La Nostra Scuola

manucca ha scritto:

Diamo il bentornato ai nostri piccoli amici... i pidocchi

in due settimane è già il terzo trattamento che faccio a mia figlia!
è evidente che c'è qualche genitore che non controlla i propri figli...
raccomando a tutti di guardare bene i capelli dei piccoli, grazie.

Settebagni – Castel Giubileo:
contro lo smembramento del plesso scolastico, il perchè del ricorso al Tar
articolo di Alba Vastano su http://lucianamiocchi.wordpress.com/2012/03/18/settebagni-castel-giubileo-contro-lo-smembramento-del-plesso-scolastico-il-perche-del-ricorso-al-tar-di-alba-vastano/

Il 13 marzo, presso la scuola media “Ungaretti”, si è tenuta un’assemblea per chiarire le motivazioni per il ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale) a cui sono legittimate a partecipare le famiglie degli alunni. Relatori presenti: Silvia Di Stefano (comitato genitori-membro direttivo regionale Pd)e Monica Balsamo (presidente consiglio d’istituto). Com’è ormai noto l’istituto “Simone Renoglio”, già accorpato nel 2000 e comprensivo di tre plessi (Fratini, Giovanni Paolo e Ungaretti), ha subito, a seguito della manovra di ridimensionamento degli istituti scolastici, un doppio dissesto. Il tre febbraio, infatti, la giunta regionale ha deliberato in favore dell’accorpamento di alcuni istituti presso altri e la “Simone Renoglio” non solo è stata accorpata ad altre scuole, ma addirittura smembrata, ovvero la “Fratini” (Castel Giubileo)andrà con la “Levi”(Fidene) e la “Giovanni Paolo” e l’”Ungaretti” con l’”Uruguay”(Bufalotta-Cinquina-Porte di Roma). L’ultima spiaggia per arginare i danni che ne conseguiranno è quella di fare ricorso al Tar per ottenere l’annullamento, o meglio la sospensione del provvedimento per almeno un anno. A seguito la giunta regionale dovrà di nuovo deliberare e si potrebbe ottenere, almeno, l’annullamento dello smembramento in due tronconi. Ma quali saranno effettivamente le conseguenze dello smembramento? Anche se, apparentemente, tutto resterà come oggi, in realtà molto dell’organizzazione della scuola cambierà. Le iscrizioni faranno capo alla nuova scuola di riferimento, le docenti entrando a far parte di una nuova graduatoria d’istituto potranno essere trasferite d’ufficio, nonostante si dovrà rispettare la continuità sulla sede originale. Servizi trasporti e servizio mensa saranno delocalizzati. La stessa scuola, pur mantenendo la sua denominazione, non sarà più giuridicamente la stessa., perché perderà la sua connotazione territoriale in quanto si dovrà adeguare e rispondere ad un Pof (piano d’offerta formativa) che non è più espressione del territorio d’appartenenza, ma risultato di esigenze diverse, in riferimento a un diverso quartiere. Questo a rigor di logica, tenendo conto anche che su nove plessi accorpati farà capo un solo dirigente, il quale per assolvere a tutte le richieste dei vari plessi, non avendo il dono dell’ubiquità, dovrà delegare, delegare e ancora delegare. Nel corso dell’assemblea le famiglie presenti hanno ricevuto informazioni su come procedere ad attivare la procedura di ricorso, ovvero è stato consegnato alle rappresentanti di classe una modulistica inviata da Riccardo Corbucci (Pd), tramite la quale le famiglie possono apporre la propria firma e gli estremi di un documento. Ogni scuola verrà rappresentata d almeno cinque delegati a procedere nell’iter giuridico. Durante l’assemblea alcuni genitori hanno esposto le loro perplessità , poiché la situazione non sembra essere comprensibile e plausibile. Questa del ricorso è effettivamente l’ultima e l’unica possibilità che la scuola ha per far sì che si torni alla connotazione di oggi, ovvero la compattezza dell’istituto Simone Renoglio. Apporre la propria firma al ricorso vuol dire collaborare a mantenere l’autonomia della scuola e la sua identità territoriale.

Scuola, fissata udienza sospensiva il 24 maggio per ricorso al Tar sul dimensionamento scolastico

E’ stata fissata l’udienza per la sospensiva del ricorso al Tar del Lazio sul dimensionamento scolastico. Il 24 maggio 2012 alle ore 9 a Palazzo Monorchio (Via Flaminia 189) il Tar del Lazio ascolterà i legali del ricorso e le difese di Regione e Ministero. Come genitori interessati dal ricorso promuoveremo un sit-in sotto il palazzo del tribunale amministrativo.

