasciando la escort a casa. Alcuni minuti dopo Ballari chiama al telefono De Santis e lo informa di essere scampato ad un serio pericolo: "Minchia Fabio, siamo stati fortunati, cinque minuti dopo che sei uscito da quella casa è rientrato il marito". "Il marito di chi?" domanda De Santis: "Della zoccola che sei andato a trovare...". La donna era una escort-casalinga che svolgeva il lavoro, stando alle intercettazioni, all'insaputa del marito.

Non sono soltanto Diego Anemone e Guido Ballari, ad aver pagato le prestazioni delle escort. Altri imprenditori amici della "cricca" si sarebbero adoperati per procacciare ragazze agli amici dei ministeri. Di certo, seguendo il filo delle intercettazioni, gli investigatori sono arrivati a Venezia dove De Santis e Della Giovampaola erano andati al Festival del Cinema. In quell'occasione Diego Anemone incarica il fratello Daniele di rallegrare la serata dei due. Daniele Anemone contatta Simone Rossetti (l'organizzatore della serata di massaggi al Salaria Sport Village per Guido Bertolaso) e gli chiede di ingaggiare due escort da mandare in laguna. C'è qualche difficoltà ma alla fine la risposta via sms è rassicurante: "Due zoccole per Venezia si rimediano, non c'è problema". Quella serata a Diego Anemone costa intorno ai 5 mila euro: 1.500 per l'albergo, e 1.500 a testa per le due escort alle quali viene chiesto di vestirsi in modo elegante. Rossetti rassicura: "Ci ho una russa, occhi azzurri, capelli biondi, avrà poco più di 20 anni. E poi queste russe parlano poco, non sbroccano e non fanno casino". Qualcuno ha fatto anche una classifica sugli "utilizzatori finali" del giro di prostitute. Ha vinto Fabio De Santis: oltre 150 "contatti" con le escort, soltanto nel periodo delle intercettazioni.

FONTE: LA REPUBBLICA
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MessaggioTitolo: Re: SALARIA SPORT VILLAGE   SALARIA SPORT VILLAGE - Pagina 5 EmptyDom 14 Mar 2010 - 8:43

ESCLUSIVO: l'intervista integrale, anche audio, del Presidente del IV Municipio Cristiano Bonelli (3/3)

Mercoledì 10 Marzo 2010
di Enrico Pazzi ( http://www.roma2013.org/index.php?option=com_content&view=article&id=786:esclusivo-intervista-al-presidente-del-iv-municipio-cristiano-bonelli&catid=53:testata )


A due anni dalla sua elezione a Presidente del IV municipio, Cristiano Bonelli (Pdl) traccia un bilancio dell’azione politica della sua maggioranza. Risponde in maniera franca alle domande che Roma 2013 gli pone sua alcuni temi caldi del IV municipio. Molteplici i temi trattati. Dalla situazione politica del IV Municipio, ai rapporti con gli alleati. Dal bilancio dell'attività svolta in questi due anni, sino ai temi caldi del giorno: cambio di destinazione d'uso di Piazza Minucciano, Rom sulla Salaria, inchiesta sui Mondiali di Nuoto e Salaria Sport Village. Ma anche le proposte per il rilancio della cultura. Toccato anche il tema della nuova sede municipale di via Fracchia e dell'imminnente trasferimento degli uffici politici a Piazza Sempione. Un'intervista audio rilasciata al nostro direttore Enrico Pazzi. Oggi pubblichiamo la prima tranche della sua lunga intervista. Oggi la seconda parte. Domani la terza. E’ possibile ascoltare anche l’audio delle singole risposte.