FONTE: RICCARDOCORBUCCI.WORDPRESS.COM

Admin ha scritto:

Settebagni – Castel Giubileo:
contro lo smembramento del plesso scolastico, il perchè del ricorso al Tar
articolo di Alba Vastano su http://lucianamiocchi.wordpress.com/2012/03/18/settebagni-castel-giubileo-contro-lo-smembramento-del-plesso-scolastico-il-perche-del-ricorso-al-tar-di-alba-vastano/

Il 13 marzo, presso la scuola media “Ungaretti”, si è tenuta un’assemblea per chiarire le motivazioni per il ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale) a cui sono legittimate a partecipare le famiglie degli alunni. Relatori presenti: Silvia Di Stefano (comitato genitori-membro direttivo regionale Pd)e Monica Balsamo (presidente consiglio d’istituto). Com’è ormai noto l’istituto “Simone Renoglio”, già accorpato nel 2000 e comprensivo di tre plessi (Fratini, Giovanni Paolo e Ungaretti), ha subito, a seguito della manovra di ridimensionamento degli istituti scolastici, un doppio dissesto. Il tre febbraio, infatti, la giunta regionale ha deliberato in favore dell’accorpamento di alcuni istituti presso altri e la “Simone Renoglio” non solo è stata accorpata ad altre scuole, ma addirittura smembrata, ovvero la “Fratini” (Castel Giubileo)andrà con la “Levi”(Fidene) e la “Giovanni Paolo” e l’”Ungaretti” con l’”Uruguay”(Bufalotta-Cinquina-Porte di Roma). L’ultima spiaggia per arginare i danni che ne conseguiranno è quella di fare ricorso al Tar per ottenere l’annullamento, o meglio la sospensione del provvedimento per almeno un anno. A seguito la giunta regionale dovrà di nuovo deliberare e si potrebbe ottenere, almeno, l’annullamento dello smembramento in due tronconi. Ma quali saranno effettivamente le conseguenze dello smembramento? Anche se, apparentemente, tutto resterà come oggi, in realtà molto dell’organizzazione della scuola cambierà. Le iscrizioni faranno capo alla nuova scuola di riferimento, le docenti entrando a far parte di una nuova graduatoria d’istituto potranno essere trasferite d’ufficio, nonostante si dovrà rispettare la continuità sulla sede originale. Servizi trasporti e servizio mensa saranno delocalizzati. La stessa scuola, pur mantenendo la sua denominazione, non sarà più giuridicamente la stessa., perché perderà la sua connotazione territoriale in quanto si dovrà adeguare e rispondere ad un Pof (piano d’offerta formativa) che non è più espressione del territorio d’appartenenza, ma risultato di esigenze diverse, in riferimento a un diverso quartiere. Questo a rigor di logica, tenendo conto anche che su nove plessi accorpati farà capo un solo dirigente, il quale per assolvere a tutte le richieste dei vari plessi, non avendo il dono dell’ubiquità, dovrà delegare, delegare e ancora delegare. Nel corso dell’assemblea le famiglie presenti hanno ricevuto informazioni su come procedere ad attivare la procedura di ricorso, ovvero è stato consegnato alle rappresentanti di classe una modulistica inviata da Riccardo Corbucci (Pd), tramite la quale le famiglie possono apporre la propria firma e gli estremi di un documento. Ogni scuola verrà rappresentata d almeno cinque delegati a procedere nell’iter giuridico. Durante l’assemblea alcuni genitori hanno esposto le loro perplessità , poiché la situazione non sembra essere comprensibile e plausibile. Questa del ricorso è effettivamente l’ultima e l’unica possibilità che la scuola ha per far sì che si torni alla connotazione di oggi, ovvero la compattezza dell’istituto Simone Renoglio. Apporre la propria firma al ricorso vuol dire collaborare a mantenere l’autonomia della scuola e la sua identità territoriale.