LA TERZA PARTE DELL'INTERVISTA A BONELLI DI OGGI
Perché quando gli abusi del Salaria Sport Village erano manifesti, non dico il gennaio 2009, ma almeno la scorsa estate, quando il cantiere fu sequestrato, lei non ha fatto alcuna dichiarazione sulla faccenda?
Ma lei mi ha chiesto una dichiarazione in merito e io non glie l’ho rilasciata?
Sì. Io le chiedevo una dichiarazione sulla faccenda sin dal gennaio del 2009.
Lei mi ha chiesto espressamente di fare una dichiarazione sulla cosa e io glie l’ho negata?
Io le chiesi di rilasciare una dichiarazione già dal gennaio 2009, quando avevo già tentato di sentire Simone Rossetti del Salaria e quando raccolsi le dichiarazione del consigliere comunale Pdl Antonello Aurigemma e dell’assessore del IV Antonino Rizzo.
Sinceramente non me lo ricordo. Strano, perché io non mi tiro mai indietro.
Comunque ad oggi che può dirci della faccenda?
Io posso dire che il nostro ufficio tecnico ha fatto dei sopralluoghi in quell’area. Scrivendo dei rapporti. Quindi il Municipio, per le competenze che ha, su una vicenda che invece è di livello nazionale, perché vi erano dei poteri nazionali, ben poco poteva fare. Detto ciò, io credo che il Municipio abbia fatto a livello tecnico quello che doveva fare. Tutto il resto è politica. C’è un consigliere che si è attivato molto. Che ha fatto un’inchiesta. Buon per lui che ha avuto un certo riscontro. Ma che si pretendeva? Che il Presidente del municipio denunciasse una situazione che reputava non lecita? Se avessi scoperto che la cosa non era lecita l’avrei denunciata. Non lo sapevo, tant’è che come mi conferma lei, le cose si sono scoperte forse questa estate.
No. In realtà c’erano elementi già un anno fa.
Elementi. Non è che uno può fare un battaglia sulla base di alcuni elementi.

Ma c’è chi la battaglia l’ha fatta però. E non mi riferisco solo al consigliere del Pd Riccardo Corbucci. Comunque, volevo dirle che il suo assessore Antonino Rizzo, andava dicendo che dei sopralluoghi a livello municipale erano stato fatti e che non erano state riscontrate anomalie.
E certo. I sopralluoghi tecnici dei locali possono accertare delle questioni circa le richieste di inizio lavori, piuttosto che delle questioni legate all’aspetto locale. L’ufficio tecnico, e io per avere la coscienza a posto mi sono informato presso gli uffici, ha fatto dei sopralluoghi e sulla base di questi, non ha trovato alcuna anomalia. Le autorizzazioni che si richiedevano a livello locale erano a posto.

Sentendo le ultime cronache, con le intercettazioni che giorno dopo giorno vengono pubblicate, si sta scoprendo che sono sempre di più le situazioni e le vicende che interessano esponenti politici del Centrodestra del IV municipio. In ordine: Antonello Aurigemma con Diego Anemone e il suo presunto impegno per la rotatoria in prossimità del Salaria Sport Village, l’assessore del IV allo sport Pierleoni, che dice a Rossetti che lo porterà a conoscere la Polverini. Si può dire che parte del mondo politico del Centrodestra del IV municipio fosse o è stato o è tuttora invischiato col sistema Anemone?
Addirittura! Allora, per quanto riguarda l’intercettazione di Pierleoni, non è andata così. Pierleoni non dice andiamo a trovare la Polverini. Questo lo dice il giornalista. Lui dice a Rossetti di andare a parlare con uno dei responsabili del Pdl a Roma. Tra l’altro, non specificando che cosa andavano a fare. E poi dice “guarda che c’è un comizio con la Polverini e quindi semmai l’incontro lo facciamo lì”. Detto ciò, io come con il Signor Rossetti, così come con il responsabile del Maximo, della Virgin, del New Green Hill e con tutte le altre strutture sportive del IV, nessuna esclusa, ci ho parlato. E quindi se nelle intercettazioni c’è scritto “Vengo a prendere un caffè”, non credo che vi sia nulla di male. Il male c’è quando si accerta che c’è qualcosa di illecito. Ma né nel caso di Pierleoni, né nel caso di Aurigemma, è stato accertato che vi sia stato qualcosa di illecito. Se poi lei ricorda, e lo ha anche scritto tempo fa in un suo articolo, che presso il Salaria Sport Village fu fatta una festa circa due anni fa circa.

A che festa si riferisce?
A quella festa di cui lei ha scritto.
Si riferisce ad una festa di compleanno?
Non so se era di compleanno. Ma era una festa di un esponente dell’allora Pd, o comunque della maggioranza di allora.
Era dei Verdi.
Non lo so.
Va bene, lei non lo vuole dire. Ma si sta riferendo alla festa di compleanno dell’allora presidente del IV municipio, Alessandro Cardente, allora presidente del IV municipio, che si tenne presso il Salaria Sport Village.
Va bene, di chi era, era. Ma mi ricordo che era qualcuno dell’allora maggioranza di Veltroni.
Del Municipio.
La maggioranza del IV municipio che governava all’epoca con Veltroni. Ma quello che voglio dire è che è normale. Che vuol dire? Si percepisce che vi spossano essere stati dei contatti a livello locale, perché è una delle tante strutture sportive del territorio.
Ma io le chiedo, perché Cristiano Bonelli non ha mai organizzato feste di compleanno al Salaria Sport Village? E’ chiaro che poi un cittadino se le chiede queste cose. Ma è giusto chiedersele o no?
Sì certo. Ognuno si deve fare le proprie domande e si deve dare delle risposte. Quello che dico io però è un’altra cosa. Io sento cento persone a settimana. E se di queste cento ce n’è una che fa degli illeciti, che viene intercettato, come faccio a saperlo? E’ normale che esponenti politici possano avere contatti con persone che, a loro insaputa, agiscono in modo criminale. Ma è così. Mi creda.

Perché Alemanno, nel suo tour in IV municipio del 20 febbraio del 2009, andò a far visita al Salaria Sport Village?
Perché era una delle sedi dei Mondiali di Nuoto. L’unica in IV municipio. Si è pensato di fargli fare un giro, anche lì. Per fortuna o per sfortuna, il sindaco si è fermato per un quarto d’ora senza nessuno di questi personaggi e ha fatto una visita. Neanche ha visto le piscine. Ha stretto la mano ed è scappato via, perché il tour era stato molto fitto. Ma ci sono dei punti che non stiamo toccando.

Quali?
Il lavoro e le energie che non hanno precedenti nel nostro territorio. Noi abbiamo raggiunto degli obiettivi importanti. Non abbiamo ancora raggiunto la sufficienza, ma questo perché? Perché cambiare un territorio così complesso e vasto, ma soprattutto così martoriato dalle passate amministrazioni locali, è difficile bisogna lavorare sulle fondamenta, mettere le persone di dare un servizio migliore, e noi ci stiamo riuscendo. Via Fracchia è uno degli esempi. Prima il IV municipio, in tutta Roma era visto come il municipio dei pazzi, il municipio delle cose brutte, delle cose incredibili. Forse anche a causa di un’opposizione vigorosa, ma soprattutto per le maggioranze poco attente. Dovendo essere sincero, non mi riferisco all’ultima maggioranza di centrosinistra, quanto a quella Salducco, nella quale c’era una superficialità nell’amministrare la cosa pubblica incredibile. Noi abbiamo cambiato l’opinione delle persone. Siamo l’eccellenza per i servizi che eroghiamo, in una struttura nuovissima ed efficientissima. Siamo un Municipio che fa delle cose uniche, come la Carta Bianca. Ma non solo. Abbiamo un’area ludica interna per i bambini, stile nord Europa. Abbiamo un servizio pubblico totalmente gratuito per i disagiati, sponsorizzato da soggetti privati. Apriremo Piazza Sempione, tra pochi giorni, tra poche settimane.

Tra pochi giorni o tra poche settimane?
Entro tre, massimo quattro settimane aprirà la nuova sede del municipio di piazza Sempione. Vi saranno gli uffici politici e il servizio anagrafico.
Ma l’aula consiliare dove rimarrà?
Per adesso rimane nella sede di via Monte Rocchetta, almeno finché non troveremo altre risorse finanziarie.
Ma quando le cose saranno ultimate, l’aula consiliare dove andrà?
A piazza Sempione, insieme ai servizi e insieme ad un asilo, con project financing, in sostituzione del milione di euro preventivati dalla passata amministrazione.
Ma quindi a via Fracchia cosa ci va?
Rimarranno tutti gli uffici e parte dell’Uosecs come già fatto. Nessuno se n’è accorto e nessuno lo ha scritto, ma è stata chiusa la sede di via Monte Meta. Abbiamo ottimizzato gli spazi ed accorpato gli uffici.