Scuole dell'infanzia Comunali a.s. 2012-2013:
graduatorie definitive ammessi


Sono pubblicate on-line le graduatorie definitve delle Scuole dell'Infanzia Comunali anno scolastico 2012-2013
al seguente link :
https://www.comune.roma.it/servizi/mesis-portal-reports-war/loadGraduatoriaScuoleInfanzia.do

I genitori dei bambini risultati ammessi nelle graduatorie definitive delle Scuole dell'Infanzia Comunali del IV° Municipio dovrannno presentarsi presso l'Ufficio Scuole di Via U. Fracchia, 45 per procedere all'accettazione del posto assegnato entro e non oltre il 04 giugno 2012 nei seguenti giorni: lunedì e mercoledì dalle 8.30 alle 12.00, martedì e giovedì dalle 8.30 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.00.

La mancata accettazione equivale alla rinuncia della frequenza.

L'accettazione del posto a tempo pieno prevede la consegna del Modello ISEE (2011).

CHE TRISTEZZA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Roma IV Municipio: l’asilo nido Castello di Gelsomina chiuso perchè insalubre viene assegnato all’associazione ViviCastello

L’asilo nido fu chiuso perchè insalubre, ora i locali vengono affidati, senza lavori, temporaneamente ad un’associazione perchè vengano fruiti dalla popolazione. Guerra di comunicati stampa, solito pasticcio alla romana.

Giovedì 2 agosto, con una memoria di giunta firmata dal presidente del Municipio Cristiano Bonelli, un assessore assente – Francesco Filini, dei servizi sociali e scuola, quindi il competente per materia – un voto contrario, quello dell’assessore Rizzo, tre a favore, i locali dell’asilo nido “Castello di Gelsomina” sono stati assegnati “in via temporanea” all’associazione Vivi Castello, perché questa li utilizzi come «luogo di aggregazione dei cittadini di tutte le fasce d’età e per la realizzazione di iniziative culturali, eventi, laboratori volti a migliorare il quartiere e a promuovere il miglioramento del benessere di tutti i cittadini» (leggi qui l’estratto della memoria di giunta). Raggiunto telefonicamente il presidente della commissione scuola , Emiliano Bono, questi ha detto di non essere al corrente delle modalità che hanno portato all’assegnazione,perché lui come commissione non ha partecipato attivamente ai lavori che hanno portato all’emanazione del documento e di non avere potere di assegnare alcunché, perchè quella è una prerogativa della sola giunta.

L’asilo venne chiuso con una decisione presa a seguito di un documento stilato da un pediatra della Asl (leggi la nota del dirigente asl rmA), che chiedeva di prendere provvedimenti per l’umidità risalente, che obbligava in inverno ad accendere stufe elettriche supplementari e che allo stato i luoghi non erano idonei alla permanenza dei bambini. Però il dirigente del IV Distretto della Ausl RmA, Carlo Cristofanelli aveva chiarito di non essere responsabile della chiusura del nido perché a dover decidere in merito è sempre il Comune di Roma.

Ora però, seppur in via temporanea, la stessa struttura viene affidata ad un’associazione – il cui presidente è anche presidente del Comitato di quartiere di Castel Giubilieo, espressosi negativamente circa la chiusura del nido mentre ora sembra che ne usufruirà, a leggere la memoria di giunta – perché venga utilizzata e frequentata da “tutte le fasce d’età”. Si presuppone per evitarne il degrado, la chiusura e l’occupazione. Per raggiungere lo scopo dovrà essere sempre presidiata ed utilizzata, si suppone ancora. Quindi, se era malsano per operatori e bambini ora non lo sarebbe per volontari ed utilizzatori. Se era così nocivo, deve rimanere precluso alla fruizione anche ora, limitandosi l’assegnazione alla custodia esterna. Se nocivo non è, tanto da poter essere utilizzato, allora non era necessario chiuderlo e al quartiere non andava sottratto un servizio, sostituito si con un altro ma distante e soprattutto non raggiungibile con i mezzi pubblici dalla stessa utenza di prima.

Nel merito, nessuno sa quanto sarà temporanea questa soluzione. Infatti, nel bilancio preventivo triennale del Municipio non vi è traccia di stanziamento alcuno per i lavori all’asilo nido Castello ed il patto di stabilità impedisce gli investimenti, cioè spendere per una manutenzione straordinaria quale quella che dovrebbe essere fatta sulla struttura. La notizia è confermata anche dagli uffici tecnici.