Ma quello che dice, mettere assieme gli uffici politici nella stessa sede in cui ci sarà l’anagrafe, mi fa venire in mente le dichiarazioni che Arista rilasciò a Roma2103, sui favori che alcuni consiglieri facevano e fanno a vantaggio dei propri elettori nelle pratiche da svolgere presso gli uffici dell’anagrafe stessa. Tra le altre cose, mi pare strano che dinnanzi a quelle dichiarazioni di Arista, non vi siano stati dei provvedimenti ufficiali o dichiarazioni pubbliche.
Non ci sono state dichiarazioni pubbliche, ma le posso assicurare che la reazione c’è stata eccome. Ed anche abbastanza vibrante.
Ma quindi a livello non pubblico che reazioni ci sono state nei confronti di Arista?
Dentro la mia Presidenza la reazione è stata molto vibrante. E ha avuto una conseguenza: un irrigidimento nei confronti degli uffici, non che non ci fosse prima, che hanno comunque sempre dichiarato che quello che aveva detto Arista non era vero. Con un conseguente irrigidimento dei controlli nei confronti di eventuali irregolarità, che io, qualora verificassi ci fossero, riterrei inaccettabili.
Ma è possibile che una persona come Arista, che ricopre un ruolo istituzionale, possa dire una cosa così grave e poi non risponderne in alcuna maniera ?
Volendo potrei elencare cose ancor più gravi. Comunque, Arista è stato richiamato ufficialmente dal gruppo politico, è stato convocato, gli sono state chieste delle spiegazioni circa la veridicità di quello che era stato detto, abbiamo fatto noi degli accertamenti. Abbiamo concluso che quanto lui aveva detto a voi non era vero e quindi la situazione si è risolta.

Quindi Arista ha detto una cosa non vera.
Ma questo lo faccia dire a lui. Io ho dato il mio giudizio sulla cosa.
Ma anche perché Arista ha detto che politici come lei, Presidente, che hanno un forte legame con il proprio elettorato, protendono per mettere nella stessa sede l’anagrafe con gli uffici politici. Aggiungendo poi la frase sui favori di alcuni consiglieri negli uffici dell’anagrafe a favore dei propri amici.
Questa cosa è talmente fantasiosa che Arista dovrebbe fare il fumettista.
E’ proprio per questo che dico che in una situazione normale, se queste cose dette da Arista non fossero vere, questo dovrebbe dimettersi. Così come dovrebbe farlo il presidente della commissione cultura Sorrenti. Il quale, sempre a Roma2013, ha detto che non ha mai visto alcuna determina di finanziamento o di impegno dei fondi dati all’associazione Luce nel Cuore. Quando il suo ruolo era quello di vigilare sull’attività e sulla spesa dei soldi per le attività culturali.
Il suo ruolo non è quello di vigilare, semmai quello di essere parte integrante e lui per un periodo non lo ha potuto fare in seguito ad impegni lavorativi. Semmai chi deve vigilare è la Commissione Vigilanza e trasparenza.

Come spiega ai cittadini che l’hanno votata, il fatto che lei è il secondo politico più assente in Consiglio?
Non è vero che sono il più assente. Se si aggiorneranno i dati, noterà che non sono quasi più assente. E’ difficile avere il dono dell’ubiquità. O lavoro 10, 12 e a volte anche 13 ore al giorno, andando in giro per il Municipio, ricevendo nel mio ufficio i cittadini, cosa che possono confermare le mille e quattrocento persone che ho incontrato, oppure sto in Consiglio. Nonostante ciò, la mia situazione è ben diversa da quella di Cardente, Il 98% delle assenze dell’allora presidente del Municipio è di gran lunga più alto del mio 60%.


LA SECONDA PARTE DELL'INTERVISTA A BONELLI DI GIOVEDI' 11 MARZO

Lei ha sempre denunciato lo stato del campo rom di via della Cesarina. Come gestisce questa sua posizione politica rispetto al fatto che mesi or sono ne ha dovuto aprire uno in via Salaria, nell’ex-Cartiera?
Intanto il campo della Cesarina non è più quello che era due tre anni fa. Per quanto riguarda la vivibilità e il degrado la situazione è cambiata in meglio. E poi c’è da dire che quel campo rom c’è da anni. Perché ho sentito anche questa cosa che il campo è stato aperto dal mio insediamento. Cosa falsa. Per quanto riguarda poi l’ex-cartiera, a me è stato chiesto qualche mese fa un atto di responsabilità nei confronti dell’amministrazione centrale cittadina e ho sentito il dovere di rispondervi in maniera positiva. Ben sapendo che sarebbe stata una fase temporanea. Devo rilevare che non siete aggiornati perché ho fatto un appello ufficiale al sindaco. E il risultato è che in questi giorni stanno trasferendo tutti i rom dell’ex-cartiera in altre strutture e non ci sarà mai più un altro rom nella struttura sulla Salaria.

Il trasferimento in che tempi sarà completato?
E’ stato già parzialmente fatto. Già il 50% è stato trasferito ed entro la prossima settimana sarà completamente libero.
In quali strutture si stanno spostando i rom dell’ex-cartiera?
Nei tredici campi autorizzati, in base all’azione del sindaco Alemanno, nei quali c’è igiene, sicurezza e si sa chi entra e chi esce.
Sono previsti altri campi rom nel IV municipio?
Assolutamente no. Io sto lavorando da oltre un anno affinché quello della Cesarina non ci sia più. Ma c’è da dire un’altra cosa. La mia risposta positiva al trasferimento dei rom nella ex-cartiera ha avuto come conseguenza un potenziamento nell’area delle forze di polizia, dell’esercito, con una serie di interventi che mi hanno permesso di dichiarare che nel IV municipio l’80% delle baraccopoli e degli insediamenti abusivi sono stati debellati. Facendo un monitoraggio che non ha precedenti in questo territorio.

Non avete ancora approvato il bilancio, né al comune, né al municipio. Come mai?
Non capisco. Che vuol dire?
C’è una ragione per cui il bilancio non è stato ancora approvato?
Il previsionale è previsto ad aprile.
Ma ad oggi a che punto siete?
Ad oggi non siamo a nessun punto, perché c’è stato uno slittamento dell’amministrazione che ha detto che ad aprile vi saranno le prime fasi del bilancio.

E’ d’accordo con l’apertura al traffico di viale Libia, decisa dal Presidente del II municipio De Angelis (Pdl)? Chiaramente la riapertura di viale Libia al traffico ha avuto anche ripercussioni sul IV municipio.
Ma ripercussioni di che tipo?
I mezzi pubblici ad esempio che interessano anche il IV municipio sono molto rallentati.
Non dobbiamo dimenticare che le decisioni legate alla viabilità, ai transiti, ai flussi del traffico, sono decisioni che non vengono mai presi da un singolo. Ma sono decisioni che vengono prese dai dipartimenti competenti, che fanno degli studi, delle verifiche sui flussi del traffico, sul tempi di percorrenza dei mezzi pubblici. Ed in base a questo, si da un parere sull’apertura al traffico degli assi viari. Quindi si tratta di decisioni che si basano su dati tecnici e non politici.
Quindi l’apertura di viale Libia si è decisa perché vi sono oggettivamente più benefici per il traffico?
Questo a mio parere lo devono dire i cittadini, oltre che i tecnici che fanno le valutazioni. Ad oggi quello che annunciava come una catastrofe, non mi pare si sia avverato.

In tema di spazi per la cultura in IV municipio, anche in seguito all’ultima occupazione della sede del IV municipio di via Monte Rocchetta da parte degli occupanti dell’Horus sgomberati, ad oggi che rapporti ha con gli attivisti dell’Horus? Sono previsti nuovi spazi per la cultura?
E’ ovvio che dopo l’ultima aggressione che ho ricevuto, con molta amarezza ho riscontrato che nessuno dei mezzi di comunicazione ha registrato quello che ho subito. E ricordo che questa è la seconda volta che sono oggetto di atti di violenza.
Le ricordo che noi di Roma2013 abbiamo ampiamente documentato l’accaduto.
Sì, in effetti voi forse qualcosa sì. Però quello che è accaduto realmente pochi lo hanno descritto. Si sono dimenticati che io ero appena stato spintonato, sputacchiato.
Personalmente l’ho intervistata la sera stessa.
Sì, è vero. Di lei mi ricordo. Rettifico. A parte voi, nessuno ha sentito il bisogno di sentire la mia versione dei fatti. Ma non solo a livello municipale, ma anche romano. Comunque, se prima i rapporti non erano idilliaci, adesso non sono certo dei migliori. Però loro sono una realtà locale, al di là delle loro posizioni politiche e delle loro modalità di azione che, a mio parere, non sono delle migliori. Però sono una realtà con la quale uno deve parlare, trattare, certo nei limiti del consentito e della legalità. Quindi, finché ci sono occupazioni illegali e illecite è giusto che l’amministrazione, le forze dell’ordine e le istituzioni preposte salvaguardino la legalità. Poi è giusto che io ascolti e valuti le loro proposte.