In una nota, Riccardo Corbucci, consigliere Pd che già si era occupato della vicenda dichiara “Finalmente appare evidente quello che abbiamo sempre denunciato. L’asilo nido di Castel Giubileo è stato chiuso, su richiesta esplicita della dirigente scolastica, che ha voluto prendere possesso del nuovo asilo nido di via Cerusico, penalizzando i cittadini di Castel Giubileo e Settebagni. Bonelli non soltanto ha consentito la chiusura di un servizio essenziale per i cittadini, ma ha avuto anche l’ardire di consegnare pochi giorni dopo quella struttura ai soliti amici, dimenticandosi che se gli ambienti fossero davvero insalubri, lo sarabbero ovviamente per tutti”.

Ci si preoccupa del benessere e della salute dei bambini, insomma. Per l’aumentato numero di bronchiti e mal di gola nella struttura di Castel Giubileo si è pensato di chiudere e trasferire tutti nel nuovo edificio di via di casale Redicicoli. Per la scuola dell’infanzia Giovanni Paolo I e i bambini che la frequentano non si è dimostrata la stessa solerzia, nonostante la dirigenza scolastica sia la medesima. Oltre che ai muri fradici per un tubo rotto, al piano di sopra, proprio a fianco di aule utilizzate per la didattica vi sono stoccati dei resti di eternit (vedi qui le foto). Con le finestre perennemente aperte, probabilmente per abbassare la possibile concentrazione di polveri nocive nell’ambiente, disperdendole però all’esterno, dove ci sono i giardini utilizzati dai bambini.

In serata le repliche del presidente del Municipio, Cristiano Bonelli sono state affidate ad una nota diffusa dall’agenzia stampa Omniroma: “La decisione di chiudere l’ asilo Gelsomina di Castel Giubileo è stata presa dopo certificati rilasciati dalla Asl, dall’Ufficio Tecnico del IV Municipio e dopo aver approfondito accuratamente insieme alla dirigente scolastica, alle maestre e ai genitori dei bimbi ospiti della struttura tutte le problematiche e le eventuali conseguenze di tale coraggiosa scelta. Un processo di condivisione, quindi, che ha raccolto i pareri dei tecnici, dei medici del personale e soprattutto dei genitori che, dopo due assemblee, hanno accettato il trasferimento in una nuova struttura non distante da Castel Giubileo. Tutto ciò per chiarire e tirare fuori la verità che evidentemente qualcuno, per un minuto di visibilità , evita di dire. Assegnarlo alle realtà locali vuol dire riconoscere il ruolo attivo ed iI radicamento che hanno nel territorio le associazioni, il locale comitato di quartiere e, tra le richieste ricevute, anche la banda musicale del confinante quartiere di Settebagni: tutto questo con l’ obiettivo di non lasciare nell’ abbandono una struttura che manterrà la destinazione scolastica, per dar modo all’ amministrazione di finanziare il nuovo asilo.

Di vergognoso non c’è veramente nulla, anzi c è la volontà di nonlasciare una struttura in mano ad eventuali male intenzionati (come occupanti) o nel degrado e nell’ abbandono”. Lo dichiara in una nota il presidente del Municipio IV Cristiano Bonelli. “Inoltre, si tratta di una assegnazione temporanea che non prevede la presenza prolungata (ci dormivano) dei piccoli, come accadeva fino all’ anno scorso. Inoltre, in questo modo ci sarà la possibilità di sviluppare dentro la struttura attività di aggregazione; una assegnazione di locali pubblici assolutamente gratuita che potrà quindi tutelare l’ immobile e che è identica a quella fatta alcuni anni fa dalla passata amministrazione municipale in quella che oggi è la sede del Municipio a via Fracchia, quando il consigliere del Pd era in maggioranza e presidente di commissione. Infine ci piacerebbe sapere se il Consigliere del PD che spaccia come vergognosa una normale ed opportuna assegnazione temporanea alle realtà locali, abbia mai condiviso questa sua posizione visto che il gruppo del quale fa parte ha, in più occasioni, avallato ( seppur non formalmente) la scelta di chiudere l’ asilo. E’ ormai noto l’ isolamento nel quale opera il Consigliere municipale che non perde occasione di dichiarare cose o fatti lontano dalla linea del suo stesso gruppo”, aggiunge il presidente della Commissione Scuola del IV Municipio Emiliano Bono (Pdl).

Per la cronaca e per tutti quelli che non seguono troppo assiduamente le vicende politiche di piazza Sempione, il consigliere a cui si fa riferimento senza citarlo è proprio Riccardo Corbucci.