Però in questi mesi si è sentito molto parlare di un teatro tenda in IV municipio.
Noi stiamo per aprire un teatro che darà spazio, seppur temporaneamente, che darà la possibilità a tutti, nessuno escluso, di avere un punto di riferimento per la cultura in senso lato.
Quali sono i tempi per il teatro tenda?
Minimo sei mesi. E io nell’arco di questi sei mesi, tra circa uno due mesi, mi prendo tempo per trovare uno spazio che possa essere il punto di riferimento per il IV municipio.
Ma questo teatro tenda sarà itinerante?
No. Quello itinerante noi lo abbiamo già ospitato. In questo caso monteremo un teatro tenda stabile. Io spero che si possa creare una struttura che dia la possibilità a tutti di avere un proprio spazio.

Che vuol dire “dare la possibilità a tutti”? Farete un bando per le varie associazioni culturali del IV? Come pensa che avverrà la selezione delle associazioni e dei soggetti che animeranno questo teatro tenda?
Se dovessi fare come hanno fatto in passato, chiamerei gli amici degli amici. Invece voglio fare in modo che la cosa sia quanto più aperta a tutti. Magari faremo delle selezioni. Ma sempre sulla base della qualità, mai sulla base delle amicizie.
Quindi diciamo che siete propensi ad un bando pubblico?
Ma direi proprio di sì. Ma non ho ancora la struttura, figuriamoci se penso a come organizzarla. Quando ci sarà la struttura, penseremo a come fare. Ma sarà assolutamente democratica ed aperta. L’importante è creare un polo culturale per il IV municipio. Spero che non ci sia la politica di mezzo.


Ma il teatro tenda itinerante, con Maurizio Costanzo come direttore artistico non era un punto del programma di Alessandro Cardente per le scorse elezioni municipali? E’ un’idea che le ha passato lui?
Assolutamente no.
Quindi è una coincidenza?
Di idee, di annunci ne ho sentiti tantissimi.
Ma le risulta che nel programma elettorale di Cardente ci fosse il teatro con direttore artistico Costanzo?
Sì. Ma di annunci io ne ho sentiti tanti. Ma di cose ne ho fatte altrettante. L’ultima cosa fatta, per fare un esempio, è l’apertura dell’asilo in via Pasquati. Altra cosa, in ordine cronologico, sono i lavori a piazza dei Colli Euganei al Tufello. E anche lì ci sono state persone che hanno reclamato il fatto che anni fa avevano presentato lo stesso progetto. Noi, progetti annunci, volontà, le stiamo realizzando.
Si può però dire che nel caso del teatro tenda di Costanzo, ci sia una coincidenza tra ciò che avete fatto e ciò che Cardente andava promettendo nel suo programma elettorale due anni or sono.
Con tutto il rispetto, non è che Alessandro Cardente venga preso così tanto in considerazione. Questo teatro tenda è stato sì fatto in IV municipio, ma sta girando la città con l’annuncio del Sindaco, con Gigi D’Alessio e con Costanzo dietro. Non è che il Sindaco copia Alessandro Cardente. Magari potrebbe essere il contrario. Non è una coincidenza.

LA PRIMA PARTE DELL'INTERVISTA A BONELLI PUBBLICATA MERCOLEDI' 10 MARZO
Un bilancio di questi primi due anni di governo del IV municipio?
Di solito sono molto autocritico, specie rispetto al lavoro che svolgo. Per cui non mi do ancora la sufficienza sull’attività svolta sino ad ora. Anche se abbiamo raggiunto importanti traguardi che ci hanno portato quasi alla sufficienza. Considerata anche la situazione che ho trovato al momento del mio insediamento.



Quali gli obiettivi che vuole raggiungere?
Mi sentirò soddisfatto quando riuscirò ad abbattere quel 30% di prostituzione che c’è ancora sulle strade del IV municipio. Sarò soddisfatto quando potrò dichiarare che il territorio è ancora più sicuro di quello che è diventato in questi ultimi due anni. Sarò soddisfatto quando vedrò tutti i parchi del nostro municipio riqualificati.



Parlando di situazioni interne al suo gruppo di lavoro, per quale ragione ha tolto la delega a Mauro Venditti?
I collaboratori hanno un ruolo di contorno e di supporto al mio operato. I miei collaboratori hanno tutti competenze particolari e molto riconosciute. E Mauro Venditti è uno di questi. Tant’è che è stato uno dei primi ad essere nominato mio collaboratore. Purtroppo, per suoi impegni familiari e personali, non è riuscito a mettere in campo la sua esperienza e le sue capacità al meglio. E quindi abbiamo deciso insieme, o meglio, ho deciso di ritirare temporaneamente questa sua nomina. Con l’impegno che appena lui riuscirà a liberarsi da questi suoi impegni, la sua nomina sarà ripresa in seria considerazione.



Invece, in riferimento alla sua maggioranza, lei considera D’Antimi un appartenente al Pdl o meno?
Lo considero un non-appartenente al Pd e non certo un appartenente al Pdl, visto che non ha mai dichiarato tale appartenenza. Quindi lo considero quello che è, Gruppo misto. C’è invece da fare un a considerazione sulla sua fuoriuscita dal Pd. Ricordo che lui ha abbandonato il Pd per quella buffonata orchestrata nei mie confronti in merito a quel falso manifesto che dichiarava che ero andato all’estero con fondi pubblici.



Si riferisce alla sua partecipazione al “Future Capitals World Summit and Awards” che si svolse ad Abu Dhabi dal 12 al 15 gennaio 2009?
Sì. Affermarono che io avevo speso soldi pubblici. Cosa che poi fu sbugiardata dai fatti. E D’Antimi dinnanzi a questa baggianata fatta dall’allora suo partito, decise di uscirvi.



Che rapporti ha con Cardente, suo ex-avversario politico alle elezioni municipali di due anni fa, che dopo la sconfitta è passato nella sua maggioranza?

I rapporti personali con Cardente, sia quando io ero all’opposizione e lui alla presidenza del IV municipio per il Centrosinistra e sia adesso che sono Presidente, sono stati sempre cordiali e nel rispetto dei ruoli. Per quanto riguarda i rapporti politici, ci sono stati numerosi incontri che hanno chiarito il percorso che Cardente vuole avere nel Pdl. Incontri che ci hanno portato a decidere che, dopo le elezioni regionali, partiremo con un percorso condiviso, qualora vi saranno punti di contatto. Per una sinergia.



Quindi dopo le elezioni regionali, vi sarà un rapporto di rinnovata collaborazione tra lei e Cardente?
Sì.

Ma secondo lei, è coerente il fatto che Cardente, mentre da una parte poneva con lei le basi per una sinergia da attuarsi nel Pdl dopo le elezioni regionali, dall’altra, sino a poche settimane fa, abbia cercato una candidatura alle regionali tra le fila del suo ex-partito dei Verdi?
Se questa cosa è accaduta, non credo che vi possano esserci le basi per una collaborazione con Cardente. Ma perché poi parliamo di coerenza?

In che senso?
Voglio dire che oramai in politica la coerenza è una cosa difficile da trovare in molte persone. E quindi credo che non faccia più parte di un valore positivo. Ma nel caso di Cardente, bisogna capire se è vero che abbia cercato una candidatura alle regionali tra le file del Centrosinistra. Chi lo dice? Credo che siano i soliti chiacchiericci, dei quali anche io spesso ne sono vittima.

Che rapporti ha con l’UDC che, per voce del consigliere Giorgio Limardi, dice di essere all’opposizione?
Con l’Udc ho sempre avuto ottimi rapporti. Conosco molte persone per bene appartenenti a questo partito.
Però in IV municipio nell’Udc avete Limardi. Lui stesso ha affermato a Roma2013 di essere uscito dalla maggioranza perché quest’ultima ha votato positivamente molti atti, ma poi ne ha attuati molto pochi, se non nessuno. Che cosa risponde a questa accusa?
Io non è che devo rispondere a Limardi. Anche perché se dovessi scegliere in ordine di priorità, Limardi sarebbe l’ultimo al quale darei una risposta. E c’è un motivo. Ricordiamo che Liamardi è stato votato da elettori del Pdl.