Pronta la replica del Pd locale, con una nota pubblicata dall’agenzia Dire: “Il Partito Democratico é da sempre contrario alla chiusura dell’asilo nido “Il castello di Gelsomina”, figuriamoci dopo aver scoperto che i locali, secondo Bonelli, non sarebbero salubri per i bimbi dell’Asilo, ma sono invece perfetti per tutte le fasce d’età dell’associazione ViviCastello, una delle realtà a cui sono stati assegnati i locali, ovviamente senza alcun bando di evidenza pubblica” lo dichiarano in una nota Claudio Ricozzi, presidente del Pd del IV municipio e Fabio Dionisi, vicepresidente della commissione lavori pubblici. “La decisione di Bonelli non ha alcun valore legale perché non spetta al municipio chiudere l’asilo nido ed assegnare locali comunali” spiegano i membri del Pd “per questa ragione interesseremo Roma Capitale e faremo tutto quanto in nostro potere per non togliere un servizio al territorio. Circostanza contestata persino da pezzi della maggioranza che si sono espressi negativamente su questa decisione”. Intanto nei bar del quartiere già si parla di un esposto alla Procura della Repubblica.

Luciana Miocchi http://lucianamiocchi.wordpress.com/2012/08/05/roma-iv-municipio-lasilo-nido-castello-di-gelsomina-chiuso-perche-insalubre-viene-assegnato-allassociazione-vivicastello/

Ciao a tutti!!! Sono rimasta scioccata dalla notizia della presenza di scorie di amianto nella scuola in cui mio figlio dovrebbe andare da settembre..la Giovanni Paolo II di Castel Giubileo.. ..Aiutoooo Qualcuno di voi sa qualcosa in merito???????

La Giovanni Paolo II è a settebagni....

Sì scusa quella di Settebagni....

Primo giorno di scuola senza trasporto scolastico..
questione di misure

Cambia l’appalto per il trasporto scolastico, è una cosa normale. I nuovi vincitori inviano un pulman per effettuare il servizio che però non passa sotto al ponte di S. Antonio (lo stesso di sempre, sta lì da prima della guerra, non è dimagrito, non è ingrassato, è anche famoso perchè sono anni che deve esserne fatto uno nuovo proprio per consentire il passaggio di mezzi più grandi e di soccorso, due cause, una ditta fallita, oneri pagati che non bastano più e in Municipio ha tormentato i sonni di svariate giunte) perciò chi utilizza il servizio rimane in attesa alle fermate fin quando non capisce da se che per oggi si va a piedi.. I piccoli tirano di traverso, sono stanchi, il servizio infatti è garantito a chi abita più lontano. C’è chi si è fatto quasi un km in salita con i bimbi delle elementari e dell’asilo per mano su una strada stretta, senza marciapiedi e particolarmente intasata dai genitori che non vogliono perdersi – giustamente – l’apertura dell’anno scolastico dei figli ma non rinunciano all’auto anche sapendo che difficilmente troveranno un parcheggio. L’anno scorso furono i camion dell’Ama a complicare la riapertura della scuola di via dello Scalo di Settebagni, che passarono a ritirare la spazzatura proprio all’orario di entrata, provocando un serpentone incredibile di macchine, data la particolare conformazione delle strade ma se si può credere che qualcuno non si sia ricordato della data topica risulta incredibile pensare che all’ufficio trasporti nessuno abbia invitato almeno a fare un sopralluogo sui luoghi da servire.

FONTE: http://lucianamiocchi.wordpress.com/2012/09/13/settebagni-iv-municipio-primo-giorno-di-scuola-senza-trasporto-scolastico-questione-di-misure/

Admin ha scritto:

Primo giorno di scuola senza trasporto scolastico..
questione di misure

Cambia l’appalto per il trasporto scolastico, è una cosa normale. I nuovi vincitori inviano un pulman per effettuare il servizio che però non passa sotto al ponte di S. Antonio (lo stesso di sempre, sta lì da prima della guerra, non è dimagrito, non è ingrassato, è anche famoso perchè sono anni che deve esserne fatto uno nuovo proprio per consentire il passaggio di mezzi più grandi e di soccorso, due cause, una ditta fallita, oneri pagati che non bastano più e in Municipio ha tormentato i sonni di svariate giunte) perciò chi utilizza il servizio rimane in attesa alle fermate fin quando non capisce da se che per oggi si va a piedi.. I piccoli tirano di traverso, sono stanchi, il servizio infatti è garantito a chi abita più lontano. C’è chi si è fatto quasi un km in salita con i bimbi delle elementari e dell’asilo per mano su una strada stretta, senza marciapiedi e particolarmente intasata dai genitori che non vogliono perdersi – giustamente – l’apertura dell’anno scolastico dei figli ma non rinunciano all’auto anche sapendo che difficilmente troveranno un parcheggio. L’anno scorso furono i camion dell’Ama a complicare la riapertura della scuola di via dello Scalo di Settebagni, che passarono a ritirare la spazzatura proprio all’orario di entrata, provocando un serpentone incredibile di macchine, data la particolare conformazione delle strade ma se si può credere che qualcuno non si sia ricordato della data topica risulta incredibile pensare che all’ufficio trasporti nessuno abbia invitato almeno a fare un sopralluogo sui luoghi da servire.

FONTE: http://lucianamiocchi.wordpress.com/2012/09/13/settebagni-iv-municipio-primo-giorno-di-scuola-senza-trasporto-scolastico-questione-di-misure/

Oggi alle 14 sono andato, a piedi, a prendere mio figlio a scuola.
La situazione che si è creata su via dello Scalo è stata a dir poco grottesca.
E' bastata una macchina parcheggiata male per creare un ingorgo, non si riusciva a passare nemmeno a piedi.
Il problema più grande di questa via, secondo me, è il fatto che è a doppio senso di circolazione. Tempo fa avevo già lanciato una proposta su questo forum che secondo me non è poi così male:

Via delle Scalo di Settebagni a senso unico verso via S. Antonio di Padova a partire dall'intersezione con via delle Lucarie;
quindi da via delle Lucarie al ponte "largo" doppio senso di circolazione così come è adesso (la strada in quel punto è leggermente più larga).
Finchè non si provvederà a realizzare un sottopasso degno di questo nome, e a doppio senso, su via S. Antonio, questa illustrata a me sembra una soluzione percorribile.
L'unica scocciatura sarebbe quella di dover percorrere tutta via delle Lucarie per uscire dal quartiere per chi, come me, abita su via S. Antonio. Ma per la sicurezza dei nostri figli è ben poca cosa, non credete?
In sostanza su via delle Scalo si eviterebbe il caos dovuto alle vetture che si incontrano nei due sensi di marcia e si potrebbe realizzare un passaggio pedonale (obbligatorio in prossimità di una scuola) delimitato con dei cavalletti parapedonali, senza quindi realizzare dei marciapiedi che sarebbero troppo costosi.
Ciao a tutti

C'è un errore nell'articolo e cioè che il pulmino non passa sotto il ponticello per il giro, strano non si sappia.

Un pò di chiarezza sul dimensionamento scolastico

Con la seconda delibera sul Dimensionamento scolastico la Giunta del Municipio IV ha completato un lungo percorso fatto di interminabili riunioni con i dirigenti scolastici e sedute in Commissione Scuola Presieduta dal Consigliere Emiliano Bono. “Siamo particolarmente soddisfatti – dichiara l’Assessore alla Scuola Francesco Filini – del lavoro svolto: abbiamo dato vita ad un ampio processo partecipativo, senza precedenti nella storia del Municipio IV. Infatti dopo decenni di colpevole immobilismo da parte delle Giunte che ci hanno preceduto, abbiamo dovuto correre ai ripari quando la legge ce l’ha imposto: il dimensionamento delle scuole di Montesacro andava fatto, anche in fretta.” Un provvedimento, quindi, frutto di un percorso partecipato e di scelte condivise nei limiti del possibile. “Abbiamo operato con il massimo raziocinio – ha voluto sottolineare il Presidente Bonelli – cercando di rispettare la continuità territoriale e i flussi, tuttavia è normale che qualche dirigente sia rimasto scontento, ma era inevitabile: dalle attuali 17 dirigenze passeremo a 11, ed è comprensibile che qualcuno tema di rimanere fuori ma se non avessimo proceduto noi agli accorpamenti lo avrebbe fatto qualcun altro dall’alto, utilizzando come unico criterio la calcolatrice e il righello. Voglio però sottolineare che il dimensionamento non comporterà alcun problema agli studenti e alle famiglie del territorio, oggi come ieri viene fatta salva la possibilità di scegliere la scuola media di destinazione.” Qualcuno ha infatti contribuito a spargere notizie false nel territorio, sono infatti giunte delle email alla nostra redazione da alcuni genitori della scuola elementare Angelo Mauri, preoccupati per i loro figli che perderebbero la continuità didattica con la scuola Majorana perché la Mauri è stata accorpata alla Perazzi. Abbiamo chiesto al Presidente della Commissione Scuola Emiliano Bono un parere su questa vicenda: “Rimango letteralmente allibito dalle falsità che stanno circolando, è triste vedere come si tenti di strumentalizzare i genitori facendo leva sul futuro dei figli, il tutto per un mero interesse di bottega impregnato di preconcetti ideologici. Ma le cose non stanno come vengono raccontate, voglio chiarire una volta per tutte la questione: la legge finanziaria ci ha imposto di creare degli Istituti comprensivi di minimo 1000 alunni facenti capo ad un’unica dirigenza che comprendano l’intero ciclo didattico: scuola dell’infanzia, elementare e media di primo livello. Per quanto riguarda la scuola Majorana, questa è stata accorpata per pura logica alla scuola elementare Jean Piaget che è adiacente, soltanto queste due scuole messe insieme creano un Istituto Comprensivo di 1117 alunni, ai quali vanno sommati i bambini della scuola dell’infanzia comunale. C’è stato richiesto di inserire anche la Mauri, ma questo avrebbe comportato l’enorme aumento degli alunni (si sarebbe arrivati a 1900 contando anche i bambini delle rispettive scuole dell’infanzia), un fatto duramente contestato dall’ASAL (Associazione Scuole Autonome del Lazio) di cui proprio il Dott. Mazzoli ne è il presidente. Questa ipotesi impercorribile avrebbe lasciato sguarnita la scuola Perazzi che è equidistante dalla Majorana rispetto alla Mauri. Ora si sente parlare di “mancata continuità didattica” nel non accorpamento alla scuola Majorana ma chi sostiene questo è in assoluta malafede: oggi chi vuole andare dalla Mauri alla Majorana (due dirigenze differenti) può farlo senza alcun problema, domani sarà la stessa identica cosa! Nessun bambino sarà obbligato ad andare alla Perazzi: i genitori potranno scegliere la scuola di destinazione valutando l’offerta formativa, se vorranno andranno alla Perazzi o alla Majorana (dove con ogni probabilità troveranno la stessa dirigente di ora) o in qualsiasi altra scuola. “ L’opposizione del Municipio IV ha duramente criticato l’operato della Giunta Bonelli, portando come esempio la scuola di Settebagni e il complesso delle scuole di Talenti che – sempre secondo l’opposizione – sarebbe stato criticato dalle famiglie. Su quest’argomento è intervenuto l’Assessore alla Scuola Francesco Filini: “L’opposizione ha perso per l’ennesima volta l’occasione per tacere, ciò che hanno dichiarato dimostra quanto ormai siano distanti dal territorio e a che livello sia arrivata la loro incompetenza. Le scuole di Settebagni non saranno divise come i consiglieri del PD vanno raccontando in giro, faranno capo al complesso scolastico di Porta di Roma e di via di Settebagni perché il Prof. Masullo, dirigente della Carlo Levi, in una delle riunioni che abbiamo fatto a chiesto a più riprese che la scuola di Settebagni non fosse accorpata con le scuole di Colle Salario e Castel Giubileo, non trovando questa ipotesi nessun ostacolo abbiamo proceduto a fare ciò che Masullo ci chiedeva, proprio in virtù di quel processo di partecipazione senza precedenti che il Municipio ha intrapreso. C’è da sottolineare come anche in questo caso, la continuità didattica di Settebagni non verrà minimamente messa in discussione, essendo la scuola elementare e media adiacenti e collegate da un’unica dirigenza. Per quanto riguarda Talenti, possiamo dimostrare come l’opposizione abbia totalmente vaneggiato parlando di una “rivolta popolare” delle famiglie mostrando loro la delibera del Consiglio d’Istituto che nella seduta del 10 Ottobre 2011 chiedeva al Municipio di procedere proprio nel senso in cui abbiamo proceduto, ovvero di creare un polo scolastico di continuità tra le scuole Pintor, Cecco Angiolieri, Albertazzi e De Gasperi. Ho avuto il piacere di discutere a lungo con il Dott. Aldo Ozino Calligaris, Presidente del Consiglio d’Istituto, il quale mi ha confermato le esigenze delle famiglie del territorio. Credo che sia inutile continuare a discutere sulle falsità messe in giro dall’opposizione e di qualche altro esponente della sinistra nelle scuole: la verità è che diventano blu dall’invidia nel vedere come la nostra amministrazione sia riuscita a rimettere a posto il dimensionamento delle scuole del territorio salvaguardando al 100% la facoltà dei genitori di scegliere la scuola dove intendono mandare il loro figlio garantendo la continuità didattica, con buona pace di chi si sta facendo in quattro raccontando enormi falsità per meri interessi personali…”