Ma in particolare, cosa risponde alla critica di Limardi nei confronti nella maggiorana del IV? Limardi afferma che gli atti non solo vengono presentati e votati positivamente dalla maggioranza stessa, ma che poi questi non vengano attuati. E’ vero?
Indubbiamente questo è uno dei problemi del municipio. E’ sempre stato un problema nell’aula di consiglio dei vari municipi e non solo del IV. Ma deve sapere che in consiglio vengono fatte tre sedute a settimana e ciò vuol dire avere molti atti da discutere. A volte degli atti che in alcuni casi si ripetono, a volte atti inutili, altre volte atti portati dai consiglieri che ascoltano le esigenze dei cittadini. Ma il fatto è che si fanno tre consigli a settimana, sino ad arrivare a circa 200 consigli in due anni. Lei può capire la mole enorme di lavoro da evadere. Questo non vuol dire che non si vogliano fare le cose che vengono votate, ma significa che bisogna dare le giuste priorità alle cose da fare in municipio. Capire dove destinare le risorse in base alle priorità. Non credo che fare politica voglia dire produrre tanti atti in consiglio, evitando invece di fare politica attiva. Questo lo dico sia alla maggioranza che all’opposizione.

Come mai la delibera sul cambio di destinazione d’uso a piazza Minucciano, presentata dalla consigliera del Pdl Di Napoli? Lei si sente di appoggiare questo atto? Ricordo che fu tra i primi, quando era all’opposizione, a battersi contro il cambio di destinazione d’uso alla Bufalotta? Che differenze ci sono tra Minucciano e la Bufalotta?
La prima differenza sono i metri cubi. Per Minucciano si parla di circa 55.000 metri cubi, mentre per la Bufalotta si parlava di circa un milione di metri cubi. A Minuccciano c’è una volontà da parte dei cittadini di non sopportare l’ennesimo centro commerciale. Ma c’è da dire che fu la passata amministrazione a proporre un cambio di destinazione d’uso, da commerciale e residenziale. Se fosse per me, metterei una croce sopra questo articolo 11. Ma lei sa meglio di me che ciò è impossibile. Si tratta di autorizzazioni rilasciate quando Roma e il IV municipio non erano governati dal Centrodestra. Quindi, l’alternativa è o fare un centro commerciale, autorizzato, oppure provare a diminuire le cubature e cambiare la destinazione d’uso dell’area in residenziale. Ma a me questo non interessa, anche perché purtroppo l’amministrazione ci guadagna molto poco da questa operazione.

E quindi secondo lei cosa sarebbe meglio fare?
Se io avessi il potere e la possibilità amministrativa di cancellare questo articolo 11, come ho appena detto, lo farei. Ma siccome facendo ciò avremmo una ricaduta in termini anche di ricorsi da parte di coloro che hanno ottenuto le dovute autorizzazione, chiedo ai cittadini cosa vogliano. Ma sappiate che una delle due possibilità ve la dovete beccare per forza. A meno che ci sia qualcuno che mi presenti la reale opportunità di cancellare l’articolo 11.

Però l’atto presentato dalla Di Napoli fa sì che la sua maggioranza si proclami per il cambio di destinazione d’uso.
E’ una delle fasi finali, anche se non quella finale, che ci mette nelle condizioni di dire che noi abbiamo ascoltato i cittadini.
Però i cittadini che voi avete ascoltato, il cambio di destinazione d’uso lo hanno bocciato.
Se si riferisce all’ultimo Consiglio (tenutosi lunedì 1 marzo scorso – ndr), l’atto è stato bocciato da quei venti cittadini presenti in aula. (la seduta si teneva nell’aula magna della scuola Majorana a Piazza Minucciano - ndr). Peccato che ci si dimentichi che noi abbiamo fatto altri tre incontri pubblici, nei quali abbiamo attivato un processo di partecipazione senza precedenti nel IV, nei quali abbiamo messo in condizione i residenti di farci sapere il loro pensiero in previsione di un eventuale cambio di destinazione d’uso. Poi le dico che a giorni partirà un referendum locale informale tra i cittadini.
Come verrà fatto questo referendum?
A livello informale da parte del Pdl.
In che maniera?
Faremo dei volantini con i quali chiederemo ai cittadini cosa vogliono fare. Le ripeto che io, fosse nelle mie possibilità, cancellerei quell’articolo 11. Ma ciò non si può fare, almeno che io sappia. Le ripeto inoltre che si rischierebbe di dover pagare dei danni nei confronti di coloro che hanno ottenuto le autorizzazioni. Quindi dagli eventuali oneri concessori a scomputo, si andrebbe a pagare dei soldi in cambio di niente
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