FONTE: http://www.informaquartiere.it/detail/channelid/2/langid/1/pid/210

Ma volemo parlà che sta scuola a livello di sicurezza sta messa davvero male? Uscite di sicurezza chiuse con catene, eternit nascosto nel locale caldaie, pensilina all'ingresso che case a pezzi! Ma che si aspetta che succede una tragedia?

Con l'inizio dell'anno scolastico si ripresentano i soliti problemi: via dello scalo perennemente bloccata! L'anno passato ho preso di mira diversi autisti di camion pesanti che si dirigevano verso il cantiere di Carlino, quest'anno nulla è cambiato e ho ricominciato a litigare con gli autisti. Ma aldilà delle liti e di quello che penso su Carlino e soci, è opportuno che Via dello Scalo sia normata in maniera definitiva onde evitare continui blocchi alla circolazione specie all'orario di entrata della scuola. Propongo di mettere il divieto di sosta su via dello Scalo per permettere il doppio senso di circolazione in maniera più agevole in quanto adesso effettivamente le macchine in sosta non permettono un semplice scorrimento specie quando si incontrano camion, fiurgoni etc..Nel frattempo continuo a litigare....

fausto69 ha scritto:

fausto69 ha scritto:

Mar Gen 31, 2012 5:41 pm

Oggi abbiamo saputo la vera motivazione per cui le uscite di sicurezza erano chiuse con catene e lucchetti....
C'è stato detto perchè altrimenti i bambini potevano uscire !!!

INCREDIBILE !
Cmq ora la situazione è tornata alla normalità e le catene con lucchetti annessi sono state tolte !
VITTORIA !!!

(Grazie soprattutto a Francesco!)

TUTTO E' TORNATO COME PRIMA, SE NON PEGGIO (guardate la scritta che segnala l'uscita di sicurezza ed il lucchetto ben chiuso a chiave...)

Anche quest'anno i problemi di poca sicurezza sembrano resistere...
A proposito ma avete visto in che stato sta la pensilina all'ingresso della Scuola? Di chi è la responsabilità di questo degrado? Lo sanno che è molto pericoloso per l'incolumità dei piccoli?...

Passaggio in via dello Scalo di Settebagni di mezzi pesanti nelle ore in cui entrano o escono i bambini,
pulmino della scuolabus che a volte non rispetta gli orari,
impianto fotovoltaico non funzionante da anni con conseguente scarsa illuminazione soprattutto d'inverno,
scarsa manutenzione del plesso scolastico,
presenza tossica di eternit nei locali della scuola,
uscite di sicurezza chiuse con catene,
calcinacci ammucchiati vicino l'entrata della materna ed altri che ti cadono vicino mentre percorri il vialetto...
ed infine, lo stato pietoso e pericoloso in cui versa la pensilina dove dovrebbero ripararsi dall'acqua gli scolari mentre rischiano che gli cada in testa un foratino...
Ho dimenticato qualcosa?

Della scuola elementare statale Giovanni Paolo I e dell'asilo comunale di Settebagni, degrado, catene di ferro alle uscite di sicurezza, amianto nei soffitti è da tempo che segnaliamo.....
Addirittura anni fa ci fu anche un caso dove alcuni bimbi di 5 anni dell'asilo, scapparono dall'asilo e le maestre se ne accorsero un'ora dopo, quando i bimbi erano già arrivati sulla Salaria....ovvio i cancelli si tengono aperti sempre (tranne per i disabili!!!) Si aspetta una tragedia forse, come al solito, per far muovere qualcosa?

settebagnino ha scritto:

C'è un errore nell'articolo e cioè che il pulmino non passa sotto il ponticello per il giro, strano non si sappia.

Nessun errore nell'articolo. La giiustificazione fornita è proprio questa, il pulmino non passa sotto il ponticello. Nessuna verifica del percorso, nessuna presa di consegne.